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Concetti Chiave

  • Canova, nato a Possagno, è stato un noto scultore, architetto e pittore, influenzato dal contesto artistico di Venezia e Roma.
  • Nonostante i cambiamenti politici del suo tempo, Canova mantenne la sua reputazione intatta grazie al valore simbolico e allegorico delle sue opere.
  • Il processo creativo di Canova iniziava con schizzi su carta, seguiti da studi dettagliati per sviluppare l'idea dell'opera.
  • Canova creava modelletti in creta e versioni in gesso a grandezza reale per perfezionare le proporzioni prima della scultura finale in marmo.
  • Utilizzava la tecnica della ganosis, coprendo le statue in marmo con una cera rosa, simile al metodo di Prassitele.

Indice

  1. La vita di Canova
  2. Il contesto storico
  3. La tecnica di Canova

La vita di Canova

Canova fu prevalentemente uno sculture, ma anche un architetto e un pittore e nacque a Possagno, a Treviso. A 18 anni si trasferì a Venezia dove si formò e dove incontro l’ambasciatore Girosamo Zulian, che lo inserì nel contesto della committenza romana, essendo un ambasciatore della Serenissima a Roma. A Roma Canova conobbe molti papi e realizzò un momento funerario sia a Clemente XIII, che XIV.

Il contesto storico

Come David, visse un periodo di cambiamenti: nel 1797 cadde la Serenissima che passò sotto il dominio austriaco, poi sotto quello di Napoleone e, infine, nuovamente sotto il dominio austriaco.

Ma, a differenza di David, non fu coinvolto personalmente infatti riuscì a lavorare durante ogni dominazione. In altri termini le sue opere dal valore simbolico e allegorico, realizzate per le varie committenze, mai compromisero la sua reputazione.

La tecnica di Canova

Tecnica: Canova prima di tutto realizzava degli schizzi su carta. Sempre su carta, realizzava poi degli studi, più dettagliati rispetto agli schizzi tanto che presentano anche effetti chiaro-scurali. A questo punto realizzava un modelletto in creta o argilla delle masse principali dell’opera di modo da farsi un’idea a 360° dell’opera. Realizzava poi una versione in gesso, con le stesse dimensioni della versione finale, per mostrare l’opera alla committenza, ma anche perché in questo modo limitava gli errori, che non avrebbe potuto commettersi, su marmo, in quanto estremamente costoso. Attraverso la versione in gesso prendeva le misure, in modo da avere perfette proporzioni. Le misure, ad esempio della distanza fra gli occhi, venivano prese attraverso fili di ferro e chiodini per poi riportarle su marmo. Questo è il motivo per il quale i suoi gessi sono spesso bucherellati. A seguito di ciò utilizzava una tecnica analoga a quella di Prassitele: ricopriva la statua con una cera rosa, la ganosis. Fu per esempio utilizzata in Amore e Psiche.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le principali influenze nella carriera di Canova?
  2. Canova fu influenzato dall'ambiente veneziano e romano, grazie all'incontro con l'ambasciatore Girosamo Zulian che lo introdusse alla committenza romana.

  3. Come riuscì Canova a mantenere la sua reputazione durante i cambiamenti politici del suo tempo?
  4. Canova riuscì a mantenere la sua reputazione grazie al valore simbolico e allegorico delle sue opere, che non compromettevano la sua posizione nonostante i cambiamenti di dominazione.

  5. Qual era il processo tecnico di Canova per la realizzazione delle sue sculture?
  6. Canova iniziava con schizzi su carta, seguiti da studi dettagliati, un modelletto in creta, e una versione in gesso per limitare errori prima di scolpire il marmo, utilizzando tecniche di misurazione precise e la ganosis per rifinire le statue.

Domande e risposte