Concetti Chiave
- Telemaco Signorini si unì ai macchiaioli nel 1855, dopo aver frequentato l'Accademia fiorentina, e fu un animatore polemico al Caffè Michelangelo.
- Nel 1861, Signorini visitò Parigi e fu profondamente influenzato da Courbet, sebbene i suoi risultati pittorici rimanessero irregolari.
- La sua opera "La sala delle agitate al manicomio di S. Bonifacio" del 1865 è nota per il suo crudo realismo e forte denuncia sociale, rappresentando pazienti in un manicomio di Firenze.
- "La Toeletta del Mattino" del 1898, influenzata da Degas e Toulouse-Lautrec, raffigura un risveglio in un bordello fiorentino, con dettagli di luce e movimento naturali.
- Signorini esplorò temi realistici e sociali, con una poetica mutevole e una tecnica che rifletteva vari influssi artistici del suo tempo.
L'inizio del percorso artistico
Dopo aver frequentato l'Accademia fiorentina, si unì ai macchiaioli nel 55; colto e intelligente, fu l'animatore polemico del Caffé Michelangelo. Recatosi a Parigi nel 61, si entusiasmò per Courbet.
Non dette prova di un sicuro istinto pittorico; gli orientamenti della sua poetica furono mutevoli ed i risultati poco omogenei.
La sala della agiate al manicomio
La sala della agiate al manicomio di S. Bonifacio, Olio su tela, Venezia, 1865:
ambientata nel manicomio di Firenze, tema realistico-sociale. Agitate si riferisce alle malati di mente che spesso erano preda di una forte eccitazione. In uno stanzone ampio e alto, rappresentato con prospettiva obliqua, si muovono le anonime figure delle pazzie, i cui corpi magri e avvizziti si stagliano sulla nuda parete di fondo. La scena è rappresentata in modo aspro, diretto, con un crudo realismo. Forte denuncia sociale.
La toeletta del mattino
La Toeletta del Mattino, 1898, Olio su tela, Milano:
mostra l'influsso del pittore impressionista Degas, soprattutto nella partitura spaziale dell'interno, e di Toulouse-Lautre.
La tela rappresenta il momento del risveglio in un bordello fiorentino; una donna con le braccia nude al centro della scena di pettina davanti ad uno specchio, sotto lo sguardo incuriosito di una coppia che la osserva e che l'ascolta. Il gesto delle braccia sollevate a raccogliere i capelli in una crocchia è di una naturalezza magistrale. Un'altra donna, con le spalle scoperte è seduta su un divanetto tappezzato di rosso e sembra intenta ad osservare qualcosa per terra; un'altra figura è accanto a lei. Il pavimento a mattonelle conduce il nostro sguardo sul fondo della stanza, verso un altro gruppo di donne; un caldo e suggestivo squarcio di sole, che proviene da una finestra, disegna per terra un rettangolo di luce.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'inizio del percorso artistico dell'artista menzionato?
- Qual è il tema principale del dipinto "La sala della agiate al manicomio"?
- Quali influenze artistiche si notano ne "La Toeletta del Mattino"?
L'artista ha iniziato il suo percorso frequentando l'Accademia fiorentina e unendosi ai macchiaioli nel 1855, diventando un animatore polemico del Caffé Michelangelo. Successivamente, si recò a Parigi nel 1861, dove si entusiasmò per Courbet.
Il dipinto "La sala della agiate al manicomio" è ambientato nel manicomio di Firenze e affronta un tema realistico-sociale, rappresentando le malati di mente in uno stanzone con crudo realismo e forte denuncia sociale.
"La Toeletta del Mattino" mostra l'influsso del pittore impressionista Degas, soprattutto nella partitura spaziale dell'interno, e di Toulouse-Lautrec, evidenziando un momento di risveglio in un bordello fiorentino con dettagli di naturalezza magistrale.