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Punti chiave:
-paesaggio allucinato e distorto,reso attraverso linee ondeggianti e instabili
-centralità del volto del personaggio principale che esprime la profonda angoscia dell’esistenza
- artista ferma sulla tela un suo momento disperato
anticipazione del disegno fluido del periodo Art Nouveau
-grido che porta in superfice tutti i dolori e le sofferenze umane e intellettuali degli artisti del tempo
-quadro più celebre e più drammatico dell’arte moderna
- Munch si ispirò alla filosofia di Kierkegaard.
JAMES ENSOR: L’ENTRATA DI CRISTO A BRUXELLES
LA VITA :
James Ensor (Ostenda, 13 aprile 1860 – Ostenda, 19 novembre 1949) è stato un pittore
belga.Introverso e misantropo, trascorse gran parte della sua vita nella sua città natale,
dedicandosi ad una pittura che fu una delle manifestazioni più significative del periodo e
che si pose al centro della cultura del tempo.Nel 1877 s'iscrisse all’Accademia di
Bruxelles, dove rimase fino al 1880, entrando in contatto con gli ambienti anarchici e
intellettuali della città, e dove nel 1881 tenne la prima mostra personale.Le opere di questo
periodo, che arrivò fino al 1885 circa, formano il cosiddetto periodo scuro, in cui i colori
sono profondi e cupi, con una luce attenuata ma vibrante;
Molto vicino a questa atmosfera di cupo simbolismo un altro artista importante dove
esamina nella pittura l inconscio collettivo è J.Ensor.
Egli sente la necessità di ricorrere al colore puro per manifestare un simbolismo non più
teso al sublime e al misterioso,ma calato nella “commedia umana”.
I suoi dipinti,resi in un cromatismo dai toni violenti e squillanti,sono satire del mondo
borghese,dominato dalla menzogna e dalla morte spirituale,da cui riprende i personaggi
trasformandoli in maschere beffarde. Egli con la sua pittura,aggredisce la società del suo
tempo rivelando,dietro la facciata di rispettabilità borghese,i segreti dell’inconscio di
classe: la superstizione,il vizio,la paura della morte;fu il primo a scandagliare con la pittura
i meandri dell’inconscio collettivo,rappresentandolo con scheletri e maschere grottesche.
In adempimento con le nuove esigenze post-impressioniste,egli si serve della forma e del
colore per comunicare il proprio stato d’animo,rappresentando temi e argomenti
sociali,utilizzando l’arte come mezzo di provocazione e reazione ai valori della società
borghese di fine secolo e proprio L’ingresso di Cristo a Bruxelles”è una delle opere più
significative a riguardo.
ANALISI FORMALE DELL’OPERA:
Il tema del quadro,la cui forza espressiva è generata dall’intensità dei colori contrastanti e
distesi in modo piatto,dalla luminosità e dalla stessa ampiezza della tela,è religioso e si
riallaccia all’entrata di Gesù in Gerusalemme. Ensor trasporta il fatto dell’antica città in
una moderna metropoli tumultuosa e vociante.L’immensa folla che avanza a schiere
parallele e che si perde sul fondo in una miriade di puntini,che accompagna Cristo in un
corteo festante,non è composta da uomini,o esseri pensanti autonomamente.Sul volto di
ciascuno,infatti,v’è una maschera grottesca che esaspera gli elementi salienti,fissandole
per sempre in un atteggiamento caricaturale.La turba chiassosa è dunque una massa
anonima di fantocci privi di anima e di idee,pronti ad acclamare Gesù oggi e ad ucciderlo
domani.
In mezzo a questa grande folla,Cristo,in cui l’autore si identifica sentendosi respinto da
una società in sfacelo,quasi scompare,inghiottito,trascinato,annullato da coloro che lo
esaltano.
Il quadro,malgrado l’apparenza festaiola,è una vera e propria accusa violenta alla
società,composta da veri e propri pupazzi,schiavi delle mode che si succedono
rapidamente l’una scacciando l’altra. Colori vivaci e fortemente contrastati non si trova
alcun tentativo di armonia;ogni individuo è espressivamente caratterizzato e appare isolato
pur all’interno di questa grande folla.
Se da un lato si assiste alla frammentazione dell’io e alla sua crisi esistenziale in relazione
alla collettività, riscontrabile in varie epoche,al suo opposto vi è la necessità di affermarsi
singolarmente e di slegarsi dalla massa,oltrepassando quei valori comuni e quei limiti
imposti dalla società.
PUNTI CHIAVE:
° la figura di cristo ignorato dalla folla simboleggia anche l’emarginazione dell’artista
°si serve delle forme e del colore per comunicare il suo stato d’animo
°contro la società del tempo
°riprende i personaggi trasformandoli in maschere
°ogni individuo nonostante sia parte della folla esprime solitudine e isolamento
°grande metafora dell'esistenza, in chiave parodistica, beffarda satira della società borghese, della vita, della morte, della
fede e dell'ipocrisia, parafrasi dell'assurdità e dell'ambiguità della condizione umana
°colori stesi in pennellate brevi e nervose, anticipa la corrente fauve
VASILIJ KANDINSKIJ:
LA VITA:
Wassilj Kandinskij, il celebre pittore e teorico dell'arte russa, è considerato il principale
iniziatore dell'arte astratta. Nato il 4 dicembre 1866, proviene da una agiata famiglia
borghese di Mosca e viene avviato agli studi di legge. Dopo aver conseguito la laurea in
Giurisprudenza, gli viene offerta una cattedra all'università che egli però rifiuta per
dedicarsi alla pittura.
In questa fase della sua gioventù egli si dedica allo studio del pianoforte e del violoncello.
Il contatto con la musica si rivelerà in seguito fondamentale per la sua evoluzione artistica
come pittore
Nelle arti figurative la crisi del soggetto razionale si manifesta soprattutto
nell’astrattismo, cioè nella corrente pittorica che rappresenta la più radicale innovazione
artistica del Novecento. In particolare ciò si evidenzia nella poetica di Kandinskij, il
fondatore dell’astrattismo. Per lui infatti lo scopo della pittura non è più quello di imitare o
trasfigurare la realtà esterna, ma è quello di rappresentare l’universo interiore della
psiche umana. Il ricorso alla pittura “astratta” è l’unico modo per cogliere
e riprodurre tali forze, il linguaggio astratto è il linguaggio dell’inconscio.
Egli dice che la forma non è altro che l’espressione esterna di un controllo interno,in arte
come nella natura la ricchezza delle forme è senza limiti;ad esempio nell opera
COMPOSIZIONE VIII dove abbandona le libere e impetuose stesure di colore,l’irregolarità
e l’organicismo delle forme a favore di un maggiore rigore compositivo e di una buona
definizione di forme essenzialmente geometriche.
ANALISI FORMALE DELL’OPERA:
figure geometriche dense di colore creano una composizione calma e dinamica,quieta e
aggressiva.sul fondo di una tonalità chiara triangoli,quadrati,cerchi,rettangoli lineee e
strutture reticolari danno vita ad una danza.la tela è dominata da forme sovrapposte e
incrociate
Questo movimento è parzialmente frenato dalle due linee convergenti a “V” rovesciata il
cui vertice è tangente al bordo superiore della tela.sul lato superiore sinistro possiamo
vedere figura di anelli concentrici caratterizzata dal contrasto cromatico tra il disco viola e
l’aureola nera che lo circonda e costituisce la polarità principale dell’opera
«
Il colore è un mezzo di esercitare sull'anima un'influenza diretta. Il
colore è un tasto, l'occhio il martelletto che lo colpisce, l'anima lo
strumento dalle mille corde.»
FILOSOFIA:
A questa intensa crisi,la cultura tenta di dare diverse soluzioni; come l’interesse verso il
dinamismo della vita moderna,l’ andare contro ogni valore morale tipico dell’ “oltreuomo”
nietzschiano,il disprezzo verso gli ideali borghesi,manifestato più volte da James Ensor nei
suoi dipinti come abbiamo già detto, e l’elaborata struttura psicanalitica adoperata da
Pirandello.
Figlio di un pastore protestante, Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844 - 1900) studiò
all'università di Bonn e di Lipsia. Giovanissimo, vinse la cattedra di filologia classica
all'università di Basilea. In questa città Nietzsche ebbe modo di frequentare Richard e
Cosima Wagner con i quali strinse un rapporto di intenso scambio culturale ed affettivo,
rotto più tardi nel momento in cui Nietzsche percepì in Wagner le componenti decadenti e
antisemite.
Nel 1879 per problemi di salute fu costretto a lasciare l'insegnamento e trascorse circa un
decennio peregrinando in diversi paesi europei, dedicandosi a un'intensa attività di studio
e di scrittura, mentre la sua malattia (era affetto da sifilide) si aggravava fino a culminare
nella pazzia.
I valori comunemente accettati dalla società contemporanea sono basati su delle
menzogne: Nietzsche demitizza e dissacra i sistemi metafisici, morali e religiosi che l'uomo
si è costruito per resistere alla paura della vita. Nietzsche si interessò alla cultura, sia a
quella classica che a quella contemporanea. La realtà, secondo Nietzsche, è generata
dall’incontro-scontro di due principi opposti:rifacendosi alla mitologia greca li individua
nelle divinità di Dioniso ed Apollo. Egli è il filosofo dell’individualismo è critico
contro tutti anche nei confronti del cristianesimo(ma non contro cristo che è considerato il
superuomo);rifiuta la ricerca della metafisica perché secondo lui non ha nessun valore
critica soprattutto l’arte poiché vedeva nell artista “il genio” colui che si innalza sopra agli
altri uomini,tutte queste cose che nascondono valori umani concreti sono per lui delle
maschere di fronte alle quali l’uomo ha paura
Egi ha smascherato il gigantesco falso sull’occidente in quanto sosteneva che a partire
da socrate tutti i valori sono andati via via sgretolandosi perché egli credeva che padroni
della nostra vita erano due spiriti lo spirito Apollineo(apollo) che era quello della purezza
della ragione,e della razionalità e lo spirito Dionisiaco(da Dionisio)che era quello dei vizi
,della trasgressione e dell’irrazionalità e fra i greci esisteva equilibrio fra questi due spiriti
mentre socrate lo ruppe innalzando la ragione come padrona vita e cosi lo spirito
apollineo;per questo che da socrate in poi i valori sono i crisi;nietzsche diceva che per
sfuggire da questa crisi dei valori ci voleva il superuomo che doveva essere amorale cioè
non doveva seguire nessuna morale o etica ma andare diritto per la propria strada senza
guardare in faccia a nessuno e seguire il proprio obiettivo solo cosi egli sarebbe libero e
non schiavo della società,dovrà ammettere la morte di dio ed innalzare la morale dei
.
signori Parla quindi di OLTREUOMO,evidenziando i caratteri di colui che vuole valicare
qualsiasi limite,ma senza schiacciare gli altri.Il nuovo uomo ha valori differenti dalla
massa,accetta la vita in tutte le sue manifestazioni,è in grado di sostenere la morte di
Dio,di collocarsi nella prospettiva dell’eterno ritorno,di porsi come volontà di potenza.
-nietzsche era contro la filosofia di hegel perché diceva che lo vedeva come un tradimento
nei confronti della vita,perché tentava di fermare ciò che non si poteva fermare;anche i
positivisti che tentavano di spiegare la realtà attraverso leggi meccanicistiche fisse
creando nello stesso modo lo stesso errore di hegel
“La vita si vive in avanti, ma si capisce all'indietro "
LETTERATURA:
LUIGI PIRANDELLO
La vita di pirandello (sull’libro da pag.662 a 664)
Luigi Pirandello.La chiave di lettura di molte opere di Pirandello è l’umorismo.Egli infatti,
subendo influenze dalla psicanalisi freudiana(la quale sostiene l’esistenza di due vite
parallele:vita pubblica,caratterizzata dal soffocamento dell’individuo,e
autocoscienza,basata su una passione irrazionale che allontana l’individuo dalla
realtà),distingue l’umorismo dalla comicità.la comicità intesa come sdegno verso la società
che ci appare negativa è il punto di partenza di un processo che porta all’umorismo ovvero
ad una riflessione sull’avvertimento di anomalie rispetto alle nostre attese.Per Pirandello la
realtà nel suo profondo è inconoscibile e dunque l’uomo si pone continuamente
interrogativi su se stesso,ma scopre amaramente la sua incerta identità.