Concetti Chiave
- Egon Schiele, nato in Austria nel 1890, si trasferisce vicino a Vienna per proseguire gli studi fino all'iscrizione all'Accademia di Belle Arti.
- Schiele si trasferisce in Boemia nel 1911, dove il suo stile di vita anticonvenzionale attira l'attenzione della comunità locale.
- Durante la Prima guerra mondiale, Schiele continua a produrre opere, inclusi alcuni dei suoi ritratti più celebri.
- L'artista partecipa a importanti mostre internazionali a Zurigo, Dresda e Praga dopo la guerra.
- Schiele è noto per l'attenzione alla figura umana, utilizzata per esplorare l'esperienza interiore e i turbamenti personali.
Infanzia e formazione di Egon Schiele
Egon Schiele nasce in Austria nel 1890. Dopo aver frequentato le prime scuole nella cittadina natale si trasferisce nei pressi di Vienna per frequentare ginnasio e liceo. Nel 1905 rimane orfano di padre e viene tutelato da uno zio, che acconsente a iscrivere il nipote all'Accademia di Belle Arti di Vienna. Qui Schiele supera il test di ammissione a soli 16 anni, dimostrando doti naturali che caratterizzeranno anche la sua età matura.
Vita e carriera artistica
Nel 1911 si trasferisce in Boemia, a Krumau, città natale della madre. Qui lo stile di vita strano e anticonvenzionale dell'artista destano attenzione nell'ambiente limitato in cui risiede. Nel 1914 Schiele torna a Vienna dove conosce quella che sarà la sua futura moglie, Edith Harms. Viene chiamato alle armi quando scoppia la Prima guerra mondiale, ma torna più volte al suo atelier punto alcuni dei suoi dipinti. Infatti i ritratti più famosi risalgono al periodo della Prima guerra mondiale, e quando questa termina l'artista partecipa a mostre a Zurigo, Dresda e Praga. Vienna è colpita nel 1918 da un'epidemia di febbre spagnola, e Schiele e la moglie sono contagiati. La moglie muore nel 1918 e tre giorni dopo anche Egon.
Focus sull'espressione umana
L'attenzione di Schiele è attratta dalla figura umana, in grado di offrire una vasta gamma espressiva. Dopo riferimenti ai Fauves francesi, l'artista vuole esprimere il valore dell'esperienza interiore dei turbamenti. Nei propri personaggi egli metti a nudo la sua anima, conferendo loro alcuni tratti autobiografici.