Concetti Chiave
- Antonio Canova ha incarnato i cambiamenti culturali tra il 1700 e il 1800, studiando l'arte classica attraverso calchi in gesso delle statue antiche.
- Le sue opere sono caratterizzate da eleganza e equilibrio formale, spesso precedute da un lungo processo di disegni e modelli in terracotta.
- Il ritratto di Paolina Borghese come Venere vincitrice, realizzato tra il 1804 e il 1808, è una delle sue opere più celebri, conservata nella Galleria Borghese di Roma.
- La statua di Paolina Borghese fu oggetto di scandalo per il semi-nudo, rappresentando una divinità greco-romana con un forte richiamo iconologico.
- Canova mirava a una sintesi tra bellezza estetica e verità delle emozioni, ispirandosi alla naturalezza delle sculture del Partenone.
Indice
La passione per l'arte classica
Antonio Canova visse e incarnò da protagonista i grandi cambiamenti culturali che si verificarono dal 1700 al 1800; studiò con passione i canoni dell’arte classica sui calchi in gesso delle statue antiche attraverso un estenuante lavoro di manutenzione.
Intendeva realizzare raffinati ritratti e maestose composizioni, capolavori caratterizzati da una squisita eleganza e da un perfetto equilibrio formale.
Mentre scolpiva si faceva leggere i classici greci e latini; quasi tutte le sue statue, prima di giungere alla traduzione marmorea, sottostavano a un lungo processo di elaborazione, fatto di disegni e modelli in terracotta.Il ritratto di Paolina Borghese
Fra il 1804 e il 1808 realizzò il ritratto di Paolina borghese come Venere vincitrice su commissione del marito Camillo Borghese. L’opera è conservata a Roma nella Galleria Borghese.
Da un punto di vista iconografico e iconologico lei è la sorella di Napoleone.
Viene rappresentata come una divinità greco-romana, cioè Venere in quanto tiene nella mano sinistra il pomo simbolo di vittoria assegnatole da Paride, che secondo il mito la preferì a Giunone e ad Atena giudicandola la più bella delle dee. Riprende lo schema delle figure giacenti sui sarcofagi etruschi, poiché è rappresentata adagiata su un’agrippina in legno.
Questa statua fu oggetto di scandalo perché per la prima volta appariva raffigurato il semi-nudo.
Il metodo di lavoro di Canova
Per quanto riguarda il metodo di lavoro, parte da schizzi a matita e poi elabora dei modellini di terracotta; dopodiché arriva ad avere in mente il giusto schema compositivo quindi un modello definitivo. A questo punto ha le basi per realizzare il modello di gesso sul quale studia un sistema di misure da cui ricava l’opera in marmo.
Da un punto di vista stilistico, oltre alla ricerca di equilibrio e di bellezza ideale, Canova mirava a imprimere alle sue sculture la stessa naturalezza che vide nei marmi del Partenone a Londra. Si tratta quindi di perseguire l’ideale di una sintesi perfetta tra bellezza estetica e verità di passioni ed emozioni.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali obiettivi artistici di Antonio Canova?
- Qual è l'importanza iconografica della statua di Paolina Borghese come Venere vincitrice?
- Qual era il metodo di lavoro di Canova per la realizzazione delle sue sculture?
Antonio Canova mirava a realizzare ritratti raffinati e composizioni maestose, caratterizzati da eleganza e equilibrio formale, ispirandosi ai canoni dell'arte classica.
La statua rappresenta Paolina Borghese come una divinità greco-romana, Venere, con un pomo simbolo di vittoria, e riprende lo schema delle figure giacenti sui sarcofagi etruschi.
Canova iniziava con schizzi a matita, creava modellini in terracotta, sviluppava un modello definitivo e infine realizzava un modello di gesso per studiare le misure prima di scolpire l'opera in marmo.