Concetti Chiave
- Il Battistero di Novara è l'edificio più antico della città, con mattoni datati al 1500, e presenta una caratteristica struttura ottagonale simbolica per la cristianità.
- Originariamente rivestito di mosaici bizantini, oggi restano solo nelle finestre, mentre i dipinti nella cupola e le scene dell'Apocalisse mostrano l'influenza culturale del periodo.
- Il Broletto, antico palazzo municipale, è un esempio di ricchezza comunale grazie alla qualità dei materiali usati, con una storia che risale al XXII secolo.
- L'Arengo, parte più vecchia del Broletto, ospitava incontri pubblici e giudiziari e ora funge da spazio per mostre e consigli comunali.
- I palazzi dei Podestà, dei Paratici e dei Referendari, situati nei pressi del Broletto, rappresentano le diverse funzioni amministrative e artigianali storiche della città.
Indice
Il battistero di Novara
É l’edificio più vecchio di Novara in quanto, grazie alla tecnica della termoluminescenza, sappiamo che 7/10 mattoni risalgono al 1500.
Il battistero ha forma ottagonale come simbolo cristiano in quanto le otto facce rappresentavano i sette giorni di vita del buon cristiano più uno che veniva promesso dopo la morte.
Struttura e decorazioni del battistero
La struttura prevede una vasca centrale in cocciopesto, dalla quale partono due canaletti di 9m ciascuno, uno d’entrata e uno di uscita dell’acqua.
Si può così supporre che in epoca romana proprio lì si trovassero le terme.
Mentre prima si poteva accedere al battistero attraverso tre porte, ora l’accesso è unico, in quanto è rimasta solo la porta centrale.
Le cappelle sono chiuse da volte e alternate (una semicircolare e una rettangolare) in modo che si vengano a creare due croci che hanno centro nella vasca centrale. Le colonne sono decorative e non di struttura portante; sono uguali a due a due e su di esse si trovano dei buchi poiché lì erano fissati cancelli che recintavano le statue poste nelle cappelle. Le statue ora sono situate a Varallo Sesia.
Affreschi e restauri
Tutto il battistero in origine era rivestito da mosaici di artisti bizantini; ora i mosaici sono rimasti solo nelle finestre. Gli affreschi risalgono al 1600, mentre la cupola intorno all’anno 1000. La parte sopraelevata di quest’ultima dove si trovano le finestre è tutta affrescata. Vicino alle finestre vi sono dipinti, mentre sopra di esse si trovano le scene dell’Apocalisse dipinte da un ignoto (Maestro dell'Apocalisse). Di lui sappiamo solo che è molto colto in quanto si rifà all’Apocalisse di San Giovanni, la più difficile da tradurre.
L’unica parete senza finestre è stata ridipinta nel 1400 perché rovinatasi a causa di infiltrazioni d’acqua che hanno danneggiato il dipinto. L’autore è Joannes de Campo, molto colto perché utilizza la tecnica del chiaroscuro. Il dipinto si intitola “Cristo in mandorla” e rappresenta appunto Gesù in una mandorla (dentro dolce e dura fuori perciò è un simbolo che rimanda alla vita del buon cristiano), sotto la quale vi sono i dodici apostoli che srotolano il credo. La tinta della mandorla è ad arcobaleno, simbolo che sta a rappresentare il legame tra cielo e terra.
Nel 1968 avviene il Restauro Chierici che però danneggia ancor di più gli affreschi. Si perdono così i dipinti della cupola, anche se sappiamo comunque che vi erano rappresentati i quattro evangelisti alternati ad angeli con gli occhi sulle ali.
Monumenti e reperti romani
Nella cappella di fronte all’entrata è presente uno dei 120 reperti romani di Novara: il monumento funebre a Umbrella Polla (questo monumento le era stato offerto da una schiava che lei aveva liberato). Il coperchio che vi era è andato perduto perché questo reperto era stato messo nella fonte battesimale come vasca per il battesimo.
Entrando, nella cappella a destra di quella frontale, si può notare un danneggiamento alla parete dovuto al “saggio stratigrafico”, per cui si studiano gli strati. Al di sotto, infatti, si trovava un’altra decorazione.
L'Arengo e il Broletto
Il nome deriva da Brolo (prato). È il vecchio palazzo municipale dove avveniva l’incontro dei membri della giunta comunale. Per la confusione, i cittadini vegono scacciati.
L’Arengo è la parte più vecchia e sappiamo che risale al XXII sec grazie alle prime testimonianze datanti al 1208in cui si parla dell’affresco sotto il tetto. La struttura è in laterizio da ciò possiamo dedurre che il comune di Novara fosse alquanto ricco perché, essendo tutti i mattoni dello stesso colore, aveva la possibilità di scegliere quelli che erano ad uno stesso grado di cottura. Grazie a questa prosperità economica, Alessandro Antonelli (1798-1888) potrà demolire nel 1865 la cattedrale novarese che non si regge in piedi, costruendone un’altra nel 1869.
Nel sottogronda dell’Arengo è presente una fascia decorativa creata con un impasto di stucco e altri materiali che è solido alle temperature. I soggetti raffigurati non si riconoscono perché evidentemente tutti conoscevano la storia e non c’era bisogno di riportarla in modo scritto e permanente.
Palazzi storici di Novara
Sotto le arcate si radunavano i magistrati e gli avvocati. Chi aveva problemi non gravi veniva ascoltato subito: il banditore saliva sul capitello rovesciato e esplicitava la pena. Spesso ci si doveva sedere sui carboni ardenti (quando pioveva c’era l’ombrello).
Dove sono situate le bandiere, si trova il Palazzo dei Paratici (arti e mestieri).
Di fronte all’Arengo vi è il Palazzo dei Podestà. I podestà provenivano da altre città; venivano, infatti, rappresentati i loro stemmi tra le arcate. Ora questo edificio contiene dei quadri risalenti ai secoli IXX e XX.
Di fronte al Palazzo dei Paratici è situato poi il Palazzo dei Referendari (ovvero dei contabili).
Sotto di esso le arcate sono aperte perché in origine lì c’erano le botteghe degli artigiani.
Ora l’Arengo è utilizzato per mostre e, quando viene eletto un uovo sindaco, il primo consiglio comunale avviene qui.
Domande da interrogazione
- Qual è l'edificio più antico di Novara e quali sono le sue caratteristiche principali?
- Quali sono le caratteristiche architettoniche e decorative del battistero?
- Quali danni ha subito il battistero nel tempo e quali restauri sono stati effettuati?
- Qual è l'origine e la funzione del Broletto di Novara?
- Quali sono le funzioni attuali dell'Arengo e quali edifici lo circondano?
L'edificio più antico di Novara è il battistero, risalente al 1500. Ha una forma ottagonale simbolica e presenta una vasca centrale con canaletti, suggerendo l'esistenza di antiche terme romane.
Il battistero ha cappelle con volte alternate, colonne decorative, e originariamente era rivestito da mosaici bizantini. Gli affreschi risalgono al 1600 e la cupola al 1000, con scene dell'Apocalisse dipinte da un ignoto.
Il battistero ha subito danni da infiltrazioni d'acqua e un restauro nel 1968 che ha ulteriormente danneggiato gli affreschi, perdendo i dipinti della cupola.
Il Broletto, derivante da "Brolo" (prato), era il vecchio palazzo municipale per incontri della giunta comunale. L'Arengo, la parte più antica, risale al XXII secolo.
Attualmente, l'Arengo è utilizzato per mostre e il primo consiglio comunale del nuovo sindaco. È circondato dal Palazzo dei Podestà, Palazzo dei Paratici, e Palazzo dei Referendari.