violetta96
Sapiens
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Concetti Chiave

  • "La Vocazione di San Matteo" di Caravaggio è una delle tre opere dipinte per la Cappella Contarelli nella chiesa di San Luigi dei Francesi.
  • Il dipinto raffigura il momento in cui Gesù sceglie Matteo come suo Apostolo, ambientato in un'osteria con personaggi in abiti moderni, ad eccezione di Gesù e Pietro.
  • La luce nel dipinto simboleggia la chiamata divina, evidenziata dal gesto di Cristo che allunga il braccio verso Matteo.
  • I personaggi intorno a Matteo mostrano diverse reazioni di incredulità, curiosità e indifferenza alla chiamata di Cristo.
  • Il messaggio universale del dipinto è che la chiamata di Cristo può essere rivolta a chiunque nel presente, simboleggiata dalla luce divina.

Indice

  1. La cappella Contarelli
  2. La scena della vocazione
  3. Luce e incredulità

La cappella Contarelli

È una tela che si trova all’interno di San Luigi dei Francesi, commissionata per la decorazione della Cappella Contarelli. Nella Cappella Contarelli Caravaggio viene chiamato a dipingere 3 opere che sono tutte collocate nella Cappella laterale Contarelli, ossia la Vocazione di san Matteo, L'ispirazione di San Matteo ed il Martirio di San Matteo.

La scena della vocazione

Il dipinto raffigura il momento in cui Gesù, secondo la tradizione evangelica, sta per scegliere Matteo come suo Apostolo.

La scena è ambienta all’interno di un’osteria. Gli abiti che indossano i personaggi sono abiti moderni, contemporanei, quindi la scena è rappresentata in un ritratto presente. Gli unici personaggi vestiti all’antica sono Gesù e Pietro.

Luce e incredulità

La luce simboleggia l’arrivo della chiamata di Dio, che compare attraverso la luce che emana e che accompagna il dinamico movimento da destra a sinistra del gesto di Cristo che allunga il braccio, che chiama Matteo. (dettaglio della mano di Adamo che viene indicata da Dio). Il fatto che Cristo chiami l’Apostolo, suscita incredulità da parte dei personaggi: uno si volta come per dire “Che cosa sta succedendo?”, un altro dice “Chi stai chiamando? Stai chiamando me?”, l’altro è del tutto indifferente perché continua a contare i soldi (evidentemente quello era il suo ruolo), qualcuno invece non riesce ad attribuire l’identità di Matteo (infatti non si sa precisamente chi sia Matteo nel dipinto). La cosa che stupisce è che, considerati gli abiti contemporanei personaggi, ciò che è capitato a Matteo, la chiamata di Cristo può capitare a chiunque, oggi. È un presente ETERNO, dato dalla luce che proviene da Dio e sta chiamando tanto Matteo, quanto chiunque di noi che potrebbe essere identificato con Matteo.

Domande e risposte