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Concetti Chiave

  • Alberto Savinio promuove un'arte plastica che trascende l'estetica tradizionale, collegandosi alla vita oltre il quadro.
  • La rivista "Valori plastici" rifiuta l'avanguardia, preferendo un ritorno ai valori classici come risposta al caos post-bellico.
  • Giorgio de Chirico, dal 1918, esplora il ritorno all'ordine con opere che fondono classicità e contemporaneità, come "Le Muse inquietanti".
  • De Chirico utilizza elementi fantastici e ironici per rivelare forme e valori plastici nascosti dalla banalità del reale.
  • Il ritorno all'ordine coinvolge anche altri artisti, con diverse manifestazioni storiche, come il Rinascimento per De Chirico e il '300 per Carlo Carrà.

Indice

  1. I presupposti di valori plastici
  2. Ritorno ai valori tradizionali
  3. Drammaticità e classicismo nella pittura
  4. Il ritorno all'ordine di De Chirico
  5. Fantastico e ironia nell'arte
  6. Condivisione del ritorno all'ordine

I presupposti di valori plastici

I temi principali vengono presentati da Alberto Savinio, fratello di Giorgio de Chirico, quando parla dei presupposti di “Valori plastici”:

    1. Rifiuto di un’arte estetica a favore di un’arte maggiormente plastica, la cui aurea di riferimento si estende alla vita e quindi va oltre al quadro stesso;

    2.

    Ritorno ai valori tradizionali

    Rinuncia ai principi avanguardistici a favore di un ritorno ai valori tradizionali, il passato classico rimaneva infatti l’unica certezza in particolare dopo un periodo caotico come quello della guerra, che aveva spazzato via ogni punto di riferimento chiaro. A questo punto sorsero anche tendenza innovatrici come l’arte sovietica e di Mondrian, con nuovi elementi di razionalismo ma ricchi di ambiguità e di dubbi nel raggio di influenza, oppure come il Dadaismo e la sua anima progressista, infine, dal punto del mercato si puntava l’attenzione sul realismo magico, che vendeva più velocemente;

Drammaticità e classicismo nella pittura

Nello sviluppo della rivista, ci sono alcuni articoli che spiegano la pittura di De Chirico dopo il 1918, emerge in particolare in “Drammaticità della pittura”, in cui si capisce che i temi vertono su:

    • Drammaticità: “…i suoi quadri giungono al di là dell’oggetto stesso”

    Classicismo: “raggiungimento della forma più adatta alla realizzazione di un pensiero e di una volontà artistica”

Il ritorno all'ordine di De Chirico

A partire dal 1918 infatti Giorgio de Chirico si rivolge al ritorno all’ordine con quadri come “Le Muse inquietanti”, focalizzato interamente sulla città di Ferrara, con il suo noto castello presente sullo sfondo, oppure sulla sinistra con una fabbrica che va a dimostrarsi come emblema della contemporaneità. La città di Ferrara ritorna poi anche in un altro quadro del 1919, intitolato “Il figliol prodigo”, dove ancora la classicità si contrappone ad una forte matrice di contemporaneo, questo quadro inoltre inaugurò la sua futura firma tramite la formula “pictor classicus sum”. Questo scopo della sua arte viene raggiunto attraverso due componenti nelle sue opere, come spiega il fratello nell’articolo “Anadiomenon. Principi di valutazione dell’arte contemporanea”;

    1.

    Fantastico e ironia nell'arte

    Fantastico: “momento in cui il pittore ha la rivelazione di un fenomeno al di là dell’apparenza”

    2. Ironia: “l’atteggiamento di distacco […] consente al pittore di rivelare, far affiorare la forma, i valori plastici che la banalità del reale nasconde”, come le formine per i biscotti;

Condivisione del ritorno all'ordine

Il ritorno all’ordine di De Chirico viene poi ovviamente condiviso anche da altri artisti della rivista, il cui obiettivo era una ripresa dell’antica tradizione, che poi si manifesta in diversi periodi. Per Giorgio De Chirico ad esempio si concretizza nel rinascimento, per Carlo Carrà il Basso Medioevo, in particolare ‘300, lui infatti pubblicò il quadro “Le figlie di Lott” con l’obiettivo di dimostrare i principi del rinnovamento della pittura italiana secondo i valori plastici della pittura giottesca.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principale rifiuto artistico espresso da Alberto Savinio in "Valori plastici"?
  2. Savinio rifiuta un'arte puramente estetica a favore di un'arte più plastica, che si estende oltre il quadro stesso e abbraccia la vita.

  3. Come si manifesta il ritorno all'ordine di Giorgio de Chirico nei suoi quadri dopo il 1918?
  4. De Chirico si rivolge al ritorno all'ordine con opere come "Le Muse inquietanti" e "Il figliol prodigo", che combinano classicità e contemporaneità, spesso ambientate nella città di Ferrara.

  5. Quali sono le due componenti principali nelle opere di De Chirico secondo Savinio?
  6. Le due componenti principali sono il fantastico, che rivela fenomeni oltre l'apparenza, e l'ironia, che permette di svelare i valori plastici nascosti dalla banalità del reale.

  7. Quali periodi storici ispirano il ritorno all'ordine degli artisti della rivista "Valori plastici"?
  8. Gli artisti si ispirano a diversi periodi storici: per De Chirico è il Rinascimento, mentre per Carlo Carrà è il Basso Medioevo, in particolare il Trecento, come dimostrato nel suo quadro "Le figlie di Lott".

Domande e risposte