Concetti Chiave
- Il Realismo è un movimento artistico nato in Francia negli anni 1840, con Courbet, Millet e Daumier come principali esponenti.
- Parallelamente al Realismo, la Scuola di Barbizon si concentrava sulla pittura di paesaggi naturali, superando le rappresentazioni dei Vedutisti.
- I pittori realisti si impegnavano a rappresentare la realtà in modo fedele, senza idealizzazioni, mostrando la vita così com'è.
- Il Realismo è strettamente collegato al Positivismo e alla Rivoluzione Industriale, riflettendo le difficili condizioni sociali e lavorative urbane.
- In letteratura, il Naturalismo emerge come controparte del Realismo, presentando storie di personaggi umili e situazioni reali e dure.
Origini del realismo
Il Realismo è una corrente artistica sviluppatasi in Francia negli anni quaranta del 1800.
I suoi maggiori esponenti furono: Courbet, Millet e Daumier.
Contemporaneamente al movimento Realista, si sviluppò la Scuola di Barbizon, in Francia, i cui pittori si dedicavano alla realizzazione di pitture i cui soggetti principali erano i paesaggi, infatti era definita una scuola ‘paesaggista’.
I pittori realisti hanno la caratteristica di rappresentare una realtà non contaminata, ma una realtà fedele a ciò che è, a ciò che l’uomo vede dal vivo/vero.
Influenze e contesto storico
Lo sviluppo del Realismo è legato anche a quello del Positivismo, che era legato alle scoperte scientifiche e alla rivalutazione della scienza; sul piano economico e lavorativo, il Realismo è legato alla Rivoluzione Industriale, grazie alla quale vennero abbandonate le campagne e venivano maggiormente abitate le città, dove il popolo però viveva in condizioni molto precarie (il combattere le condizioni precarie portò alla nascita delle idee socialiste).
Realismo francese e scuola di Barbizon
Dal punto di vista letterario, si sviluppò il Naturalismo, dove i personaggi delle novelle sono persone umili ed esse trattano di storie vere e crude.
Il Realismo Francese vuole rappresentare in modo oggettivo e crudo le condizioni sociali e lavorative degli operai sfruttati dalla borghesia.
La Scuola di Barbizon si dedicò invece alla descrizione del paesaggio, andando oltre a ciò che era stato fatto in precedenza dai Vedutisti.