Concetti Chiave
- Il Postimpressionismo è una corrente artistica nata alla fine del XIX secolo come reazione all'impressionismo.
- Due filoni principali caratterizzano il movimento: una linea analitica e una espressiva.
- La linea analitica, rappresentata da artisti come Georges Seurat e Paul Cezanne, enfatizza un approccio scientifico all'arte.
- La linea espressiva, con esponenti come Paul Gauguin e Vincent Van Gogh, si concentra sull'aggiunta di emozione e sentimento alle opere.
- L'ultima mostra impressionista del 1886 segnò una divisione tra gli impressionisti ortodossi e quelli aperti a nuove influenze artistiche.
Origini dei maestri del moderno
Dalla fine degli anni ’80 fino alla fine del Diciannovesimo secolo, nasce una corrente di artisti inizialmente criticata ma poi apprezzata dal pubblico e definita al meglio come “maestri del moderno”, tutti questi artisti vengono accumunati dalla volontà di superare i limiti fissati dalla precedente corrente dell'impressionismo, e da questa convinzione sorgono due filoni paralleli completamente diversi:
1.
Due filoni paralleli
Linea analitica, credevano che l’idea di percepire ciò che si dipinge fosse corretta ma gli impressionisti non avessero applicato a loro parere l’intuizione, è necessaria quindi una ricerca più scientifica e appunto, analitica. Gli esponenti di questa corrente sono Georges Seurat e Paul Cezanne
2. Linea espressiva, credevano che gli impressionisti fossero stati analitici e troppo freddi, quindi era necessario aggiungere emozione e sentimento alle opere. Gli esponenti di questa corrente sono Paul Gauguin e Vincent Van Gogh
La spaccatura del gruppo impressionista
Nel 1886 si verificò l’ultima mostra impressionista con una conseguente spaccatura del gruppo tra gli impressionisti più ortodossi come Monet, i quali non credevano di doversi aggiornare e reinventare e ampliare il gruppo, e invece i più moderni come Pizarro che volevano far partecipare alla mostra i nuovi artisti più giovani, tra questi rientrava anche Seurat.