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Concetti Chiave

  • Nel 1453, Donatello tornò a Firenze e continuò a lavorare nonostante la sua età avanzata di settant'anni.
  • Il suo stile subisce un cambiamento radicale, riflettendo i drammi personali e la condizione umana.
  • La Madonna penitente rappresenta un'opera che esprime il dolore attraverso l'uso del legno anziché bronzo o marmo.
  • Donatello stravolge l'ideale di bellezza greca, mostrando Maria come una figura magra con capelli sporchi e bagnati.
  • Le mani di Maria sono vicine ma non completamente congiunte, simbolizzando il coraggio di Donatello nel contraddirsi.

Indice

  1. Il ritorno a Firenze
  2. La Madonna penitente

Il ritorno a Firenze

Nel 1453 Donatello tornò nella sua amata Firenze, nonostante l’età avanzata di già settant’anni continuò a lavorare ma in maniera differente, ormai il suo stile è infatti ormai radicalmente cambiato.
I valori, i linguaggi in cui ha vissuto tutta la sua carriera e vita sono finiti in quanto tutti gli artisti a lui contemporanei erano ormai tutti morti tranne lui e quindi rappresentava l'artista vecchio tra gli altri giovani e questo lo rende più drammatico nel suo stile.

La Madonna penitente

La Madonna penitente urla il proprio dramma personale in questo caso di un uomo artista preso dal dramma della condizione umana, perché Donatello vuole insistere sul peggio degli uomini, stravolge quindi Maria attraverso il dolore, utilizzando il legno non un bronzo levigato o marmo lavorato.

Interpreta quindi la perdita di bellezza, ciò che bellezza è bontà nel mondo greco in questo caso invece no, è l’opposto: ora è brutta ma si è riscatta dal peccato, la figura è quindi magra, i capelli sono lunghissimi, sporchi e bagnati e la coprono interamente. Ha inoltre le mani avvicinate ma non completamente congiunte, con questa ultima sua opera, si contraddice con coraggio.

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