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di pser
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Concetti Chiave

  • Caravaggio realizzò una trilogia su San Matteo per la Cappella Contarelli, raffigurando la sua vocazione, scrittura del Vangelo e martirio.
  • Lo stile maturo di Caravaggio emerge nei contrasti di luce e ombra, simbolizzando il conflitto tra bene e male e utilizzando modelli dai bassifondi.
  • La prima versione del dipinto sulla scrittura del Vangelo fu criticata e rifiutata per l'uso di modelli poco convenzionali e un'interpretazione non tradizionale.
  • La scena della vocazione di San Matteo presenta un ambiente degradato, riflettendo i vizi di Caravaggio, ma con una luce di speranza emanata da Gesù.
  • Caravaggio utilizza ambientazioni mondane e gesti leonardeschi per rendere i suoi dipinti realistici e accessibili, sottolineando la tensione tra sacro e profano.

Indice

  1. Caravaggio a Roma
  2. La scrittura del Vangelo
  3. Critiche e nuove versioni
  4. Il martirio di San Matteo
  5. La vocazione di Levi

Caravaggio a Roma

Giunto a Roma, Caravaggio avrà dei contatti con alcuni membri della curia, ma nello specifico con Scipione Borghese e il Cardinal del Monte, che gli farà avere i primi incarichi di una certa rilevanza tra i quali spicca una trilogia, ossia la rappresentazione su tre tele di tre episodi aventi il medesimo soggetto, San Matteo che prima di divenire un apostolo era stato un pubblicano, esattore delle imposte che dopo aver seguito Gesù decise di cambiare il suo nome in Matteo. Le tele sono contenute nella chiesa di San Luigi dei Francesi e più precisamente nella Cappella Contarelli: dovendo rappresentare solo i momenti più significativi Caravaggio decide di dipingere il momento della conversione, chiamato vocazione di San Matteo, il momento in cui egli, tramite l’ispirazione dell’angelo divino scrive il Vangelo e di cui farà due versioni ed il suo martirio.

La scrittura del Vangelo

Per quel che concerne il più suggestivo dei tre dipinti, quello raffigurante la scrittura del Vangelo, ha avuto due diverse versioni ed in entrambe è già visibile lo stile maturo di Caravaggio, con i suoi elementi caratteristici: il contrasto di luci ed ombre che gli permette di rendere l’eterno conflitto tra bene e male, il fatto che tutto il dipinto è in penombra ad eccezione di alcune zone, le più importanti, illuminate da una fonte di luce indistinguibile e soprannaturale a sottolineare i personaggi positivi e negativi. Egli, infatti, per cercare di rimanere fedele per quanto possibile alla natura e alla quotidianità, trovava i modelli delle sue opere da personaggi dei bassifondi come barboni, e frequentatori delle sue stesse bettole e persino prostitute.

Critiche e nuove versioni

Molte volte si troverà, come in questo caso, ad essere criticato per avere utilizzato dei modelli poco indicati e figure troppo naturali: nella prima versione infatti, tutto sarebbe normale se non fosse che San Matteo è scalzo e le sue gambe sono in primo piano e per il fatto che l’angelo ha un atteggiamento molto crudo e accompagna, quasi scrivendo lui stesso, Matteo nella stesura del vangelo invece di essere una semplice ispirazione divina. Il dipinto, poiché metteva troppo in risalto un particolare sgradito di San Matteo (il fatto che era analfabeta) e presentava un interpretazione scorretta e non era consono ad una chiesa, non fu accettato e Caravaggio ne fece una nuova versione, con le gambe parzialmente coperte, l’angelo che ispira lontano dal santo per far cogliere maggiormente il suo intento.

Il martirio di San Matteo

Il dipinto del martirio è invece poco importante rispetto agli altri, in quanto rappresenta il momento in cui San Matteo sta svolgendo la messa e giungono degli assassini che lo uccidono e il fatto che sia un martirio è simboleggiato da una palma che gli viene tesa da un angelo che lo consacra santo.

La vocazione di Levi

Il successivo è invece più importante, perché raffigura il momento in cui Gesù chiama a sé Levi: i pubblicani all’epoca non godevano di una buona fama, perché si arricchivano con i soldi della gente e sono presentati come persone corrotte e assetate di denaro in un ambiente singolare. Infatti, in questo dipinto sono rappresentati non solo i vizi di Caravaggio quali il bere, il giocare d’azzardo, il fatto che era propenso alle liti e aveva sempre il coltello in tasca, ma anche la rappresentazione di questo mondo degradato in un ambiente autobiografico: egli raffigura l’interno di una taverna e il tavolo in cui i pubblicani contano i soldi è un tavolo da gioco, un chiaro riferimento alla realtà concreta. L’ambientazione è quindi mondana e non vi è nulla di sacro e pur essendoci una finestra, dalla quale negli altri dipinti solitamente entra luce, essa è chiusa e l’unica fonte luminosa è soprannaturale e proviene dalle spalle di Gesù, accompagnato dal suo apostolo prediletto, Pietro, una luce di speranza, salvezza anche in un luogo simbolo del peccato e della perdizione. Inoltre il dialogo tra Gesù ed i personaggi al tavolo avviene con i gesti, caratteristica tipica di Leonardo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tre episodi rappresentati nella trilogia di San Matteo di Caravaggio?
  2. La trilogia di San Matteo di Caravaggio rappresenta tre episodi: la vocazione di San Matteo, la scrittura del Vangelo e il martirio di San Matteo.

  3. Perché la prima versione del dipinto della scrittura del Vangelo di San Matteo non fu accettata?
  4. La prima versione non fu accettata perché San Matteo era rappresentato scalzo e analfabeta, con un angelo che sembrava scrivere al suo posto, interpretazione considerata scorretta e non consona per una chiesa.

  5. Quali elementi caratteristici dello stile di Caravaggio sono visibili nei dipinti della trilogia?
  6. Gli elementi caratteristici dello stile di Caravaggio includono il contrasto di luci e ombre, l'uso di modelli tratti dalla vita quotidiana e la rappresentazione di scene in penombra con fonti di luce soprannaturali.

  7. Come viene rappresentato il martirio di San Matteo nel dipinto di Caravaggio?
  8. Il martirio di San Matteo è rappresentato con San Matteo che viene ucciso durante la messa, simboleggiato da una palma tesa da un angelo che lo consacra santo.

  9. Qual è l'importanza del dipinto che raffigura la vocazione di San Matteo?
  10. Il dipinto della vocazione di San Matteo è importante perché rappresenta il momento in cui Gesù chiama Levi, in un ambiente mondano e degradato, con una luce soprannaturale che simboleggia speranza e salvezza.

Domande e risposte