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Concetti Chiave

  • Étienne Boullée focused on simple geometric forms in architecture, emphasizing the perfection of the sphere.
  • Boullée's work is characterized by reinterpreting classical forms without imitating them, aiming to recreate and adapt them for new uses.
  • He introduced the concept of "architecture of shadows," where strong contrasts and deep shadows serve as the primary decorative elements.
  • Boullée believed in "speaking architecture," where buildings express their character through the articulation of masses.
  • His designs, often grandiose and utopian, include projects like the new Hall for the National Library, a Museum for statues of famous men, and Newton's Cenotaph.

Indice

  1. Vita e carriera di Boullée
  2. Filosofia architettonica di Boullée
  3. L'architettura delle ombre
  4. Progetti utopici di Boullée

Vita e carriera di Boullée

Boullée nacque a Parigi il 12 febbraio 1728. Fu docente all’École des Ponts et Chaussées, membro prima (dal 1762) dell’Accademia Reale d’Architettura e poi (nel 1795) dell’Institut de France (che aveva sostituito l’Accademia), si spense il 6 febbraio 1799. Nel suo trattato “Architettura. Saggio sull’arte”, pubblicato per la prima volta a Londra nel 1953, Architecture Essai sur l’Art, il cui manoscritto si conserva alla Biblioteca Nazionale di Parigi, scriveva di se stesso:

“La vera felicità consiste nell’amore dei propri doveri”,

“Quest’opera è stata iniziata e portata a termine senza altro fine che quello di soddisfare al bisogno di lavoro che ho contratto per tutta la vita”

“Dominato da un amore eccessivo per la mia arte, mi ci sono dedicato totalmente”.

Filosofia architettonica di Boullée

Étienne Boullée affida il suo fare architettura essenzialmente alle forme geometriche semplici, esaltando in ogni occasione la perfezione della sfera.

Ogni qual volta egli si riferisce a soggetti classici o della storia architettonica dell’Egitto e del Vicino Oriente o anche di un Medioevo fantastico, quali, ad esempio, una porta di città, un arco di trionfo, il frontone di un tempio, una colonna coclide, non è mai per copiare o imitare, ma solo per prendere in prestito una forma nota al fine di poterla snaturare, ricreare, interpretare, rivitalizzare e piegare ad altri usi.

Boullée ritiene che l’architettura sia una articolazione delle masse corretta e geniale, cioè una distribuzione di puri volumi nello spazio, legati da un insieme di precisi rapporti.

L'architettura delle ombre

Boullée è persuaso che unico motivo decorativo debbano essere le forti e profonde ombre generate dai contrasti delle forme architettoniche: a questo proposito, infatti, egli afferma di essere l’inventore dell’architettura «delle ombre e delle tenebre».

Evitando ogni insistenza decorativa, anzi privandone quasi del tutto i suoi edifici.

Egli aveva studiato l’effetto prodotto negli osservatori dalle qualità specifiche dei solidi geometrici, era perciò convinto che ogni edificio, o insieme di masse, debba mostrare il proprio carattere, essere cioè espressivo, un’architettura «parlante».

Progetti utopici di Boullée

Le forme geometriche semplici sono solenni. Tale effetto è esaltato da Boullée attraverso la grandiosità delle dimensioni delle sue architetture, talmente fuori scala rispetto agli edifici che allora si costruivano e che in ogni tempo erano stati pensati e realizzati – eccezion fatta, forse, solo per le piramidi egizie – e rispetto a ogni possibile inserimento in una qualsivoglia città da essere utopiche cioè puri sogni irrealizzabili. In tale contesto si inseriscono i più noti e affascinanti progetti dell’architetto: la nuova Sala per l’ampliamento della Biblioteca Nazionale, il Museo destinato a contenere le statue degli uomini famosi e il Cenotàfio di Newton.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Étienne Boullée e quale era il suo approccio all'architettura?
  2. Étienne Boullée era un architetto francese nato a Parigi nel 1728, noto per il suo approccio all'architettura basato su forme geometriche semplici e l'uso delle ombre come unico motivo decorativo. Credeva nell'architettura come articolazione delle masse e nella creazione di edifici espressivi, definiti "architettura parlante".

  3. Quali sono le caratteristiche principali dell'architettura di Boullée?
  4. L'architettura di Boullée si caratterizza per l'uso di forme geometriche semplici, la grandiosità delle dimensioni e l'assenza di decorazioni superflue. Egli enfatizzava l'importanza delle ombre e dei contrasti per creare edifici espressivi e "parlanti".

  5. Quali progetti utopici sono associati a Boullée?
  6. Tra i progetti utopici di Boullée si annoverano la nuova Sala per l'ampliamento della Biblioteca Nazionale, il Museo per le statue degli uomini famosi e il Cenotàfio di Newton. Questi progetti erano caratterizzati da dimensioni grandiose e un carattere visionario.

  7. Come Boullée reinterpretava le forme architettoniche classiche?
  8. Boullée non copiava o imitava le forme architettoniche classiche, ma le reinterpretava per snaturarle, ricrearle e piegarle a nuovi usi. Utilizzava forme note per esprimere nuove idee e creare un'architettura espressiva e innovativa.

Domande e risposte