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Sintesi
Il XVIII fu un secolo di eleganza. Mai l’abbigliamento e le acconciature furono così sontuose ed elaborati come in questo periodo ma anche tanto artificiali. Ciò che non potrebbe essere raggiunto con i capelli naturali era aumentato con parrucche. Questo periodo fu un’esplosione di esposizione di capelli stravaganti, una reazione opposta al pudore e alla modestia dei secoli precedenti. L’uso di parrucche negli uomini cominciò a essere molto popolare nel tardo 600, durante il regno in Francia di Re Luigi XIV, Re Sole.
Tutta la sua corte cominciò a indossare parrucche, nel 1680 Luigi XIV aveva 40 parrucchieri che disegnavano le loro parrucche alla corte di Versailles. La Francia dettava moda su tutta l’Europa. Solo a partire dal 1770 l’uso di parrucche viene steso anche alle donne. Le parrucche negli uomini erano generalmente bianche, mentre quelle donne erano in colori pastello come il rosa, il viola oppure il blu. Le parrucche, a seconda delle decorazioni, indicavano il grado di posizione sociale di chi le indossava. La gente ricca poteva permettersi i progettisti più costosi ed una grossa varietà di materiali. Normalmente erano fatte di capelli umani ma anche con crine di cavallo o di capra. Nel 1715 si incominciarono ad incipriare le parrucche. Le famiglie nobili avevano una stanza dedicata alla toilette dove venivano esposte le parrucche e spolverate giornalmente con amido di riso o patate. Per effettuare questo tipo di operazione il parrucchiere era abituale procedere con un cono di carta spessa. Nel 1745 le cose cambiarono: in Inghilterra nacque una legge che consente ai barbieri solo il taglio e lo stile dei capelli vietando di praticare diversi interventi chirurgici ed estrazioni dentali. Questo provoca la rovina di molti negozi di barbieri e la mancanza di lavoro in Europa considerando che tale legge viene subito adottata in Francia e in altri Paesi. Ci fu quindi la conseguente nascita di nuove figure professionali come costruttori e progettisti di parrucche che sempre più si occuperanno della manutenzione periodica per profumarle e modificarle. Già dalla fine del secolo nascono i sindacati per i barbieri e i professionisti sono tenuti a pagare una tassa e a presentare una prova di qualificazione per esercitare la professione.
In questo periodo nascono nuove idee filosofiche come l’Illuminismo ed aumenta la ricchezza economica che arriva in Europa dal nuovo continente: l’America. Si creano nuovi ordini sociali: oltre al clero e alla nobiltà, una fiorente borghesia si posiziona in campo sociale e politico cercando di imitare tutte le nobili tradizioni. In quest’epoca la scienza diventa più indipendente dalla religione e di conseguenza una tecnologia che apre le porte ad un’irrefrenabile rivoluzione industriale. La gente di quel tempo credeva di viver nel migliori dei modi possibili.
Alla fine del secondo stili artistici e culturali cambiano, nasce uno stile chiamato Neoclassico, che è molto più sobrio e conservatore con un ritorno all’estetica greca e romana classica.
Nel corso di questo secolo l’industria del cappello ne risente, dal momento che gli uomini smetto-no di usarli sostituendoli con le parrucche pertanto è necessario creare nuovi stili di cappelli che si adattino alle parrucche.
Estratto del documento

Il XVIII SECOLO

Il XVIII fu un secolo di eleganza. Mai l’abbigliamento e le acconciature furono così

sontuose ed elaborati come in questo periodo ma anche tanto artificiali. Ciò che non

potrebbe essere raggiunto con i capelli naturali era aumentato con parrucche. Questo

periodo fu un’esplosione di esposizione di capelli stravaganti, una reazione opposta al

pudore e alla modestia dei secoli precedenti. . L’uso di parrucche negli uomini

cominciò a essere molto popolare nel tardo 600, durante

il regno in Francia di Re Luigi XIV , Re Sole. Tutta la sua

corte cominciò a indossare parrucche, nel 1680 Luigi XIV

aveva 40 parrucchieri che disegnavano le loro parrucche

alla corte di Versailles. La Francia dettava moda su tutta

l’Europa. Solo a partire dal 1770 l’uso di parrucche viene

steso anche alle donne. Le parrucche negli uomini erano

generalmente bianche, mentre quelle donne erano in

colori pastello come il rosa, il viola oppure il blu. Le

parrucche, a seconda delle decorazioni, indicavano il

grado di posizione sociale di chi le indossava. La gente

ricca poteva permettersi i progettisti più costosi ed una

grossa varietà di materiali. Normalmente erano fatte di

capelli umani ma anche con crine di cavallo o di capra.

Nel 1715 si incominciarono ad incipriare le parrucche. Le famiglie nobili avevano una

stanza dedicata alla toilette dove venivano esposte le parrucche e spolverate

giornalmente con amido di riso o patate. Per effettuare questo tipo di operazione il

parrucchiere era abituale procedere con un cono di carta spessa. Nel 1745 le cose

cambiarono: in Inghilterra nacque una legge che consente ai barbieri solo il taglio e lo

stile dei capelli vietando di praticare diversi interventi chirurgici ed estrazioni dentali.

Questo provoca la rovina di molti negozi di barbieri e la mancanza di lavoro in Europa

considerando che tale legge viene subito adottata in Francia e in altri Paesi. Ci fu

quindi la conseguente nascita di nuove figure professionali come costruttori e

progettisti di parrucche che sempre più si occuperanno della manutenzione periodica

per profumarle e modificarle. Già dalla fine del secolo nascono i sindacati per i barbieri

e i professionisti sono tenuti a pagare una tassa e a presentare una prova di

qualificazione per esercitare la professione.

In questo periodo nascono nuove idee filosofiche come l’Illuminismo ed aumenta la

ricchezza economica che arriva in Europa dal nuovo continente: l’America. Si creano

nuovi ordini sociali: oltre al clero e alla nobiltà, una fiorente borghesia si posiziona in

campo sociale e politico cercando di imitare tutte le nobili tradizioni. In quest’epoca la

scienza diventa più indipendente dalla religione e di conseguenza una tecnologia che

apre le porte ad un’irrefrenabile rivoluzione industriale. La gente di quel tempo

credeva di viver nel migliori dei modi possibili.

Alla fine del secondo stili artistici e culturali cambiano, nasce uno stile chiamato

Neoclassico, che è molto più sobrio e conservatore con un ritorno all’estetica greca e

romana classica.

Nel corso di questo secolo l’industria del cappello ne risente, dal momento che gli

uomini smettono di usarli sostituendoli con le parrucche pertanto è necessario creare

nuovi stili di cappelli che si adattino alle parrucche.

Le rapine di parrucche in strada

William Andrews ( 1904), scrittore inglese del XIX secolo ci racconta che le

rapine in strada di parrucche non erano affatto rare. Le parrucche erano molto

costose ed era necessario camminare con attenzione per non perderle.

Nonostante la precauzione adottata per impedirne il furto, era famosa una

modalità di operazione: un bambino veniva trasportato su un vassoio di

macellaio da un uomo alto passando vicino a qualcuno con una parrucca

l’afferrava velocemente. Il proprietario guardava intorno sconcertato quando un

complice impediva la sua avanzata con la pretesa di assisterlo mentre il

rapinatore scappava.

All’inizio del secolo gli uomini portavano lunghi capelli e riccioli sulle spalle. Alla

fine del secolo la tendenza è invertita: le donne indossano parrucche

esuberanti da 50 a 80 centimetri. Erano così alte che i telai delle porte furono

sollevati e ricostruiti ed in più la pressione della parrucca troppo pesante

causava infiammazione delle tempie. Verso la metà del secolo, il nuovo Re di

Francia Luigi XV impone parrucche di minore entità per gli uomini spolverate di

bianco o di bianco e grigio. La capigliatura maschile presentava nella maggior

parte dei casi una coda di cavallo alla nuca legata con un nastro che divenne

molto popolare per tutte le classi sociali. Le donne continuavano con gli stili

stravaganti fino all’arrivo della Rivoluzione Francese ( 1789) in cui tutto il lusso

e l’esuberanza sono annullate dalle nuove idee repubblicane. Da lì, le

acconciature sono più tradizionali e più semplici e si comincia ad usare i capelli

naturali.

Nonostante sia divertente pensare che le donne usavano queste parrucche

enormi nella loro vita quotidiana la realtà è differente. Capelli di presentazione

gigantesca, venivano esibiti solo in occasioni speciali o per spettacoli teatrali.

Pesanti e sontuose parrucche erano il prodotto di caricature, di aneddoti o di

legende senza fondamento. Per quanto riguarda le donne a fine secolo si

diffonde lo stile “fontange”*. Il suo nome è stato creato dalla Duchessa di

Fontange che, durante una giornata di caccia con il Re di Francia Luigi XIV, ha

accidentalmente impigliato i capelli in un ramo di albero e cercò di riordinarli

ammucchiandoli sulla testa. Il Re affascinato da questo aspetto occidentale le

chiese di tenerlo sempre. Questo stile fu di moda fino al 1720. Durante il regno

di Luigi XV i costumi cambiarono i capelli delle donne che avevano uno stile più

semplice. Era di moda uno stile chiamato Tete de Mounton, composto da una

ciocca di spessore sulla nuca.

La trasformazione dopo la rivoluzione francese

Già verso la fine del secolo lo stile bello ed abbagliante della nobiltà europea

era oggetto di critiche da parte di filosofi dell’Illuminismo: non solo lo stile di

abbigliamento ed acconciature ma anche lo stile artistico del Rococò. In questo

momento la borghesia, diventa potente ed influente; l’intero sistema politico,

economico, sociale e culturale è controverso. In principio i borghesi ricchi

imitavano i nobili in quanto diventano autosufficienti, criticano l’intero sistema

dell’Ancient Regime ed i suoi costumi. Con l’arrivo della Rivoluzione Francese il

lusso e l’ostentazione sono malvisti da tutti. La nuova società adotterà uno stile

più sobrio rivolgendosi alla semplicità, al Rococò si sostituisce lo stile d’arte

neoclassico. Il cambiamento filosofico, il nuovo tipo di pensiero della società,

cambia lo stile delle acconciature. A poco a poco, le parrucche sono

dimenticate e si usano i capelli naturali senza polvere. La rivoluzione francese

modifica l’intero sistema in forma acuta ed improvvisa. Quando Napoleone

Bonaparte salì al potere poca gente usava le parrucche. Era l’inizio di una

nuova era d’indipendenza del pensiero. I primi ad abbandonare le parrucche

furono paradossalmente gli aristocratici stessi per paura di essere imprigionati

e ghigliottinati durante l’età del terrore di Robespierre ( 1790-1793).

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