Concetti Chiave
- Il Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria, realizzato da Antonio Canova, è collocato nella chiesa di Augustinerkirche a Vienna e fu completato tra il 1798 e il 1805.
- La scultura è caratterizzata da una forma piramidale, richiamando le piramidi egiziane, con una processione funebre che si dirige verso un'apertura centrale oscura.
- Elementi simbolici, come il leone malinconico e la giovane donna che rappresenta la Pietà, simboleggiano le virtù della defunta e il tema della morte.
- Il monumento riflette una connessione tra Canova e il poeta Ugo Foscolo, condividendo temi sulla morte e l'inevitabilità del destino umano.
- Il processo creativo iniziò con disegni e modelli in gesso, completati nel 1800, e culminò con il montaggio finale del monumento nel 1805.
INFORMAZIONI GENERALI
Indice
Informazioni generali sul monumento
Titolo: Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria
Autore: Antonio Canova
Committenza: Duca Alberto di Sassonia-Teschen
Collocazione: Vienna,Augustinerkirche
Periodo d’esecuzione: 1798-1805
Dimensioni: altezza 574 cm
Tecnica: Scultura
Materiali principali: Marmo
LETTURA DESCRITTIVO-OGGETTIVA
Descrizione del monumento
Lo scultore diede al sepolcro la forma di una piramide (è chiaro il richiamo classico delle piramidi egiziane). Alla base c'è un alto podio con due gradini in cui si trovano i personaggi del corteo funebre posto a intervalli regolari. Al centro della piramide c’è una buia apertura verso la quale si dirige la triste processione.
Oltre all’architrave con scritto uxori optimae Albertus (“Alberto alla sua ottima moglie”), presenta sulla parte alta un medaglione col profilo della defunta in bassorilievo (richiamo all’arte romana). Essa è sostenuta dalla Felicità, accompagnata a sinistra da un putto e onorata dalla tenerezza del suo sposo e dalla personificazione delle proprie virtù: la Fortezza resa da un leone accovacciato e malinconico, una giovane donna che rappresenta la Pietà che guida un vecchio.
INDIVIDUAZIONE E LETTURA DEI SIGNIFICATI SIMBOLICI
Significati simbolici del monumento
Il monumento si lega facilmente al tema della morte così com’è espresso anche nel carme dei Sepolcri di Ugo Foscolo, rimarcando una vicinanza di sentimenti tra l’artista e il poeta. Vengono rappresentate tutte le tre età della vita, dalla gioventù alla vecchiaia e ciò sta a significare che la morte non risparmia nessuno. Le figure hanno tutte la testa chinata e ciò sta a significare che nei confronti della morte, la superbia umana non può nulla;sono legati da una ghirlanda di fiori e passano su un lungo tappeto che simboleggia il destino e unisce fisicamente,l’interno (morte) con l’esterno (vita).
EVENTUALI INTERVENTI DI RESTAURO
Interventi di restauro
II primo disegno fu inviato a Vienna nel novembre del 1798. Dopo una serie di contatti epistolari, di invii di disegni e di modelli e di correzioni indicate dal committente, nel luglio del 1800 erano pronti tutti i modelli in gesso (ora conservati a Possagno). Nel corso dei cinque anni successivi vennero realizzati i marmi: il monumento venne montato tra il 12 giugno e il 27 settembre del 1805.
Domande da interrogazione
- Qual è la forma del Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria e quale significato simbolico rappresenta?
- Quali elementi artistici e simbolici sono presenti nel monumento?
- Qual è stato il processo di realizzazione del monumento e quali interventi di restauro sono stati effettuati?
Il monumento ha la forma di una piramide, richiamando le piramidi egiziane, e simboleggia il tema della morte, rappresentando tutte le età della vita e l'inevitabilità della morte.
Il monumento include un medaglione con il profilo della defunta, sostenuto dalla Felicità, un putto, la Fortezza rappresentata da un leone, e una giovane donna che simboleggia la Pietà, tutti elementi che onorano la defunta e rappresentano le sue virtù.
Il processo di realizzazione ha incluso l'invio di disegni e modelli a Vienna, con correzioni del committente, e la creazione di modelli in gesso nel 1800, seguiti dalla realizzazione dei marmi tra il 1800 e il 1805, senza menzione di interventi di restauro successivi.