Concetti Chiave
- Gian Lorenzo Bernini eccelleva nel ritrarre il carattere intimo dei soggetti, evitando pose statiche per catturare la loro personalità autentica.
- Il Ritratto di Scipione Borghese evidenzia il carattere umano del cardinale attraverso un'espressione vivace e l'uso del marmo per suggerire la seta.
- Il Ritratto di Costanza Bonarelli mostra un'intimità domestica, con dettagli come capelli scomposti e uno sguardo sorpreso, enfatizzando la sua vitalità.
- Nel Busto di Francesco d’Este, Bernini sottolinea il potere del principe con dettagli elaborati, utilizzando due dipinti come riferimento per la scultura.
- Nonostante la preferenza di Bernini per lavorare con modelli dal vivo, il Busto di Francesco d’Este dimostra la sua capacità di rendere la verità anche senza la presenza fisica del soggetto.
Indice
L'arte del ritratto di Bernini
Gian Lorenzo Bernini, oltre ad essere un architetto di valore, è stato anche un grande ritrattista perché nella scultura, egli riesce sempre a cogliere il significato più intimo del personaggio rappresentato. Uno dei suoi biografi riferisce che Bernini non era solito mettere in posa il proprio soggetto; gli chiedeva, invece, di muoversi e di parlare, perché, in questo modo, egli riusciva ad afferrarne meglio la personalità, mentre la posa irrigidisce i tratti del volto e nasconde ogni elemento di spontaneità.
Il cardinale Scipione Borghese
I suoi ritratti più noti sono: Il Cardinale Scipione Borghese era il protettore di Bernini e il committente di varie opere. Esso viene rappresentato nei suoi elementi umani, il suo volto bonario è rivolto leggermente verso destra per prestare attenzione ad un immaginario interlocutore, mentre l’espressione è ottenuta, trattando il marmo non in maniera uniforme. Il busto segue un andamento curvilineo, adattandosi, in questo alla rotondità del viso e il marmo è plasmato come se si trattasse di cera; infatti, nel volto esso ha un aspetto più mosso per indicare la maturità del Cardinale, mentre nel corpo è molto levigato per dare l’impressione della lucentezza della seta di cui è fatto l’abito cardinalizio. L’opera è esposta alla Galleria Borghese di Roma.
Costanza Bonarelli e l'intimità
Molto significato è anche il ritratto di Costanza Bonarelli, amante del Bernini, che sembra essere stata colta nell’intimità della sua casa per la trascuratezza dei capelli, leggermente scomposti, il movimento della camicia aperto e lo sguardo penetrante, come se fosse stata colta di sorpresa. Il viso è valorizzato dal busto che forma una base semicircolare sulla quale si impianta il collo. Inoltre, il viso è leggermente ruotato verso la destra dell’osservatore e questo crea un ulteriore elemento di dinamicità del ritratto. Se nel busto del Cardinale Borghese, oltre l’aspetto umano c’era bisogno di rendere evidente l’importanza della carica rivestita, qui invece la donna è vista nella sua personalità di giovane donna che vive giorno per giorno la sua vita a contatto con gli altri, che del resto l’artista conosceva molto bene. L’opera è conservata al Museo Nazionale del Bargello di Firenze.
Francesco d'Este e l'assolutismo
Nel periodo 1650-1651, Bernini scolpisce anche il Busto di Francesco d’Este, conservato nella Galleria Estense a Modena. L viso del principe è leggermente rivolto verso destra e sulla testa egli porta una parrucca ricca di riccioli. L’abito che indossa presenta degli ampi panneggi. Con questi particolari, l’artista ha voluto mettere in evidenza il ruolo del principe e soprattutto l’assolutismo del suo governo. Da segnalare che il busto fu scolpito servendosi di due dipinti, eseguiti dal ritrattista fiammingo Joost Stustermans. Bernini dichiarò che non avrebbe più scolpito ritratti senza la presenza reale della persona interessata. Eppure, nonostante l’autore abbia potuto dare libero corso alla propria fantasia, la verità rappresentata appare maggiore e più viva.
Domande da interrogazione
- Qual è la tecnica utilizzata da Bernini per cogliere la personalità dei suoi soggetti nei ritratti?
- Come Bernini rappresenta il Cardinale Scipione Borghese nel suo ritratto?
- Quali elementi caratterizzano il ritratto di Costanza Bonarelli?
- Qual è la particolarità del Busto di Francesco d’Este e come è stato realizzato?
Bernini chiedeva ai suoi soggetti di muoversi e parlare, evitando pose rigide, per catturare meglio la loro personalità e spontaneità.
Bernini rappresenta il Cardinale Borghese con un volto bonario rivolto verso destra, usando il marmo in modo non uniforme per esprimere maturità e lucentezza, adattando il busto alla rotondità del viso.
Il ritratto di Costanza Bonarelli è caratterizzato da capelli leggermente scomposti, una camicia aperta e uno sguardo penetrante, catturando la sua intimità e personalità dinamica.
Il Busto di Francesco d’Este evidenzia il ruolo e l'assolutismo del principe, realizzato basandosi su due dipinti di Joost Stustermans, con Bernini che ha dichiarato di preferire la presenza reale del soggetto per i ritratti futuri.