Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La Secessione di Vienna, influenzata da Gustav Klimt, promosse l'Art Nouveau e l'apertura all'arte contemporanea straniera.
  • Il movimento ottenne supporto ufficiale, con il comune di Vienna che concesse un'area per costruire il Palazzo Olbrich per esposizioni artistiche.
  • Otto Wagner, un architetto secessionista, è noto per le sue stazioni della metropolitana di Vienna e la Casa della Maiolica, caratterizzate da materiali innovativi e decorazioni floreali.
  • Joseph Maria Olbrich progettò il Palazzo della Secessione, noto per la sua cupola dorata e il design minimalista delle pareti esterne.
  • Adolf Loos, inizialmente parte della Secessione, si distaccò per promuovere un'architettura priva di ornamenti, come dimostrato nella Villa Steiner e la Casa della Michaelerplatz.

Indice

  1. Origini della secessione viennese
  2. Supporto ufficiale e palazzo Olbrich
  3. Contributi architettonici di Otto Wagner
  4. Progetti di Olbrich e Hoffmann
  5. Adolf Loos e la sua visione radicale

Origini della secessione viennese

Il nome "secessione" (Sezession) fu dato nei paesi germanici a un'associazione di artisti d'avanguardia (1897-1905) che ruppe con la tradizione accademica dei salotti ufficiali. Dopo la secessione di Monaco (1892), la secessione di Vienna fu la più importante.

Guidato dal pittore G. Klimt, aprì l'Austria all'arte contemporanea straniera e impose l'Art Nouveau.

Supporto ufficiale e palazzo Olbrich

Rispetto agli altri movimenti anticonformisti del tempo, la Secessione di Vienna ebbe un vantaggio: quello dell'appoggio dell'ufficialità. In Austria, il potere artistico era controllato dall'Associazione degli artisti di Vienna, il cui scopo era di difendere gli interessi e il gusto di un pubblico conservatore. Nel 1897, un gruppo di artisti guidato da Gustav Klimt decise di uscire dall'associazione e di costituire l'Associazione artistica di belle arti che più tardi fu chiamata "Secessione". Il comune di Vienna concesse a questi artisti secessionisti un'area su cui fu costruito il palazzo Olbrich destinato alle esposizioni. Sulla facciata del palazzo era iscritto il motto: "Ad ogni tempo la sua arte – libertà per le arti"; Questi rispecchiava l'apertura verso tutte le tendenze artistiche del momento, anche alle più innovative.

Contributi architettonici di Otto Wagner

Della Secessione viennese facevano parte anche dei giovani architetti fra cui Otto Wagner. Il suo nome è legato alla progettazione di alcune stazioni della metropolitana viennese, come quella di Karlplatz. Queste stazioni sono edifici molto funzionali i cui la forma è caratterizzata dall'uso di materiali nuovi, come il ferro e dall'inserimento di elementi decorativi in pietra e stucco e da fasce di maiolica colorata. Otto Wagner progettò anche la Casa della Maiolica, un edificio composto da diversi appartamenti e situata appena fuori dalla capitale austriaca. Per rivestire l’intero piano della facciata egli fa uso di piastrelle di maiolica, decorate con motivi floreali.

Progetti di Olbrich e Hoffmann

Il secessionista Joseph Maria Olbrich progettò il Palazzo delle Secessione. Si tratta di un insieme di sale espositive molto spaziose, coperte da lucernai vetrati. L’accesso principale è costituito da un avancorpo a forma di massiccio parallelepipedo sormontato da una cupola sferica traforata, di metallo dorato. Le pareti esterne sono piatte e limitate da una semplice cornice sporgente, senza altre decorazioni, una caratteristica che sarà ripresa anche da Wagner.

Un altro architetto secessionista è Josef Hoffmann che opera una felice sintesi fra architettura e artigianato (d’altra parte la sua carriera artistica cominciò proprio come artigiano) La sua opera più importante è il Palazzo Stoclet a Bruxelles. L’edificio ha un aspetto monumentale ed è composto da una sequenza di masse ben distinte che culminano con una torre, sormontata da un gruppo scultoreo dorato. L’esterno è rivestito di sottili lastre di marmo grigio chiaro mentre lungo gli spigoli e intorno alle finestre corrono delle cornici di bronzo. All’interno, nella sala da pranzo le pareti maggiori sono ricoperte da mosaici di Klimt.

Adolf Loos e la sua visione radicale

Inizialmente, alla secessione viennese aderì anche l’architetto viennese Adolf Loos il cui nome è legato alla Villa Steiner e alla Casa della Michaelerplatz. La sua posizione artistica è radicale; secondo lui, segno dei tempi moderni è l’assenza di ornamenti perché l’evoluzione della civiltà va di pari passo con la cancellazione di qualsiasi decorazione dagli oggetti della vita quotidiana e quindi dagli stessi edifici adibiti ad abitazione. Infatti la Villa Steiner è pensata come un contenitore bianco e squadrato. La Casa della Michaelerplatz fece addirittura scandalo per il carattere troppo spoglio della facciata.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e l'importanza della Secessione viennese?
  2. La Secessione viennese, nata nel 1897 sotto la guida di Gustav Klimt, fu un movimento artistico che ruppe con la tradizione accademica, aprendo l'Austria all'arte contemporanea straniera e imponendo l'Art Nouveau.

  3. Quali furono i contributi di Otto Wagner alla Secessione viennese?
  4. Otto Wagner, un giovane architetto del movimento, progettò stazioni della metropolitana viennese e la Casa della Maiolica, caratterizzate dall'uso di materiali innovativi e decorazioni in maiolica.

  5. Come si distingue il Palazzo delle Secessione progettato da Joseph Maria Olbrich?
  6. Il Palazzo delle Secessione è caratterizzato da sale espositive spaziose, una cupola sferica traforata in metallo dorato e pareti esterne piatte, con una semplice cornice sporgente.

  7. Qual è l'opera più importante di Josef Hoffmann e quali sono le sue caratteristiche?
  8. L'opera più importante di Josef Hoffmann è il Palazzo Stoclet a Bruxelles, noto per il suo aspetto monumentale, rivestimento in marmo grigio chiaro e mosaici di Klimt nella sala da pranzo.

  9. Qual era la posizione artistica di Adolf Loos e come si riflette nelle sue opere?
  10. Adolf Loos sosteneva l'assenza di ornamenti come segno dei tempi moderni, riflettendo questa idea nella Villa Steiner e nella Casa della Michaelerplatz, caratterizzate da facciate spoglie e design minimalista.

Domande e risposte