Concetti Chiave
- L'arte astratta in Italia si sviluppò principalmente al nord, partendo dalla Galleria del Milione di Milano, anche se arrivò con ritardo rispetto al resto d'Europa.
- Pietro Maria Bardi, primo direttore della Galleria, promosse lo stile razionalista e fondò la rivista "Quadrante", diventando un punto di riferimento per gli artisti razionalisti e astratti.
- I fratelli Ghiringhelli, dopo il trasferimento di Bardi a Roma, continuarono il lavoro della Galleria del Milione, promuovendo mostre di artisti innovativi e influenzati dall'astrazione.
- Maria Cernuschi giocò un ruolo chiave nell'orientare la galleria verso l'arte astratta, contribuendo alla sua evoluzione e reputazione.
- Carlo Belli, con il suo saggio "KN", teorizzò l'arte come assoluta, priva di significati esterni, influenzando profondamente l'astrattismo italiano.
Indice
L'arte astratta in Italia
A differenza di come spesso si possa credere, l’arte astratta prese piede anche in Italia, in particolare nel settentrione dal nucleo principale della Galleria del Milione di Milano, anche se questo stile giunse nella penisola con un certo ritardo rispetto al resto del continente europeo.
La Galleria del Milione
Questo gruppo del Milione andava ad unire artisti spesso di origini lombarde in una struttura che si trovava al numero 21 di Via Brera, con una porta d’ingresso vetrato e sale disegnate dall’architetto razionalista Pietro Lingeri, struttura che però purtroppo venne distrutta da una bomba durante la prima guerra mondiale.
Pietro Maria Bardi e il razionalismo
Il primo direttore ufficiale della galleria fu Pietro Maria Bardi, il quale sembrava rispettare il carattere razionalista, per la seconda mostra di architettura razionale di Roma del 1931, lui stesso presentò un lavoro intitolato “Tavola degli orrori”, in cui riuniva una serie di orrori architettonici realizzati da progettisti che non aderivano alla componente razionalista, come i novecentisti. L’obiettivo di Bardi era anche quello di convincere Mussolini ad adottare lo stile razionale per le proprie architetture, obiettivo raggiunto solo parzialmente in quanto spesso il regime fece affidamento sui novecentisti. Bardi fu anche uno dei fondatori della rivista “Quadrante”, pubblicata a partire dal maggio 1933, insieme a Massimo Bontempelli, la rivista fu un punto di riferimento per i pittori che si ispiravano al razionalismo, all’astrazione e a nuovi spunti come il Realismo Magico.
Il contributo dei Ghiringhelli
Ma quando Pietro Maria Bardi si trasferì a Roma, il compito passò nelle mani dei Ghiringhelli, i quali diedero vita ad un programma di mostre di pittori che loro ritenevano innovativi, inoltre il nome della galleria venne deciso proprio da loro per la volontà di indicare il tema del viaggio, e infatti il nome deriva proprio da un romando di Marco Polo.
Maria Cernuschi e Carlo Belli
Fondamentale in questo contesto fu per anche la figura di Maria Cernuschi, fidanzata di uno dei fratelli (Virginio), in particolare il suo ruolo si denota nella volontà di indirizzare la galleria verso artisti, e di conseguenza mostre, astratte. Un altro ruolo essenziale venne ricoperto dal critico Carlo Belli, autore di “KN”, saggio che diventò un testo importantissimo per qualsiasi artista astratto italiano in quanto veniva teorizzata per la prima volta l’idea che l’arte sia assoluta e che per questo non abbia significati al di fuori della propria essenza come arte, in questo modo invitare ad un stile più impersonale. Nello stesso periodo inoltre, si diede inizio ai lavori per la sede della triennale di Milano e si cominciò a dare sempre più spazio a correnti prima secondarie come ad esempio alla pittura murale.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo della Galleria del Milione nell'arte astratta in Italia?
- Chi era Pietro Maria Bardi e quale fu il suo contributo all'arte razionalista?
- Qual è stato l'impatto di Carlo Belli sull'arte astratta italiana?
- Quali furono le influenze e i cambiamenti nella Galleria del Milione dopo il trasferimento di Pietro Maria Bardi a Roma?
La Galleria del Milione a Milano è stata fondamentale per l'arte astratta in Italia, unendo artisti lombardi e promuovendo mostre innovative, nonostante il ritardo rispetto al resto d'Europa.
Pietro Maria Bardi fu il primo direttore della Galleria del Milione e cercò di promuovere lo stile razionalista, presentando lavori come la “Tavola degli orrori” e fondando la rivista “Quadrante”.
Carlo Belli, con il suo saggio “KN”, ha influenzato profondamente l'arte astratta italiana, teorizzando l'arte come assoluta e priva di significati esterni, promuovendo uno stile più impersonale.
Dopo il trasferimento di Bardi, i fratelli Ghiringhelli presero il controllo, orientando la galleria verso artisti astratti e innovativi, con l'influenza di Maria Cernuschi, e rinominandola ispirandosi a Marco Polo.