Evoluzione della bellezza: dall'arte classica al modernismo

La bellezza nell'arte

La bellezza non ha dunque uno schema univoco attraverso il quale esprimersi e tale modello non comprende solo la bellezza di un corpo, femminile o maschile, ma tale concetto si può estendere a tutti gli altri soggetti e generi che l’arte ha rappresentato attraverso i secoli: dalle nature morte ai paesaggi, dalle evocazioni storiche a tutti le altre istanze espresse dalle arti visive.

Architettura e design

Anche l’architettura e il design che oggi vediamo ed esperiamo attorno a noi è il risultato di un percorso di gestazione continua della forma che ha seguito lo sviluppo del gusto e delle sue fluttuazioni.
C’è un preciso motivo se per esempio alla soglia del Novecento, un secolo cruciale per le rivoluzioni artistiche e tecnologiche, l’arte abbia tentato in tutte le sue varie forme, dalla pittura al design, dalla scultura all’architettura, di esprimere ostinatamente un’immagine realistica e naturalistica della realtà come non accadeva dalle opere di Caravaggio; e non dobbiamo stupirci se nelle arti applicate si tentasse nello stesso periodo di portare all’estremo livello il virtuosismo artigianale e decorativo, come negli stili Art&Crafts, Liberty, Floreale, Jugendstil, Wiener Werkstatte. Questa tensione alla rap- presentazione fedele del reale nascondeva in fatto il tentativo nel campo dell’espressione artistica di “resistere” ai primi sintomi del Modernismo ispirato dal progresso industriale e dai miti del movimento, della dinamicità e della tecnologia, e dai nuovi canoni estetici dettati dalle avanguardie che di lì a breve, come abbiamo accennato, avrebbero travolto i prece- denti ideali di bellezza per offrine un’interpretazione nuova e problematica.