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Concetti Chiave

  • La costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore iniziò nel 1296 con un progetto di Arnolfo di Cambio, caratterizzato da un ampio vano ottagonale per sostenere una grande cupola.
  • Francesco Talenti ampliò la cattedrale, aumentando il diametro della cupola a quasi 42 metri, ma la costruzione fu ostacolata dalla mancanza di legname per le centine.
  • Filippo Brunelleschi ideò una soluzione innovativa per la cupola, rendendola autoportante e senza necessità di centine, utilizzando una doppia calotta per alleggerire la struttura.
  • La cupola di Brunelleschi presenta 8 costoloni principali e 16 minori, con mattoni disposti a spinapesce e a elica per contrastare le spinte laterali.
  • Dopo il completamento della cupola, Brunelleschi progettò la lanterna, un prisma ottagonale in marmo bianco con una sfera bronzea dorata, completata postuma seguendo il suo modello.

Indice

  1. Inizio della costruzione
  2. Problemi strutturali e soluzioni
  3. Innovazioni di Brunelleschi
  4. Struttura interna e lanterna

Inizio della costruzione

Nel 1296 iniziò la costruzione della Cattedrale di Santa Maria del Fiore. La direzione era di Arnolfo di Cambio. Egli progettò un edificio a tre navate con un ampio vano ottagonale. Il vano doveva sostenere una grande cupola ottagonale a spicchi, la quale sarebbe stata larga quanto la somma delle tre navate.

Brunelleschi, Filippo - Cupola di Santa Maria del Fiore (6) articolo

Problemi strutturali e soluzioni

Dopo la morte di Arnolfo, Francesco Talenti assunse la direzione del cantiere.

Ampliò l'edificio, aumentando anche il diametro della cupola a quasi 42 metri. Il voltare la cupola si rivelò problematico. Infatti, reperire la quantità necessaria di legname per le centine sarebbe stato impossibile. Inoltre, si temeva che queste potessero collassare sotto il peso della struttura. La situazione di stallo danneggiava il prestigio di Firenze. Ciò portò, anche per temporeggiare, a una costruzione del tamburo ottagonale, che avrebbe complicato ulteriormente i lavori, dato che la cupola doveva elevarsi a 55 metri.

Nel 1418, la corporazione dell’Arte della Lana bandì un concorso per il modello della cupola. Brunelleschi e Lorenzo Ghiberti, insieme al maestro muratore Battista d’Antonio, furono nominati provveditori per la costruzione della cupola, iniziata nel 1420. Con il tempo, Brunelleschi assunse un ruolo sempre più dominante, mentre Ghiberti venne marginalizzato, che poi lasciò i lavori. Brunelleschi seguiva quotidianamente il cantiere, controllando materiali e operai, e progettando macchinari, segnando così l'emergere della figura dell’architetto moderno, unico responsabile del progetto e della direzione dei lavori.

Innovazioni di Brunelleschi

La geniale soluzione di Brunelleschi fu di ideare una cupola autoportante già in costruzione (che non necessitava di centine lignee) a sesto acuto e a una doppia calotta (con un’intercapedine tra le due calotte, che presentava delle scale) per alleggerire la struttura e far circolare l'aria all’interno, prevenendo l'umidità.

La cupola è a padiglione ottagonale. Il profilo a senso acuto non fu una scelta stilistica di Brunelleschi, ma serviva per esercitare una minore spinta laterale. La struttura è formata da una doppia calotta: quella interna è più robusta e massiccia, mentre quella esterna, più sottile, protegge la calotta sottostante.

La cupola di Brunelleschi fu costruita senza armature fino a un terzo della sua altezza. Nelle parti superiori, l'architetto sostituì la pietra con mattoni per alleggerire la struttura, un metodo ispirato alle cupole romane.

Brunelleschi, Filippo - Cupola di Santa Maria del Fiore (6) articolo

Struttura interna e lanterna

Di grande importanza è l’innovativa struttura interna delle vele: 8 costoloni principali posti agli angoli dell’ottagono, sostenuti da 16 costoloni minori posti a coppie al centro di ogni vela e collegati da archi orizzontali, contrastano le spinte verso l’esterno date dal peso della cupola. Inoltre, si utilizzò una tecnica muraria con mattoni disposti a spinapesce e a elica.

Dopo aver completato la cupola nel 1436, si iniziò a progettare la lanterna, che doveva chiudere l’anello ottagonale di 6 metri di diametro. Brunelleschi stesso vinse il concorso per la sua realizzazione, preparando un modello ligneo dettagliato.

Brunelleschi, Filippo - Cupola di Santa Maria del Fiore (6) articolo

La lanterna, in marmo bianco, chiude i costoloni e ha anche una funzione statica, contrastando le spinte orizzontali. È un prisma ottagonale con otto contrafforti a volute, culminante in una sfera bronzea dorata sormontata da una croce, opera del Verrocchio. I lavori della lanterna durarono circa quindici anni, seguendo il progetto di Brunelleschi anche dopo la sua morte, sotto la supervisione di Michelozzo di Bartolomeo.

Brunelleschi, Filippo - Cupola di Santa Maria del Fiore (6) articolo

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali difficoltà strutturali nella costruzione della cupola della Cattedrale di Santa Maria del Fiore?
  2. Le principali difficoltà includevano la mancanza di legname per le centine e il rischio di collasso delle stesse sotto il peso della struttura, complicate ulteriormente dalla necessità di elevare la cupola a 55 metri.

  3. In che modo Brunelleschi risolse il problema della costruzione della cupola?
  4. Brunelleschi ideò una cupola autoportante a sesto acuto con una doppia calotta, eliminando la necessità di centine lignee e alleggerendo la struttura per prevenire l'umidità.

  5. Quali innovazioni strutturali furono introdotte nella costruzione della cupola?
  6. La cupola presentava una struttura interna innovativa con 8 costoloni principali e 16 minori, sostenuti da archi orizzontali, e una tecnica muraria con mattoni disposti a spinapesce e a elica.

  7. Qual era la funzione della lanterna progettata da Brunelleschi?
  8. La lanterna, in marmo bianco, chiudeva i costoloni e aveva una funzione statica per contrastare le spinte orizzontali, culminando in una sfera bronzea dorata sormontata da una croce.

  9. Chi supervisionò il completamento della lanterna dopo la morte di Brunelleschi?
  10. Dopo la morte di Brunelleschi, la lanterna fu completata sotto la supervisione di Michelozzo di Bartolomeo, seguendo il progetto originale di Brunelleschi.

Domande e risposte