Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Scala Regia, realizzata da Bernini tra il 1662 e il 1666, collega la Basilica di S. Pietro ai Palazzi Apostolici.
  • Originariamente progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, Bernini apportò significative modifiche al progetto.
  • Nonostante lo spazio ristretto, Bernini utilizzò la prospettiva accelerata per creare l'illusione di un ambiente più ampio e monumentale.
  • Elementi distintivi includono due file di colonne e una volta a botte, con statue di Costantino e Carlo Magno ai lati.
  • La luce naturale è utilizzata per abbagliare i visitatori e creare un effetto di dissolvenza dei contorni architettonici.

Indice

  1. La realizzazione della Scala Regia
  2. Accorgimenti architettonici di Bernini
  3. Elementi decorativi e giochi di luce

La realizzazione della Scala Regia

La Scala Regia fu realizzata da Bernini nel periodo 1662-1666, per collegare la Basilica di S. Pietro con i Palazzi Apostolici. Inizialmente, nella prima metà del Cinquecento, essa fu progettata da Antonio da Sangallo il Giovane, ma in seguito, il progetto fu notevolmente modificato da Bernini.

Accorgimenti architettonici di Bernini

Nonostante uno spazio ristretto e irregolare a disposizione, l’artista è riuscito, con diversi accorgimenti, a rendere il significato di ascensione. Pe raggiungere questo obiettivo e per dare l’impressione al visitatore di trovarsi in uno spazio molto più ampio, Bernini ha diviso in due parti la rampa e ha fatto convergere nettamente le pareti con due file di colonne; questo rende l’insieme molto più slanciato di quanto non sia, oltre a conferire all’insieme un aspetto teatrale e scenografico. Anche l’altezza delle colonne è progressivamente decrescente e, nell’insieme, tutti questi accorgimenti ci danno l’impressione di uno scalone monumentale. Questa tecnica si chiama prospettiva accelerata che è l’esatto contrario della prospettiva adoperata da Bernini nel progettare la piazza davanti S. Pietro, dove, invece, si trattava di diminuire artificialmente la distanza per poter mantenere l’aspetto imponente della cupola michelangiolesca. La rampa ha la forma di una scala affiancata da entrambe le parti da una fila di colonne che sostengono una volta a botte. All’inizio, si nota lo stemma di papa Alessandro VII con due angeli scolpiti in marmo.

Elementi decorativi e giochi di luce

Alla base, Bernini collocò la statua dell’imperatore Costantino, mentre dall’altra parte fu posta la statua equestre di Carlo Magno.

La luce entra da una finestra del primo pianerottolo, poi da una successiva posta in corrispondenza del secondo, che dà l’impressione di essere molto lontana. La luce entra e abbaglia il visitatore che sta salendo e ogni elemento viene posto in contro luce in modo tale da far dissolvere i contorni di ogni elemento architettonico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato il contributo di Bernini nella realizzazione della Scala Regia?
  2. Bernini ha modificato il progetto originale di Antonio da Sangallo il Giovane, realizzando la Scala Regia tra il 1662 e il 1666, utilizzando accorgimenti architettonici per dare un senso di ascensione e ampiezza.

  3. Quali tecniche architettoniche ha utilizzato Bernini per creare l'effetto di uno spazio più ampio?
  4. Bernini ha utilizzato la prospettiva accelerata, dividendo la rampa in due parti e facendo convergere le pareti con colonne di altezza decrescente, creando un effetto teatrale e monumentale.

  5. Come ha utilizzato Bernini la luce nella Scala Regia?
  6. Bernini ha progettato l'ingresso della luce attraverso finestre strategicamente posizionate, creando giochi di luce che abbagliano il visitatore e dissolvono i contorni degli elementi architettonici.

Domande e risposte