Concetti Chiave
- Il Cortile del Belvedere fu progettato da Bramante per l'otium umanistico dei pontefici, ispirandosi alle antiche ville romane.
- Bramante unificò gli spazi sfruttando i dislivelli del terreno con scalinate, logge porticate e cortili, esaltando l'asse longitudinale.
- Il progetto culminava in un teatro all'aperto da un lato e in un'enorme esedra sull'altro, anticipando l'architettura manierista.
- L'ultimo cortile era ottagonale e fungeva da antiquarium per la collezione papale di sculture antiche.
- Lo spazio si estendeva per 300 metri tra i Palazzi Vaticani e la villa di papa Innocenzo VIII.
Progettazione del cortile del Belvedere
Il Cortile del Belvedere fu progettato da Bramante sulla collina del Belvedere, un'area verde destinata all'otium umanistico dei pontefici che si estendeva per 300 metri tra i Palazzi Vaticani e la villa eretta dal papa Innocenzo VIII: ispirandosi alla struttura delle antiche ville suburbane romane, con giardini e ninfei, l'architetto seppe unificare gli spazi sfruttando in modo scenografico i dislivelli del terreno, collegandoli con maestose scalinate, circondandoli di logge porticate e creando piccoli e grandi cortili, in modo da esaltare l'asse longitudinale che da un lato terminava in un teatro all'aperto e dall'altro in un'enorme esedra, il cui compianto eclettico abbinato all'emiciclo superiore anticipa già le soluzioni dell'architettura manierista.
L'antiquarium e la collezione papale
L'ultimo cortile presso la villa, di piccole dimensioni e ottagonale, venne concepito come antiquarium, cioè come luogo alla raccolta dei pezzi migliori della collezione papale di sculture antiche.