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Concetti Chiave

  • La Street Art, evolutasi tra il XX e il XXI secolo, si distanzia dal graffitismo, utilizzando immagini figurative per trasmettere messaggi di denuncia sociale nelle città.
  • Artisti di strada impiegano tecniche come stencil e poster, trasformando superfici urbane in opere d'arte che si oppongono al consumismo e alla pubblicità invadente.
  • Banksy, artista anonimo di Bristol, è noto per la sua arte di denuncia attraverso l'ironia e il bianco e nero, affrontando temi come politica e consumismo.
  • Le opere di Banksy, visibili pubblicamente e non vendute come riproduzioni, trasformano muri in spazi di riflessione accessibili a tutti, come dimostrato dall'opera che si autodistrusse all'asta.
  • Tra le opere più significative di Banksy ci sono quelle sul muro della Cisgiordania e "Venice in Oil", che criticano divisioni politiche e impatti ambientali.

Indice

  1. L'evoluzione della Street Art
  2. Banksy: l'arte della denuncia attraverso la Street Art
  3. Le opere più significative di Banksy

L'evoluzione della Street Art

Gli artisti di strada che operano nelle città, negli anni a cavallo tra il XX e il XXI secolo, scelgono immagini figurative, allontanandosi dal graffitismo. La tela è la città, i pennelli bombolette spray, attraverso colori e tonalità forti mandano messaggi di denuncia dalle periferie degradate alle grandi metropoli. Gli artisti usano tecniche diverse come lo stencil (maschera in negativo dell’immagine che si vuole creare) e il poster, spesso preparato in laboratorio e poi incollato sul muro. Nel tempo è diminuita la carica aggressiva dei primi writers, la cui opera era vietata dalla legge, sono via via stati indicati luoghi della città dove poter realizzare il lavoro, animando le strade con trompe-l’oeil, vivacizzando grandi superfici di aree periferiche. I muri rappresentano una sfida per i creatori di graffiti e murales, sono il luogo di espressione di protesta, denuncia, per richiamare l’attenzione ai problemi della società. La Street Art si oppone anche al consumismo e alla pubblicità invadente, coprendo i messaggi pubblicitari, trasformandone il messaggio. È un segno di protesta contro la società ufficiale trasformato in arte, fuori dai canoni tradizionali.

Banksy: l'arte della denuncia attraverso la Street Art

Banksy, l’artista inglese (1974 Bristol), è uno dei maggiori esponenti della Street Art, mantiene l’anonimato. Il suo lavoro è nato nella periferia di Bristol, che vedeva collaborazione tra artisti e musicisti, e si è poi sviluppato in Gran Bretagna, Cisgiordania, Stati Uniti. La sua arma principale è l’ironia, attraverso la linearità delle figure, l’utilizzo del bianco e del nero più qualche altro colore per evidenziare particolari, esprime denuncia satirica nei confronti della politica, della morale, della cultura dominanti. Toccando temi della guerra, del cambiamento climatico, dei migranti, della manipolazione mediatica, del consumismo, dello sfruttamento dei minori, schiacciati anche dalla perdita degli spazi verdi e da regole opprimenti. Mostra la propria arte su superfici visibili in pubblico, non vende fotografie o riproduzioni. Trasforma un muro in un luogo di riflessione, l’arte deve essere fruibile per tutti. Un suo dipinto, venduto all’asta nel 2018, per oltre un milione di euro, si è autodistrutto in parte, per un meccanismo nascosto dall’artista nella cornice: critica al mercato dell’arte o beffa per i collezionisti? È un artista fuori dagli schemi perché le sue opere sono realizzate con lo stencil e con l’aggiunta di altri elementi, talvolta utilizza parti del muro su cui lavora per completare il disegno (Ombra di un uomo chinato con la bocca aperta, dalla quale esce una piccola pianta, che era cresciuta in una crepa).

Le opere più significative di Banksy

Sul muro che per 70 Km. divide la Cisgiordania dallo stato di Israele, Banksy ha realizzato 9 opere: bambini che cercano di superare la barriera attaccati a palloncini o cercano di sfondarlo con paletta e secchiello, guardando l’azzurro che esiste al di là dal muro. A Dover, per la Brexit, disegna un operaio che demolisce una delle stelle dell’Unione Europea. A Venezia si finge pittore ambulante rappresentando navi da crociera che nascondono la vista della città, rappresentando un pericolo per la fragile bellezza di Venezia (Venice in Oil). Migrant child: l’opera comparve nel 2019 a Venezia. Un bambino con un giubbotto di salvataggio è in piedi, immerso nell’acqua del canale fino ai polpacci, alza il braccio destro, ha in mano il fusto di una pianta da cui si sprigiona un fumo rosa che scende dietro di lui. È un naufrago che sta chiedendo aiuto, sradicato dalla propria terra. (Fusto vegetale con alcune radici).

Fonti e riferimenti per approfondire la storia della Street Art:

  • “Con i vostri occhi” Scoprire la Storia dell’Arte. Braga-Recalcati Electa Scuola
  • Wikipedia
  • Focus Junior

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'evoluzione della Street Art nel tempo?
  2. La Street Art si è evoluta da graffiti aggressivi a opere figurative che utilizzano tecniche come stencil e poster, trasformando le città in tele per messaggi di denuncia sociale e protesta contro il consumismo.

  3. Chi è Banksy e quale è il suo approccio artistico?
  4. Banksy è un artista inglese noto per la sua arte di denuncia attraverso l'ironia e l'uso di stencil, affrontando temi come la politica e il consumismo, mantenendo l'anonimato e rendendo l'arte accessibile a tutti.

  5. Quali sono alcune delle opere più significative di Banksy?
  6. Tra le opere più significative di Banksy ci sono quelle sul muro della Cisgiordania, l'opera sulla Brexit a Dover, e "Venice in Oil" a Venezia, che affrontano temi di divisione, politica e impatto ambientale.

  7. Come Banksy critica il mercato dell'arte?
  8. Banksy ha criticato il mercato dell'arte con un dipinto che si è autodistrutto parzialmente dopo essere stato venduto all'asta, mettendo in discussione il valore commerciale dell'arte.

  9. Quali temi affronta Banksy nelle sue opere?
  10. Banksy affronta temi come la guerra, il cambiamento climatico, i migranti, la manipolazione mediatica, il consumismo e lo sfruttamento dei minori, utilizzando l'arte come mezzo di riflessione e denuncia.

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