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di pser
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Concetti Chiave

  • Borromini trasforma la chiesa di Sant'Agnese con una facciata barocca, combinando linee curve e rette per dialogare con la piazza e la fontana dei Fiumi.
  • La concavità della facciata di Sant'Ivo alla Sapienza crea un'impressione di spazio ampliato, mentre il tamburo convesso contrasta con essa, esagerando il gioco di forme.
  • La cupola di Sant'Ivo è caratterizzata da una forma convessa senza costoloni, differenziandosi dalla tradizione architettonica e amplificando il contrasto con il tamburo.
  • La lanterna sovradimensionata di Sant'Ivo, con la sua struttura a spirale, simboleggia il potere universale della Chiesa e dirige lo sguardo verso l'alto, esprimendo un intento celebrativo.
  • Borromini enfatizza la linea curva in Sant'Ivo, riducendo l'uso delle linee rette, con l'altezza della cupola inferiore rispetto al tamburo e alla lanterna, creando una struttura dinamica.

Indice

  1. L'armonia tra chiesa e fontana
  2. L'innovazione di Borromini
  3. Il simbolismo della lanterna

L'armonia tra chiesa e fontana

All’interno di piazza di Spagna, in corrispondenza della fontana, è presente la chiesa di Sant’Agnese e a destra la fontana dei fiumi: la fontana e la chiesa devono dialogare fra di loro per far apprezzare al meglio la piazza e l’architetto a cui viene affidato l’incarico di risistemare la chiesa, Borromini, interpreta questo dialogo perfettamente: si inserisce a progetto già avviato, trasformando la pianta e la facciata soprattutto, che è anche la parte più interessante in quanto è un esempio tipico di facciata barocca con linee curve e rette: anche qui viene espresso il contrasto tra linee curve e rette tipico del barocco anche se sarà accentuato dal Borromini in altre opere.

La parte centrale della chiesa è concava, come se la facciata volesse portare rispetto alla fontana, riconoscendone la grandezza dandole uno spazio più ampio; le parti laterali sono rette e si elevano due alti campanili che bilanciano verticalmente l’orizzontalità della facciata, ma l’originalità del Borromini si vede nella cupola che ha alla sua base un tamburo sproporzionato in questa chiesa è alto quasi quanto la cupola e rinnova lo schema proposto nella facciata, facendola arretrare.

L'innovazione di Borromini

Tale schema lo adotterà anche nella sua opera più importante la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, una chiesetta che faceva parte del complesso universitario dell’epoca, mentre la sede attuale è stata costruita in periodo fascista. Borromini qui è costretto ad inserire la chiesa in un complesso già esistente, comprendente un porticato, con lo spazio che era già stato in parte realizzato e vi deve inserire la facciata. Per farlo egli utilizza la linea curva concava, facendo sì che lo spettatore abbi l’impressione che lo spazio sia più ampio visto che la chiesa è arretrata: invece per quel che riguarda il tamburo per contrastare la concavità della facciata lo realizza convesso, andando così a creare un contrasto spiccato ed esagerato visto che il tamburo viene sovradimensionato e la cupola viene quasi nascosta dal tamburo: è la stessa cosa che si poteva vedere ad uno stato embrionale in Sant’Agnese, ma qui la cupola è ricurva all’interno e non presenta i normali costoloni che rispettano invece la convessità della cupola che ora invece è convessa.

Il simbolismo della lanterna

Lo stesso contrasto si può riscontrare anche nella lanterna che viene anch'essa sovradimensionata con la sua struttura a spirale, conducendo l’occhio dello spettatore a guardare in alto e conferendo allo stesso tempo dinamismo e leggerezza alla struttura che termina con un globo ed una croce, simboli del potere universale della chiesa. Egli, in tale opera, interpreta il verticalismo dell’uomo che tende verso Dio, mentre per altri studiosi la forma della lanterna riproduce quella della torre di Babele: in tale ottica quindi il simbolo posto sopra la lanterna rappresenta il potere della Chiesa di regolamentare il caos del mondo; da qui deriva il forte intento celebrativo dell’opera con la Chiesa che viene rappresentata nell’atto di riappropriarsi del potere che gli spetta nel mondo. L’opera appare quindi l’esaltazione della linea curva, mentre la linea retta è utilizzata pochissimo, al punto che non si legge soltanto nella forma stravagante della cupola, ma anche nella stessa pianta della chiesa: di conseguenza l’altezza delle cupola è molto inferiore in rapporto al tamburo e alla lanterna.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Borromini nella risistemazione della chiesa di Sant'Agnese?
  2. Borromini è incaricato di risistemare la chiesa di Sant'Agnese, interpretando il dialogo tra la chiesa e la fontana dei fiumi, trasformando la pianta e la facciata con un tipico stile barocco di linee curve e rette.

  3. Come Borromini utilizza le linee curve e rette nella chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza?
  4. Borromini utilizza una facciata concava per dare l'impressione di uno spazio più ampio e un tamburo convesso per creare un contrasto spiccato, sovradimensionando il tamburo rispetto alla cupola.

  5. Qual è l'elemento distintivo della lanterna nella chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza?
  6. La lanterna è sovradimensionata con una struttura a spirale, che guida lo sguardo verso l'alto, conferendo dinamismo e leggerezza, terminando con un globo e una croce, simboli del potere universale della chiesa.

  7. Qual è l'interpretazione simbolica della lanterna secondo alcuni studiosi?
  8. Alcuni studiosi vedono la forma della lanterna come una riproduzione della torre di Babele, simbolizzando il potere della Chiesa di regolamentare il caos del mondo.

  9. Come si manifesta l'esaltazione della linea curva nell'opera di Borromini?
  10. L'esaltazione della linea curva si manifesta nella forma stravagante della cupola e nella pianta della chiesa, con un uso minimo della linea retta, rendendo l'altezza della cupola inferiore rispetto al tamburo e alla lanterna.

Domande e risposte