Concetti Chiave
- Il Duomo di Firenze, Santa Maria del Fiore, è stato progettato da Arnolfo da Cambio nel 1296 e conserva ancora il progetto iniziale nonostante vari interventi successivi.
- La struttura presenta tre navate con volte a crociera e una cupola ottagonale, con modifiche di dimensione apportate da Francesco Talenti per migliorarne l’unità visiva.
- La posizione del Duomo, di fronte al Battistero, crea un complesso unico con due cupole simboliche, con la piazza circostante che integra l'edificio nel tessuto urbano di Firenze.
- L'esterno del Duomo è caratterizzato da una decorazione a tarsie marmoree in stile neogotico del XIX secolo, riprendendo elementi romanici.
- Il campanile, iniziato da Giotto, fu completato da Andrea da Pontedera e Francesco Talenti, che modificarono il progetto originale per armonizzarlo con il Duomo.
Indice
Progettazione e costruzione iniziale
Il Duomo di Firenze, Santa Maria del Fiore, è stato progettato da Arnolfo da Cambio e la prima pietra è stata posta nel 1296, nel luogo della precedente cattedrale di Santa Reparata i cui resti sono ancora visibili. Sei anni dopo Arnolfo da Cambio morì e per molti anni i lavori furono pressoché interrotti: erano state iniziate le fiancate e la facciata fino all’altezza dei portali., per altro andata distrutta da un incendio.
Nonostante che Arnolfo sia morto quasi subito e che i lavori si siano protratti per tanti anni e malgrado gli interventi di altri architetti (come Giotto che si occupò soltanto della base e di una parte del Campanile) il risultato finale come lo possiamo ammirare oggi rispecchia in tutto il progetto iniziale di Arnolfo Da Cambio.
Modifiche e ampliamenti successivi
La basilica è a tre navate con volte a crociera, con costoloni, sostenute da pilastri con base a forma di croce.
La parete terminale delle navate invece di costituire il braccio trasversale della croce è formata da tre absidi poligonali, identiche, disposte a quadrifogli in cui sono presenti delle cappelle radiali; il tutto organizzato intorno ad una cupola ottagonale di diametro uguale alla larghezza totale delle tre navate. La sola modifica inserita da Francesco Talenti (successore di Arnolfo) è quelle di aver ingrandito il complesso; non lo poteva allargare perché la facciata e il campanile erano già collocati per cui, nel rispetto della pianta originaria, decise di allungarla. Nel fare questa modifica l’intercolumnio è stato aumentato con la conseguenza che le arcate hanno ottenuto un effetto di maggior respiro e è stata accentuata l’unità fra navata centrale e navate laterali.Significato simbolico della cupola
Ci possiamo chiedere perché in una costruzione con sviluppo fortemente longitudinale troviamo una cupola così imponente. A Firenze come a Pisa, la cattedrale si colloca di fronte al battistero; poiché i due edifici sono molto ravvicinati, essi costituiscono un complesso unico che ai due estremi ha due cupole: la prima sopra il fonte battesimale che fa nascere la vita cristiana e dalla opposta un’altra cupola sopra l’altare maggiore su cui, ogni volta si rinnova il miracolo dell’Eucarestia che costituisce il simbolo eterne della vita in Cristo. Anche lo spazio in cui si trovano i due edifici è coerente con tale concezione. Infatti, non si tratta di un ambiente vasto a tal punto che il perimetro della piazza, dietro il Duomo segue un andamento arcuato per riprendere la forma sporgente dell’abside. Il sagrato è posto fra la facciata è il Battistero che la fronteggia ed ha la stessa funzione di un quadriportico in cui i fedeli si possono riunire prima di entrare, ma che è aperto e a cui si accede lateralmente ed è inserito in un importante passaggio stradale obbligatorio. Per questo motivo, non esiste una visione frontale e scenografica per il cittadino non si avvicina piano piano all’edificio, perché quest’ultimo fa parte integrante della città.
Decorazione esterna e campanile
L’esterno di Santa Maria del Fiore è rivestito da una decorazione a tarsie marmoree che ricordano quella romanica, anche se a volte un po’ troppo ripetitiva. Essa è stata progettata nel XIX secolo, in stile neogotico.
Il campanile, collocato a destra della facciata è opera di Giotto che però si poté occupare solo del basamento per arrivare non oltre la prima cornice; tuttavia, questo è stato sufficiente per condizionare l’intera costruzione. L’opera fu continuata prima da Andrea da Pontedera e successivamente da Francesco Talenti. Porto delle modifiche al progetto iniziale come l’abolizione dell’alta guglia secondo il progetto giottesco, sostituendola con un ampio cornicione rendendo così il campanile più coerente con la linea orizzontale del Duomo. Decise anche di inserire ai piani intermedi delle bifore accoppiate e, all’ultimo piano, una grande apertura trifora. Possiamo affermare che il risultato è armonico per cui i tre architetti che hanno saputo dare la loro impronta al Duomo di Firenze sono senz’altro Arnolfo Da Cambio, Francesco Talenti e Giotto.
Domande da interrogazione
- Chi ha progettato il Duomo di Firenze e quando è stata posta la prima pietra?
- Quali modifiche ha apportato Francesco Talenti al progetto originale del Duomo?
- Qual è il significato delle due cupole nel complesso del Duomo e del Battistero?
- Come è decorato l'esterno di Santa Maria del Fiore e in quale stile?
- Quali architetti hanno contribuito alla costruzione del campanile e quali modifiche sono state apportate?
Il Duomo di Firenze, Santa Maria del Fiore, è stato progettato da Arnolfo da Cambio e la prima pietra è stata posta nel 1296.
Francesco Talenti ha ingrandito il complesso allungandolo, aumentando l’intercolumnio e accentuando l’unità fra navata centrale e navate laterali.
Le due cupole rappresentano simbolicamente la nascita della vita cristiana e il miracolo dell’Eucarestia, costituendo un complesso unico con significato religioso.
L'esterno è rivestito da una decorazione a tarsie marmoree in stile neogotico, progettata nel XIX secolo.
Giotto, Andrea da Pontedera e Francesco Talenti hanno contribuito alla costruzione del campanile, con Talenti che ha modificato il progetto originale eliminando l’alta guglia e inserendo bifore e una trifora.