Sbarabau
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • L'affresco "Trionfo della Divina Provvidenza" di Pietro da Cortona è situato sulla volta del salone di Palazzo Barberini a Roma e realizzato tra il 1632 e il 1639.
  • Rappresenta la Divina Provvidenza che incorona lo stemma della famiglia Barberini, con numerose figure simboliche che creano un complesso allegorico.
  • L'opera è divisa in cinque zone da una finta cornice monocroma che dona profondità prospettica all'affresco.
  • Nuove tecniche pittoriche, come l'uso di pennellate frammentarie, contribuiscono all'illusionismo ottico tipico del Barocco.
  • L'affresco esprime l'esagerazione barocca, suscitando emozioni e sentimenti attraverso la grandiosità e la complessità visiva.

Indice

  1. L'affresco di Pietro Berrettini
  2. Tecniche pittoriche e illusionismo
  3. Contrasti del barocco

L'affresco di Pietro Berrettini

Il “Trionfo della Divina Provvidenza” è un affresco realizzato da Pietro Berrettini (detto da Cortona) tra il 1632 e il 1639 sulla volta del salone di Palazzo Barberini, a Roma. L’opera rappresenta simbolicamente la Divina Provvidenza che, al centro di una complessa e movimentata allegoria, fa incoronare dall’Eternità lo stemma della famiglia Barberini (alla quale apparteneva anche l’allora papa Urbano VIII), consistente in tre api dorate. Questo è contenuto entro una ghirlanda d’alloro sorretta dalle Virtù teologali (Fede, Speranza e Carità), a loro volta inserite in un fantasioso affollarsi di figure simboliche. Subito sopra la corona di alloro, Roma sostiene la tiara papale (o triregno), mentre la Gloria sostiene invece le chiavi pontificie.

Tecniche pittoriche e illusionismo

I personaggi appena descritti sono collocati nella parte centrale dell’affresco, ma l’intera volta è in realtà suddivisa in cinque zone da una finta cornice monocroma, che fornisce all’affresco l’illusione di una straordinaria profondità prospettica. A ciò contribuisce anche l’apertura della volta sul cielo, che risulta meno visibile man mano che ci si allontana con lo sguardo dalla zona centrale. Tali effetti sono ottenuti, oltre che con le rigorose regole prospettiche, anche grazie a un accorto utilizzo di nuove tecniche pittoriche, come la luminosità diffusa suggerito attraverso l’uso di pennellate frammentarie e quasi puntiformi.

Contrasti del barocco

L’affresco si inserisce perfettamente nel contesto de contesto della pittura barocca, che mirava a suscitare emozioni e sentimenti attraverso la grandiosità, grazie anche ad un illusionismo ottico che non fa più distinguere la realtà dalla finzione. Non viene invece più presa in considerazione la difficile via dell’armonia e della razionalità, che è ora in netto contrasto con l’esagerazione barocca. Per l’osservatore è infatti impossibile cogliere l’intera immagine con un solo colpo d’occhio e si finisce pertanto per passare da un punto all’altro con una sensazione di stordimento per l’eccessiva complessità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema centrale dell'affresco "Trionfo della Divina Provvidenza" di Pietro Berrettini?
  2. L'affresco rappresenta simbolicamente la Divina Provvidenza, con un complesso di allegorie che includono lo stemma della famiglia Barberini, incoronato dall'Eternità e sostenuto dalle Virtù teologali.

  3. Quali tecniche pittoriche ha utilizzato Pietro Berrettini per creare l'illusione di profondità nell'affresco?
  4. Berrettini ha utilizzato una finta cornice monocroma per suddividere la volta in cinque zone, creando un'illusione prospettica, e ha impiegato pennellate frammentarie e quasi puntiformi per suggerire luminosità diffusa.

  5. In che modo l'affresco di Berrettini riflette le caratteristiche del barocco?
  6. L'affresco riflette il barocco attraverso la grandiosità e l'illusionismo ottico, che suscitano emozioni e sentimenti, contrastando con l'armonia e la razionalità, e creando una complessità che stordisce l'osservatore.

Domande e risposte