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Concetti Chiave

  • L'opera di Canova "Amore e Psiche" è stata creata negli anni '80 del 1700 a Roma e attualmente si trova al Louvre.
  • La scultura presenta una complessità visiva con molti piani di rotazione, creando un fulcro visivo sulle teste dei protagonisti.
  • L'equilibrio delle figure è ottenuto attraverso una struttura a chiasmo, visibile dalle diverse angolazioni dell'opera.
  • La scultura rappresenta un momento mitologico in cui Psiche, mossa dalla curiosità, scopre la vera identità di Amore.
  • Il racconto mitologico, tratto dall'Asino d'oro di Apuleio, illustra un tema neoclassico di riflessione e sospensione del momento.

Indice

  1. L'opera di Canova
  2. La storia di Psiche e Amore
  3. Il vaso e la curiosità
  4. Il racconto nell'Asino d'oro

L'opera di Canova

Quest’opera giovanile di Canova fu realizzata negli anni ‘80 del 1700 a Roma, per una committenza privata ancora sconosciuta e adesso di trova al Louvre.
Solo in apparteneza il complesso sembra semplice e simmetrico; in realtà l’opera non è statica e presenta moltissimi piani di rotazione: le teste son ruotate in modo diverso, ad esempio Psiche per guardare il proprio uomo deve inclinare la testa all’indietro.

Per lo più lei si sviluppa avanti verso destra e lui dietro. Si trovano quindi su due piani diversi e con gli intrecci delle loro braccia creano un fulcro visivo, dove deve cadere l’attenzione dell’osservatore: sui loro volti. L’equilibrio di lui è garantito dalle punte dei piedi e dal ginocchio, di lei dal bacino. Inoltre i due formano una struttura a chiasmo che va dall’ala di Amore fino alla gamba di Psiche. Quindi è un chiasmo sviluppato su piani differenti.

Anche quest’opera è da guardare a 360° perché dal davanti si può cogliere il sentimento, invece dal dietro la chiave di lettura dell’opera: il vaso.

La storia di Psiche e Amore

In quanto la mitologia racconta che Psiche, mortale, si fosse innamorata di Amore, dio. Ai due fu concesso di vedersi solo di notte, di modo che Psiche non lo vedesse in faccia.

Le sorelle invidiose le dicevano che non poteva vederlo in faccia perché era un mostro. Così una notte Psiche, mossa dalla curiosità, accese un lume per vederlo. Capì che era bellissimo, ma una goccia di cera cade sul viso di lui.

Il vaso e la curiosità

Furono così scoperti dagli dei che impedirono loro di vedersi. Fu però data loro un’altra possibilità: Afrodite diede un vaso chiuso a Psiche, dicendole che avrebbe potuto rivedere amore solamente se l’avesse portato nell’Ade senza mai aprirlo. Ancora una volta mossa dalla curiosità lo aprì e vide che dentro c’era solo un po’ di bellezza a lei inutile dato che era già bellissima. Canova immortale proprio questa scena, in cui si guardano intensamente e dicono addio. Non sono disperati, ma sono consapevoli di aver sbagliato. Senza aver notato il vaso sarebbe impossibile cogliere il momento. Furono poi nuovamente perdonati e poterono stare insieme.

Il racconto nell'Asino d'oro

Il racconto è tratto dall’Asino d’oro di Apuleio, in cui non si parla solamente di questa storia. Di neoclasssico vi è il fatto che viene rappresentato un momento di sospensione che permette la riflessione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la particolarità della composizione dell'opera "Amore e Psiche" di Canova?
  2. L'opera non è statica e presenta molti piani di rotazione, con le teste ruotate in modo diverso e un intreccio delle braccia che crea un fulcro visivo sui volti dei protagonisti.

  3. Qual è il significato del vaso nell'opera di Canova?
  4. Il vaso rappresenta la chiave di lettura dell'opera, simbolizzando la curiosità di Psiche che porta alla scoperta e alla separazione temporanea dai dei, ma anche alla loro successiva riunione.

  5. Come viene rappresentato il tema neoclassico nell'opera "Amore e Psiche"?
  6. Il tema neoclassico è rappresentato attraverso un momento di sospensione che permette la riflessione, evidenziando la consapevolezza degli errori commessi dai protagonisti.

Domande e risposte