Concetti Chiave
- Philibert Delorme, nato a Lione nel 1510, è uno dei principali architetti del Rinascimento francese, influenzato dal Rinascimento italiano.
- Nel 1547 diventa "architetto del re" sotto Enrico II, grazie al suo stile innovativo che integra elementi italiani in un nuovo stile nazionale francese.
- Il castello di Anet è un esempio della sua opera, dove combina colonne classiche con un corpo centrale avanzato rispetto al suo tempo.
- Nonostante l'iniziale accoglienza tiepida e la momentanea caduta in disgrazia, Delorme torna in auge sotto Caterina de' Medici, lavorando al palazzo delle Tuileries.
- Delorme introduce un ordine architettonico francese innovativo, con colonne formate da tamburi nascosti da modanature, e i suoi scritti restano fondamentali nella scienza delle costruzioni.
Indice
L'inizio della carriera di Philibert Delorme
Philibert Delorme nasce a Lione, nel 1510 quando il Rinascimento italiano arriva in Francia. Si tratta di uno degli architetti più importanti dell’epoca, a totale servizio della nuova concezione dell’architettura. Nel 1533, parte per Roma alla ricerca della sua ispirazione; nella città dei papi, studia i monumenti antichi, disegna degli abbozzi di colonne e prende numerosi appunti.
Ritornato a Parigi, protetto da Enrico II e dalla sua amante, Diana di Poitiers, diventa “architetto del re”, nel 1547.L'influenza italiana e l'innovazione architettonica
La progressiva introduzione della moda italiana determina l’abbandono delle ultime resistenze medioevali. Dal gotico fiammeggiante, si passa allora, all’arte più sobria del Rinascimento italiano. Verso il 1548, Delorme inizia i lavori del castello di Anet, su ordine di Diana di Pioitiers. La comparsa di colonne e di pilastri è il simbolo dell’integrazione del gusto italiano nell’architettura, ma il corpo centrale centrale, collocato al di sopra dei tre ordini architettonici classici è molto più avanzato rispetto all’epoca. L’architetto si distacca così dal gusto classico della moda italiana per permettere all’arte francese di evolversi e dare così luogo ad uno stile nazionale. Il pubblico e gli altri architetti riservarono a questa sua innovazione un’accoglienza piuttosto tiepida. Inoltre suscitò diverse gelosia in quanto accumula numerosi incarichi conferitigli dal re: architetto del re, consigliere e confidente del re, giurisdizione su alcune abbazie.
La caduta e la rinascita professionale
Quando Enrico II muore, gli avversari di Philibert Delorme si affrettarono a togliergli l’incarico di soprintendente degli edifici per incaricare al suo posto l’italiano Primaticcio. La sua caduta in disgrazia non fu, tuttavia, di lunga durata; infatti, nel 16564, Caterina dei Medici, che aveva già seguito la costruzione della galleria a due piani progettata dall’architetto sul ponte di Chenonceau, gli ordinò di costruire il palazzo delle Tuileries, a Parigi. Questi lavori costituirono per lui l’ispirazione di una nuova idea: l’ invenzione di un ordine architettonico francese in cui le colonne sono costituite da quattro o cinque tamburi le cui giunture sono nascoste dalle modanature. L’idea fu buona e fece strada. Le opere scritte da Philibert Delorme rappresentano anche oggi i migliori trattati della scienza delle costruzioni.
Domande da interrogazione
- Chi era Philibert Delorme e quale fu il suo contributo all'architettura del Rinascimento francese?
- Quali furono le influenze e le innovazioni di Delorme nell'architettura?
- Come fu accolta l'opera di Delorme e quali furono le conseguenze della sua carriera?
Philibert Delorme era un architetto nato a Lione nel 1510, noto per aver integrato il gusto italiano nell'architettura francese, contribuendo a creare uno stile nazionale. Fu "architetto del re" e lavorò su progetti come il castello di Anet e il palazzo delle Tuileries.
Delorme fu influenzato dal Rinascimento italiano, studiando a Roma e introducendo colonne e pilastri nell'architettura francese. Innovò distaccandosi dal gusto classico italiano, cercando di sviluppare un ordine architettonico francese.
L'innovazione di Delorme ricevette un'accoglienza tiepida e suscitò gelosie, portando alla sua temporanea caduta in disgrazia dopo la morte di Enrico II. Tuttavia, Caterina dei Medici lo incaricò di costruire il palazzo delle Tuileries, permettendogli di continuare a influenzare l'architettura francese.