Concetti Chiave
- La Camera della badessa è decorata ad affresco dal pittore nel 1519, situata nell'appartamento privato di Giovanna da Piacenza a Parma.
- I soggetti degli affreschi si ispirano al mito di Diana, dea della caccia e simbolo di castità e fermezza femminile.
- L'atmosfera della sala è caratterizzata da un padiglione con pergolato di foglie e frutta, con finti oculi aperti al cielo.
- Diana è rappresentata sulla cappa del camino su una biga trainata da cervi, con attributi come cani da caccia e frecce.
- Alla base del pergolato, un finto fregio presenta divinità e figure allegoriche, dipinte a monocromo con luce radente.
Indice
Decorazione della camera della badessa
Una delle più importanti commissioni del pittore è la decorazione ad affresco intrapresa nel 1519 della cosiddetta Camera della badessa, una delle stanze dell'appartamento privato di Giovanna da Piacenza, nobile e colta badessa del monastero di San Paolo a Parma.
Simbolismo di Diana e la sala
I soggetti prescelti sono legati al mito di Diana, dea della caccia e personificazione della luna, la cui falce compariva anche nello stemma della religiosa, e simbolo di castità e fermezza femminile.
Dettagli artistici e allegorie
La sala, dominata da un'atmosfera in un padiglione con pergolato di foglie e frutta, la cui struttura segue quella delle vele della volta e nel quale si aprono al cielo finti oculi a cui si affacciano putti con gli attributi di Diana (cani da caccia, corni, frecce ed ecc), mentre la dea è raffigurata sulla cappa del camino, su una biga trainata da cervi e con la faretra a tracolla.
Alla base del pergolato è un finto fregio con oggetti rituali classici e una serie di nicchie a lunetta dipinte a monocromo come se fossero colpite dal basso da luce radente, con rappresentazioni di divinità quali Cerere, Pan, Giunone punita per la lussuria e le tre Grazie o figure allegoriche quali la Fortuna, la Castità e la Verginità.