Concetti Chiave
- L'alabardiere è ritratto in un abbigliamento sobrio ma elegante, con dettagli raffinati come il collo della camicia e gli ornamenti ai polsi.
- La postura del giovane esprime dinamismo, bilanciato dall'alabarda che tiene nella mano destra, simbolo della virtù fiorentina.
- Il contesto storico del dipinto riflette la difesa di Firenze contro il potere imperiale e l'influenza di Savonarola.
- I tratti del volto sono intensi e decisi, interpretati da Pontormo con un'attenzione particolare all'espressività.
- Realizzato con olio su tavola, il dipinto risale al 1529-1530 o 1537, mostrando la maestria di Pontormo nel ritrarre tessuti e dettagli materici.
Descrizione del giovane
Il giovane è abbigliato in modo sobrio ma raffinato, come rivelano il collo dritto della camicia e gli ornamenti ai polsi che escono dall'ampia casacca rigonfia sul petto.
Le spalle ruotano rispetto al bacino imponendo alla figura un leggero dinamismo controbilanciato dall'alabarda, serrata nella mano destra. Dietro l'adolescente si intravede un angolo del terrapieno creato per rafforzare il circuito murario medievale: Guardi dunque sarebbe l'emblema della coraggiosa virtù fiorentina, disposta a tutto per difendere la patria dall'arroganza del potere imperiale, una sorta di nuovo David troppo giovane per combattere ma che si schiera senza paura a favore della libertà e della "civiltà".
Bellezza e riflesso del divino
La soave bellezza della figura è da ritenersi quasi un riflesso del divino, in una Firenze che- cacciati i Medici una prima volta nel 1494 e poi ancora nel 1527- aveva proclamato, con la radicale esperienza di Savonarola, Gesù Cristo unico signore della città.
I lineamenti del volto sono decisi e intensi, interpretati da Pontormo in chiave spiccatamente espressiva.
Dettagli tecnici del dipinto
Questo dipinto risale al 1529-1530 o 1537 ed è stato fatto con olio su tavola.