L'arte di Schiele: tra espressione del malessere e influenze viennesi

L'espressione del malessere sociale

Lui lavora spesso sul suo corpo come specchio deformante della società, era quindi un elemento di espressione del malessere generale, esibisce il proprio corpo come uno strumento quindi per raccontare il male di vivere che invadeva le giovani generazioni che si avviavano verso il nuovo secolo.

Influenze e ossessioni artistiche

Era influenzato dalla secessione viennese ma eliminò la componente sensuale e decorativa a favore di una lettura erotica tratta dalla lettura degli scritti di Freud e qui la decadenza prende il sopravvento. Schiele risulta dipendete da questo impulso sessuale che intende come una gabbia dalla quale uscire e per questo diventa un’ossessione anche nei suoi quadri, spesso venne anche accusato di pornografia.

La formazione e l'incontro con Klimt

Nacque nel 1890 in un paese austriaco dove il padre lavorava come capostazione, iniziò a sfogare subito il dramma della propria giovinezza nel disegno e così la madre lo mandò dallo zio, a 10 anni venne ammesso nell’Accademia di Vienna ma a 18 anni, deluso e arrabbiato, abbraccia un ambiente artistico in cui incontra Klimt.

Stile e caratteristiche distintive

Il suo stile è caratterizzato da un segno netto di una pittura autobiografica, con posture scomode, atti lesionistici, momenti erotici, corpi deformati e sgraziati senza alcun pudore o eleganza. Ha un gesto nervoso con una forte carica erotica.