Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Nel 1599, Caravaggio ricevette l'importante incarico di dipingere tre tele per la cappella di Mathieu Cointrel a Roma, segnando una svolta nella pittura sacra.
  • Il Martirio di San Matteo è una delle tele, caratterizzata da una scena drammatica e ricca di personaggi, con una piattaforma inclinata verso lo spettatore.
  • La luce nella tela è usata in modo distintivo per evidenziare il sicario, San Matteo e un bambino, mentre la folla nell'ombra fugge terrorizzata.
  • Caravaggio inserì il suo autoritratto tra i personaggi, ispirandosi a Raffaello e Leonardo, rendendosi testimone oculare della scena.
  • L'opera si distingue per l'uso dello spazio compositivo e dei gesti scomposti che trasmettono l'orrore e la tensione del martirio.

Indice

  1. L'incarico del Cardinale Del Monte
  2. La drammatica scena del Martirio
  3. L'autoritratto di Caravaggio

L'incarico del Cardinale Del Monte

Nel 1599, grazie all’interessamento del Cardinale Del Monte, Caravaggio ottiene l’incarico di dipingere tre tele per la cappella di Mathieu Cointrel, all’interno della chiesa di San Luigi dei Francesi, vicinissima al palazzo del cardinale. L’incarico prevedeva una tela centrale e due tele laterali. Sull’altare sarebbe stata collocata L'ispirazione di San Matteo, sul lato destro il Martirio di San Matteo e su quello sinistro la Vocazione di san Matteo.

Si tratta della commissione più importante affidata all’artista che segna anche una svolta epocale nella storia della pittura sacra; infatti, da questo momento in poi, Caravaggio abbandonerà definitivamente gli ultimi retaggi del tardo Cinquecento, di cui alcuni elementi, come i nudi in primo piano, sono ancora presenti, per arrivare ad una espressione del tutto nuovo che trova il suo fondamento in una gestione tutta particolare della luce.

La drammatica scena del Martirio

Della tela esistono tre successive elaborazioni, ma questa è la più drammatica e la più ricca di personaggi. La scena si svolge sopra una piattaforma inclinata verso lo spettatore. La luce mette in evidenza il sicario, il Santo e il bambino, mentre la folla degli astanti, nell’ombra, sta fuggendo inorridita dalla brutale esecuzione. S. Matteo cerca disperatamente di difendersi, assumendo una posizione che ricorda la Croce, il chierichetto sta scappando, gridando dallo spavento. Dall’alto si affaccia un angelo che da una nuvola porge la palma del martirio a Matteo. Tutto lo spazio compositivo a disposizione viene utilizzato e dai gesti scomposti e dalle posture dei vari personaggi si intuisce tutto l'orrore e la tensione per essere testimoni di una scena simile.

L'autoritratto di Caravaggio

Nel gruppo dei personaggi sconvolti da quanto sta accadendo e presi quasi da una forza centrifuga, Caravaggio, rifacendosi a Raffaello e a Leonardo, ha voluto lasciare il proprio autoritratto come se fosse stato un testimone oculare: è l’uomo che si trova a sinistra del carnefice, con la barba corta, con i capelli trascurati ed il viso segnato da rughe. Ha un’espressione tesa e pensierosa e quasi è seminascosto dall’oscurità dello sfondo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza della commissione ricevuta da Caravaggio per la cappella di Mathieu Cointrel?
  2. La commissione rappresenta un punto di svolta nella carriera di Caravaggio e nella storia della pittura sacra, segnando l'abbandono degli ultimi retaggi del tardo Cinquecento e l'inizio di un nuovo stile basato su una gestione particolare della luce.

  3. Come viene rappresentato il Martirio di San Matteo nella tela di Caravaggio?
  4. La scena è drammatica e ricca di personaggi, con una piattaforma inclinata verso lo spettatore. La luce evidenzia il sicario, San Matteo e il bambino, mentre la folla fugge inorridita. San Matteo assume una posizione che ricorda la Croce, e un angelo porge la palma del martirio dall'alto.

  5. In che modo Caravaggio si è inserito nella scena del Martirio di San Matteo?
  6. Caravaggio ha inserito il proprio autoritratto nel gruppo di personaggi sconvolti, ispirandosi a Raffaello e Leonardo. È l'uomo a sinistra del carnefice, con barba corta e capelli trascurati, seminascosto dall'oscurità, con un'espressione tesa e pensierosa.

Domande e risposte