Concetti Chiave
- Le impronte delle mani nell'arte preistorica si trovano in tutto il mondo e sono realizzate in positivo o negativo, spesso usando la tecnica del soffio.
- Queste impronte, prevalentemente della mano sinistra, suggeriscono l'uso della destra per tenere strumenti, con tracce di pigmenti che ne hanno preservato la durata.
- Le impronte, talvolta di donne o bambini, possono avere significati simbolici, legati a riti sciamanici o alla computazione nella vita quotidiana.
- L'analisi delle impronte aiuta a determinare la composizione demografica delle comunità preistoriche, inclusi eventuali individui malati.
- Alcune impronte potrebbero servire come avvertimenti o segni di passaggio, illustrando la mobilità dell'Homo sapiens.
Indice
Tecniche artistiche preistoriche
Sono varie sono le spiegazioni di un motivo ricorrente nell’arte preistorica, diffuso in pressoché tutte le aree del pianeta: le impronte di mani realizzate con un procedimento in “positivo” o in “negativo”. Nel primo si applica direttamente sulla superficie della roccia la mano intrisa di colore. Nel secondo, invece, si traccia sulla parete il profilo della mano, seguendone il contorno. Molto spesso, queste impronte venivano realizzate con la tecnica del soffio e dello spruzzo, utilizzata ancora oggi dalle popolazioni aborigene australiane (e molto simile allo stencil usato nella street art contemporanea). Grazie a questo metodo, si creano i contorni della mano soffiandovi sopra il pigmento desiderato attraverso una cannula. Il palmo e le dita possono essere lasciati come impronte negative nel campo colorato, oppure essere riempiti con una tinta uniforme, creando in tal modo una mano in positivo. Il fatto che le impronte riguardino per lo più la mano sinistra suggerisce che gli esecutori tenessero gli strumenti del lavoro con la destra.
Diffusione globale delle impronte
Lasciare l’impronta della propria mano è un gesto che sembra essere stato ripetuto per millenni in ogni continente, dalla spettacolare grotta delle Mani in Patagonia, con le sue centinaia di mani eseguite a soffio in un periodo compreso tra i 13 000 e i 9 500 anni fa, alle numerose testimonianze sparse sul territorio della nostra Penisola. Infatti, la presenza di impronte è diffusa ovunque; in Europa esistono 36 grotte, ripartite fra Francia, Italia e Spagna; alcune mostrano anche disegni di animali e di fossili. Sono state scoperte altre grotte, sempre con le stesse caratteristiche, in America del sud, in Australia e in Indonesia e l’impronta più antica, risalente a 40.0000 anni fa si trova proprio nell’isola di Sulawesi (chiamata in epoca coloniale Celebes). La maggioranza delle impronte è stata ottenuta appoggiando la mano sulla roccia e soffiandoci sopra il pigmento colorante reso polvere. La prevalenza delle mani è sinistra e nel pigmento sono state rinvenute tracce di gesso in cristallini, un particolare che ha favorito la durata dell’opera.
Soltanto 31 impronte sono destre, perché forse disegnate da individui mancini. Molto sono femminili o di bambini e una ha sei dita, un’anomalia probabilmente causata da accoppiamento fra consanguinei.
Significato simbolico delle impronte
Molti studiosi ritengono che queste impronte abbiano un significato simbolico, forse legato alla sfera religiosa o alle necessità di computazione nella vita quotidiana. Nel primo caso, si pensa che il gesto di lasciare la propria impronta avvenisse nell’ambito di un qualche rito sciamanico propiziatorio. Nel secondo, si è suggerito che il numero, la relazione e la posizione delle mani (talora con le dita ripiegate) formassero una sorta di linguaggio gestuale per indicare quantità e qualità, forse degli animali incontrati o abbattuti durante una battuta di caccia. Qualche studioso afferma anche che le impronte ci potrebbero essere utili per conoscere il ruolo della donna nel periodo paleolitico. Al di là del significato preciso, l’analisi del numero e delle dimensioni delle mani ci permette di determinare la presenza in una data comunità di uomini adulti, donne, bambini, adolescenti, talora anche di individui malati (qualora siano visibili deformità o amputazioni).
Misteri e ipotesi sulle impronte
I problemi che restano ancora senza soluzione e quindi solo a livello di congiuntura sono numerosi
Perché alcune mani mancano di un dito? Forse la perdita è stata causata dal gelo oppure l’uomo primitivo quando dipingeva, lo faceva piegando un dito? Qualche studioso ha anche supposto che l’Homo sapiens si sia regolarmente spostato da un luogo all’altro, lasciando nelle grotte abbandonate un segno, quello delle mani. Le ricerche hanno anche notato che le dita sono a volte dipinte sopra una sporgenza della parete, come se si trattasse di un punto di appoggio. Nella grotta di Garma, nel nord della Spagna, in prossimità di una grande profondità c’è un pannello con delle mani: forse, in questo caso le impronte erano un mezzo per mettere in guardia l’uomo da una situazione di pericolo.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico delle impronte delle mani nell'arte preistorica?
- Quali tecniche venivano utilizzate per creare le impronte delle mani?
- Perché la maggior parte delle impronte delle mani è sinistra?
- Dove sono state trovate le impronte delle mani più antiche e quanto sono datate?
- Quali ipotesi sono state fatte riguardo alle mani mancanti di un dito?
Molti studiosi ritengono che le impronte abbiano un significato simbolico legato alla sfera religiosa o alle necessità di computazione nella vita quotidiana, come parte di riti sciamanici propiziatori o come linguaggio gestuale per indicare quantità e qualità.
Le impronte venivano realizzate con la tecnica del soffio e dello spruzzo, creando contorni soffiando pigmento attraverso una cannula, lasciando impronte negative o riempiendo le mani con una tinta uniforme per creare impronte positive.
La prevalenza delle mani sinistre suggerisce che gli esecutori tenessero gli strumenti del lavoro con la destra, lasciando l'impronta con la mano sinistra.
L'impronta più antica risale a 40.000 anni fa e si trova nell'isola di Sulawesi, in Indonesia.
Si ipotizza che la mancanza di un dito possa essere stata causata dal gelo o che l'uomo primitivo piegasse un dito durante la pittura; altre teorie suggeriscono che le impronte servissero come segni di avvertimento o punti di appoggio.