Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il dipinto "Cavallo morto" di Giovanni Fattori, realizzato nel 1903, enfatizza il verismo e i contenuti sociali, in contrasto con il simbolismo dell'epoca.
  • L'opera rappresenta un vecchio cavallo morto accanto a un contadino sconfortato, simbolizzando le difficoltà economiche e sociali del tempo.
  • L'ambientazione del dipinto accentua la solitudine e l'angoscia, con un paesaggio desolato e un cielo minaccioso che sottolineano il dramma umano.
  • Il quadro è una critica sociale, evidenziando la sofferenza e l'incertezza del contadino senza il suo cavallo, essenziale per il lavoro quotidiano.
  • Critici hanno riconosciuto il valore sociale e politico dell'opera, che va oltre l'estetica per affrontare temi umani e problematiche reali.

Indice

  1. Il contesto storico
  2. Giovanni Fattori e il verismo
  3. Descrizione della scena
  4. Tematica e denuncia sociale

Il contesto storico

Il dipinto è stato realizzato nel 1903 e fa parte della Collezione privata Taragoni di Genova. Si tratta di un olio su tavola le cui dimensioni sono cm 62 x107.

Questo è il contesto storico di quegli anni. Verso la fine del XIX secolo, la caduta dei valori liberali, mette in crisi gli intellettuali europei che, per reazione, si rifugiano nel simbolismo o nel tardo-romanticismo.

Giovanni Fattori e il verismo

Invece, Giovanni Fattori piuttosto che evadere in un mondo irreale, insiste sul verismo e sui contenuti sociali dell’arte di cui costituisce un esempio molto significativo l’olio su tavola Il cavallo morto. Forse anche amareggiato dalle difficoltà economiche, Fattori scrisse: “Lo studio dell’arte attuale sta nella manifestazione della natura e nell’illustrazione sociale del nostro secolo.”. Egli cita anche il quadro in una lettera sempre del 1903: in essa, ponendosi in polemica contro il simbolismo afferma che quando l’arte non è più collegata al verismo, non le resta nulla. Il verismo porta allo studio accurato della società del momento (comprese le piaghe e i lati negativi da cui essa è afflitta) per cui i costumi e le nostre abitudini potranno essere tramandati ai posteri. Continua dicendo di aver frugato nelle piaghe sociali e di aver trovato un povero barrocciaio a cui è morto il vecchio cavallo.

Descrizione della scena

La tavola rappresenta una tortuosa strada sterrata, che attraversa una campagna gialla, sotto un cielo livido, solcato da nubi. Un vecchio cavallo giace a terra stramazzato dalla fatica e muore improvvisamente, forse a causa del lungo cammino percorso o del duro lavoro a cui è stato sottoposto. Il suo corpo è scomposto, i finimenti sono ormai allentati, il cesto con il cibo è rovesciato per terra, ormai inutile, finito davanti al muso dell’animale. Accanto, il vecchio contadino, preso da incredulità e da sconforto, con la frusta e le redini in mano nell’ultimo tentativo di sollevare l’animale, ha lo sguardo fisso nel vuoto e sembra impotente e stordito. I suoi abiti sono consumati da anni di lavoro e di sofferenze. Se da un lato, egli prova dolore per la perdita del fedele animale che per tanti anni lo ha aiutato nel faticoso lavoro, dall’altro prova anche angoscia pensando al suo futuro incerto, ora che ha perso il mezzo indispensabile per il proprio lavoro. La disperazione dell’uomo non viene resa con degli atteggiamenti esteriori, bensì viene enfatizzata con alcuni dettagli descrittivi della scena. Infatti, il panorama è sconfinato, la pianura è disabitata e desolata, il cielo mostra una nube minacciosa che annuncia un temporale; la strada si perde in lontananza mentre la figura del vecchio contadino si staglia a metà fra i campi di grano e il cielo plumbeo. Nell’insieme manca ogni segno di vita e tutto è angoscia e solitudine.

Tematica e denuncia sociale

La tematica della tela è pessimistica perché l’opera, oltre ad avere una portata artistica, costituisce anche una denuncia sociale ed è per questo che alcuni critici, a tal proposito, hanno parlato di funzione sociale e politica dell’opera d’arte. Non si tratta di una pittura serena, priva di problemi o di contenuti umani, perché, altrimenti, secondo il dibattito del tempo, l’arte sarebbe inutile.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui è stato realizzato "Il cavallo morto" di Giovanni Fattori?
  2. Il dipinto è stato realizzato nel 1903, in un periodo in cui la caduta dei valori liberali metteva in crisi gli intellettuali europei, molti dei quali si rifugiavano nel simbolismo o nel tardo-romanticismo. Fattori, invece, insisteva sul verismo e sui contenuti sociali dell'arte.

  3. Qual è il significato del verismo per Giovanni Fattori?
  4. Per Fattori, il verismo rappresenta lo studio accurato della società del momento, comprese le sue piaghe e lati negativi, per tramandare costumi e abitudini ai posteri. Egli credeva che l'arte dovesse rimanere collegata al verismo per avere significato.

  5. Come viene rappresentata la scena nel dipinto "Il cavallo morto"?
  6. La scena rappresenta una strada sterrata in una campagna gialla sotto un cielo livido. Un vecchio cavallo giace morto, con il contadino accanto, incredulo e sconfortato. La scena è desolata, con un panorama sconfinato e un cielo minaccioso, enfatizzando la solitudine e l'angoscia.

  7. Quali emozioni trasmette il dipinto e come vengono enfatizzate?
  8. Il dipinto trasmette angoscia e solitudine. La disperazione del contadino non è resa con atteggiamenti esteriori, ma attraverso dettagli descrittivi come il panorama desolato, il cielo minaccioso e l'assenza di segni di vita.

  9. Qual è la funzione sociale e politica dell'opera d'arte secondo alcuni critici?
  10. Alcuni critici vedono nell'opera una denuncia sociale, sottolineando la sua funzione sociale e politica. L'opera non è una pittura serena, ma affronta problemi e contenuti umani, rendendo l'arte significativa e utile nel dibattito del tempo.

Domande e risposte