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Concetti Chiave

  • La Sagrestia Vecchia di San Lorenzo fu costruita da Brunelleschi tra il 1422 e il 1428 su incarico di Giovanni di Averardo de' Medici.
  • Funziona anche come cappella funeraria per la famiglia Medici, con un sarcofago centrale realizzato da Andrea di Lazzaro Cavalcanti.
  • L'edificio presenta una struttura cubica con una cupola emisferica ombrelliforme, caratterizzata da 12 nervature e finestre circolari.
  • La cupola esterna è rivestita di laterizio con una lanterna elicoidale, ispirata alla cupola di Santa Maria del Fiore.
  • Le pareti interne sono ritmate da paraste e trabeazioni in pietra serena, creando un contrasto con l'intonaco bianco.

Indice

  1. La costruzione della Sagrestia Vecchia
  2. Caratteristiche architettoniche della cupola
  3. Decorazioni e ispirazioni architettoniche

La costruzione della Sagrestia Vecchia

La Sagrestia Vecchia di San Lorenzo venne costruita dal 1422 al 1428. Viene chiamata così per distinguerla da quella Nuova, costruita nel secolo successivo da Michelangelo. Brunelleschi ricevette l’incarico da Giovanni di Averardo de’ Medici (padre di Cosimo de Medici), nel 1419, anche se i lavori cominciarono solo nel 1422.

Questo edificio avrebbe dovuto servire anche da cappella funeraria per la famiglia: infatti, Giovanni e sua moglie (Piccarda de’ Bueri) riposano in un sarcofago al centro della Sagrestia, che si trova sotto una grande mensa, realizzato da Andrea di Lazzaro Cavalcanti (chiamato il Buggiano), figlio adottivo di Brunelleschi.

Caratteristiche architettoniche della cupola

Per accedere alla Sagrestia Vecchia si passa dal lato sinistro del transetto della Basilica di San Lorenzo ed è composta da uno spazio cubico, coperto da una cupola emisferica ombrelliforme. Questa cupola è collegata alle murature sottostanti da quattro pennacchi sferici. Presenta 12 finestre circolari ed è rafforzata da 12 nervature che le danno l'aspetto di un ombrello aperto, dal momento che la dividono in 12 spicchi. Le nervature sono solo la parte in vista di lame murarie che hanno l’intradosso ad arco di circonferenza e l’estradosso rettilineo e inclinato. Tra due lame si impostano, infine, delle volte unghiate che seguono una doppia curvatura: quella delle nervature e quelle dei muri verticali del tamburo a terminazione ad arco (dove ci sono le 12 finestre). All’esterno la cupola è coperta da una superficie tronco-conica, rivestita di squame di laterizio. Alla sommità si imposta una lanterna, sostenuta da sei colonnine, coronata da un cupolino convesso-concavo percorso da scanalature che si avvolgono ad elica. Questo motivo decorativo deriva chiaramente dalle eliche delle spine di pesce della cupola di Santa Maria del fiore.

Decorazioni e ispirazioni architettoniche

Sul lato opposto all’ingresso si apre una scarsella, ovvero un ambiente, generalmente di piccole dimensioni, e solitamente a pianta rettangolare o quadrata (in questo caso quadrata), ottenuta dalla sovrapposizione di due cubi uguali, ed è coperta da una cupoletta emisferica su pennacchi con decorazioni a conchiglia. La cupoletta è affrescata in modo da ricreare un cielo stellato con le raffigurazioni dello zodiaco. Infatti, la cornice che delimita la cupoletta imita un velario arrotolato e legato: la cupola è come se perdesse di consistenza e desse una sensazione di apertura circolare del cielo.

La struttura generale, quindi il fatto che ci sia un quadrato maggiore seguito da un quadrato più piccolo prende ispirazione dal Sancta Sanctorum del Laterano e dal Battistero della cattedrale di Padova.

Tutte le pareti della Sagrestia sono ritmate dalle paraste, dalle trabeazioni e dagli archi in pietra serena (grigio- azzurri) che risaltano contro il bianco dell’intonaco. In base alla loro posizione le paraste assumono diverse forme: le quattro degli angoli del vano maggiore sono piegate simmetricamente ad angolo retto, come quelle nelle nicchie quadrangolari del Pantheon; nei due angoli di fondo della scarsella sono filiformi: quindi, si presentano come se fossero lo spigolo sporgente di un pilastro quasi completamente affogato nella muratura. Infine, le paraste che introducono la scarsella costituiscono le due facce visibili di una colonna quadrangolare avvolgendo lo spigolo convesso. La trabeazione, che ha la cornice decorata da cherubini Rossi e blu (come quelli del Battistero di San Giovanni) prosegue senza interruzione in entrambi gli ambienti che pure hanno piano di calpestio e altezza diversi, dando una sensazione di unità spaziale.

Domande da interrogazione

  1. Chi commissionò la costruzione della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo?
  2. La costruzione della Sagrestia Vecchia di San Lorenzo fu commissionata da Giovanni di Averardo de’ Medici nel 1419.

  3. Qual è la funzione della Sagrestia Vecchia oltre a essere una sagrestia?
  4. Oltre a essere una sagrestia, la Sagrestia Vecchia funge anche da cappella funeraria per la famiglia Medici.

  5. Quali sono le caratteristiche architettoniche principali della cupola della Sagrestia Vecchia?
  6. La cupola della Sagrestia Vecchia è emisferica e ombrelliforme, con 12 finestre circolari e 12 nervature che la dividono in spicchi, conferendole l'aspetto di un ombrello aperto.

  7. Da cosa è ispirata la struttura generale della Sagrestia Vecchia?
  8. La struttura generale della Sagrestia Vecchia, con un quadrato maggiore seguito da uno più piccolo, è ispirata al Sancta Sanctorum del Laterano e al Battistero della cattedrale di Padova.

  9. Quali elementi decorativi si trovano nella trabeazione della Sagrestia Vecchia?
  10. La trabeazione della Sagrestia Vecchia è decorata con cherubini Rossi e blu, simili a quelli del Battistero di San Giovanni.

Domande e risposte