Concetti Chiave
- "Cercle et Carré" was a key abstract art magazine despite only publishing three issues, leading to other important publications.
- Van Doesburg's "Art Concret" focused on direct, non-philosophical abstract art, involving artists like Otto Carlsund and Jean Hélion.
- "Abstration Creation" emphasized abstraction as liberation, featuring diverse European art trends and dedicating issues to Italian art.
- Bauhausbücher, linked to the Bauhaus school, collected works and texts from notable artists, impacting the Italian art scene.
- The Milione gallery in Italy showcased international artists, introducing European modern architecture and art to the Italian audience.
Indice
L'importanza di Cercle et Carré
Nell’ambito dell’arte astratta, la rivista “Cercle et Carré” fu sicuramente la più importante, nonostante venne pubblicata solo per tre numeri, tuttavia vennero aperte varie testate comunque fondamentali nel panorama artistico del tempo. Dopo la chiusura della rivista francese, venne inaugurata la rivista “Art Concret” per merito dell’artista Van Doesburg, il quale proponeva uno stile astratto ma che prende le distanze da quello di Mondrian, in quanto appare più diretto e meno filosofico, inoltre faceva capo ad un gruppo di simile condivisione artistica, a cui partecipavano anche altri pittori come Otto Carlsund e Jean Hélion. Nel gruppo e nella rivista di Van Doesburg veniva indirizzata una pittura concreta con un fine e un significato specifico e profondo, ma che comunque non intende abbandonare o ignorare l’importanza della tecnica, nel giornale si legge infatti: “l’opera d’arte deve essere concepita prima della sua realizzazione, non deve ricevere forme dai sentimenti”.
Abstration Creation e l'arte italiana
Un’altra rivista che ebbe comunque un ruolo importante, fu “Abstration Creation”, la cui pubblicazione avvenne nell’arco di quattro anni, focalizzandosi principalmente sull’idea di astrazione come liberazione dagli elementi della natura per arrivare ad una creazione definitiva come impiego di forme geometriche realizzate dall’artista.
È una rivista estremamente ricca, in cui venivano esposti artisti appartenenti a diverse tendenze europee, e nel 1936 possiamo anche trovare un numero dedicato interamente all’arte italiana.
Il contributo dei Bauhausbücher
Sempre di rilevanza minore, ma comunque importanti per la formazione del tempo, furono i Bauhausbücher raccolti presso la Galleria milanese del Milione, queste riviste provenivano direttamente dalla Germania, con la scuola di Weimar dal 1925 al 1931. La grafica di queste pubblicazioni era stata affidata a Moholy-Nagy, l’obiettivo era quello di raccogliere le opere di diversi artisti e maestri della scuola, ma anche testi provenienti da Mondrian o Malevich e anche il cubismo di Gleis.
L'influenza del CIAM in Italia
Tutte queste riviste trovarono terreno fertile anche in Italia, in cui era possibile vedere l’architetto Sartoris, abitava in Svizzera e portò in Italia la conoscenza che acquisisce dagli europei, essendo parte del CIAM, ovvero il Centro Internazionale Architettura Moderna, tanto che il Milione gli dedicò una mostra in cui vennero esposte le sue assonometrie, ossia progetti architettonici in cui emerge anche il suo interesse per la pittura. Tra la mostre più significative progettate dal Milione, troviamo quelle dedicate agli artisti stranieri come Leger del 1932, i Fauves del 1933, Kandisnkij del 1934 e di Baumeinster del 1935.
Domande da interrogazione
- Qual è stata la rivista più importante nell'ambito dell'arte astratta in Europa?
- Qual era l'approccio artistico della rivista "Art Concret"?
- Quali furono alcune delle mostre significative organizzate dalla Galleria del Milione?
La rivista "Cercle et Carré" è stata considerata la più importante nell'ambito dell'arte astratta, nonostante sia stata pubblicata solo per tre numeri.
La rivista "Art Concret", fondata da Van Doesburg, proponeva uno stile astratto più diretto e meno filosofico rispetto a Mondrian, focalizzandosi su una pittura concreta con un significato specifico e profondo.
Tra le mostre significative organizzate dalla Galleria del Milione ci furono quelle dedicate a Leger nel 1932, ai Fauves nel 1933, a Kandinsky nel 1934 e a Baumeister nel 1935.