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Concetti Chiave

  • Il Rinascimento promosse l'uso delle forme classiche e delle proporzioni, cercando un equilibrio che riflettesse l'Umanesimo.
  • Si sviluppò l'idea di città ideale, combinando geometria, funzionalità ed estetica per esaltare costruttori e committenti.
  • Il "De re aedificatoria" di Leon Battista Alberti fu un trattato fondamentale, elencando metodi di costruzione urbana.
  • Progetti di città ideali come Sforzinda, Palmanova e Pienza furono realizzati da famosi architetti del tempo.
  • Le città rinascimentali introdussero la pianificazione urbanistica, con simmetria e centri monumentali come a Urbino e Pienza.

Indice

  1. Il gusto per i classici
  2. Progetti e architetti famosi
  3. Simmetria e pianificazione

Il gusto per i classici

Il Rinascimento coltivò il gusto per i classici, lo studio delle loro forme e delle proporzioni, si dedicò alla ricerca di una misura equilibrata che fosse metro per la nuova concezione dell'Umanesimo.
Nell'ambito architettonico e urbanistico si iniziò a ragionare sul concetto di città ideale, intesa come un luogo in cui forme geometriche, funzionalità e aspetto magnifico si fondessero per esaltare costruttore e committente, creando un contesto urbano in cui "il buon governo" potesse esprimersi in un ambiente perfetto e fondato sulle regole della prospettiva di Brunelleschi.

Il "De re aedificatoria" (Trattato sull'archietettura) di Leon Battista Alberti, trattato fondamentale per l'epoca, scritto nel 1452, si propone il compito di elencare la casistica completa sui modi di costruire la città.

Progetti e architetti famosi

Nacquero così numerosi progetti, affidati a famosi architetti, come Sforzinda, la città ideale di Filarete, Palmanova e Pienza.

Gli edifici della città ideale dovevano avere l'uomo come unità di misura, erano progettati a tavolino e non contemplavano il concetto di espansione naturale del borgo.

Simmetria e pianificazione

Le città medioevali vennero a volte abbattute per far posto a nuove strutture geometriche, stellate, circolari o poligonali, in cui gli edifici si susseguivano con un ritmo cadenzato, alternando abitazioni signorili, palazzi di governo, piazze, edifici sacri, larghe strade e giardini.

Venne privilegiata la simmetria, vennero creati centri monumentali sui quali si affacciavano palazzi dalle facciate "teatrali" e celebrative, come quelle rappresentate nel dipinto "La città ideale" di un anonimo artista fiorentino.

Per la prima volta si introdusse (dopo l'epoca romana, che aveva costruito le sue città attorno al Cardo e al Decumano) il concetto di pianificazione territoriale urbanistica.

Esperienze compiute e ancora visitabili di città rinascimentale sono Urbino, la cui progettazione fu affidata dal Duca Federico di Montefeltro all'architetto Luciano Laurana e Pienza, voluta dal Papa Pio II, Enea Piccolomini, e realizzata da Bernardo Rossellino.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'obiettivo principale del Rinascimento in termini di architettura e urbanistica?
  2. Il Rinascimento mirava a creare una città ideale dove forme geometriche, funzionalità e magnificenza si unissero per esaltare costruttore e committente, basandosi sulle regole della prospettiva di Brunelleschi.

  3. Quali sono alcuni esempi di città rinascimentali progettate secondo i principi del Rinascimento?
  4. Esempi di città rinascimentali includono Sforzinda, Palmanova, Pienza e Urbino, progettate da famosi architetti come Filarete, Bernardo Rossellino e Luciano Laurana.

  5. Quali caratteristiche distintive avevano le città ideali del Rinascimento?
  6. Le città ideali del Rinascimento erano caratterizzate da simmetria, pianificazione geometrica, edifici con facciate teatrali, e un'organizzazione che alternava abitazioni signorili, palazzi di governo, piazze, edifici sacri, strade larghe e giardini.

Domande e risposte