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Concetti Chiave

  • L'essenzialismo di Van der Rohe si posiziona tra organicismo e razionalismo, privilegiando semplicità e sintesi.
  • Van der Rohe, formatosi a Berlino e influenzato da correnti come il neoclassicismo e il funzionalismo, trova ispirazione nel rigore architettonico e nella visione metropolitana.
  • L'estetica di Van der Rohe combina funzionalismo e organicismo, ma si basa principalmente su un essenzialismo assoluto e un approccio sintetico.
  • Nel primo periodo creativo, progetta edifici con forme essenziali e materiali pregiati, come il Padiglione tedesco e la Casa Tuegendhat, utilizzando elementi innovativi come la parete non portante.
  • Nel secondo periodo creativo, Van der Rohe si concentra su edifici metropolitani, introducendo innovazioni come la curtain wall e la piazza-atrio, rifiutando la logica commerciale dei grattacieli.

Tra organicismo e razionalismo, l'essenzialismo.

Indice

  1. Formazione e influenze di Van der Rohe
  2. Estetica e primi lavori
  3. Innovazioni nella seconda stagione creativa

Formazione e influenze di Van der Rohe

Van der Rohe nasce ad Aquisgrana ma si forma a Berlino presso lo studio di Behrens, qui entra in contatto con Gropius e Le Corbusier e fonda la rivista “G”. Dopo alcuni anni di esperienza come direttore della Bauhaus si trasferisce negli Stati Uniti. FONTI: Egli trae spunto da diversi correnti e artisti fra cui il rigore neoclassico di Schinkel e, soprattutto nel secondo dopo guerra, la visione della città metropolitana come luogo opprimente e da cui è impossibile fuggire con sogni utopistici degli espressionisti ma soprattutto egli si rifà al funzionalismo, seppur non completamente in quanto ritiene che la funzionalità non possa giustificare pienamente la scelta di una specifica forma, e all'organicismo, seppur non completamente in quanto ritiene che il rapporto uomo-natura sia irrimediabilmente perso.

Estetica e primi lavori

L'estetica di Van der Rohe presenta alcuni caratteri tipici del funzionalismo e dell'organicismo ma si fonda principalmente su un assoluto essenzialismo e un atteggiamento sintetico.

Durante il suo primo periodo egli realizza, come si evince dal Padiglione tedesco all'esposizione internazionale di Barcellona e dalla Casa Tuegendhat, edifici realizzati con forme ed elementi essenziali utilizzando: una pianta regolare, la parete non portante, la quinta di materiali vari, piani verticali disposti secondo una trama autonoma e organizzati in base a colore e materiale, volumi elementari , elementi nobilitati, materiali eterogenei ma soprattutto pregiati, pilastri portanti sottili e cromati (realizzati con 4 elementi a L accostati a formare una croce poi rivestita da una lamiera) e spazi interni labirintici o fluidi.

Innovazioni nella seconda stagione creativa

Durante la seconda stagione creativa egli si concentra su edifici appartenenti alla metropoli, soprattutto complessi universitari e grattacieli: non rifiuta la caotica vita della metropoli ma rifiuta la logica puramente commerciali con cui tali edifici venivano progettati. Egli realizza , come si evince nel SEAGRAM BUILDING, quindi parallelepipedi compatti aggiungendo alla purezza dei volumi e alla perfezione tecniche tipiche del suo linguaggio architettonico alcune importanti innovazioni tecniche legate all'ambiente della metropoli e la sua concezione a riguardo: egli rifiuta i grattacieli a gradoni, le soluzioni architettoniche volte a ottimizzare l'utilizzo del terreno e le fantasiose sommità innovando profondamente gli elementi architettonici ed inventando la curtain wall -che consiste nel trattare le facciate come un involucro continuo che avvolge la struttura e riflette quelle circostanti, la piazza-atrio -che consiste nel riservare parte dello spazio a una piazza in travertino con due fontane e volto a separare l'edificio dall'allineamento caotico e spersonalizzato di grattacieli eterogenei-, e pilastri d'acciaio con rivestimento antincendio di cemento.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'approccio essenzialista di Van der Rohe?
  2. L'essenzialismo di Van der Rohe si colloca tra organicismo e razionalismo, fondandosi su un atteggiamento sintetico e un assoluto essenzialismo, come evidenziato nella sua estetica e nei suoi progetti architettonici.

  3. Quali influenze hanno caratterizzato la formazione di Van der Rohe?
  4. Van der Rohe è stato influenzato dal rigore neoclassico di Schinkel, dal funzionalismo e dall'organicismo, pur non aderendo completamente a nessuna di queste correnti, e ha tratto ispirazione anche dalla visione espressionista della città metropolitana.

  5. Quali sono le caratteristiche principali del primo periodo creativo di Van der Rohe?
  6. Nel primo periodo creativo, Van der Rohe ha realizzato edifici con forme essenziali, utilizzando piante regolari, pareti non portanti, materiali pregiati e spazi interni fluidi, come dimostrato nel Padiglione tedesco e nella Casa Tuegendhat.

  7. Come si distingue il secondo periodo creativo di Van der Rohe?
  8. Nel secondo periodo creativo, Van der Rohe si è concentrato su edifici metropolitani come complessi universitari e grattacieli, introducendo innovazioni tecniche come la curtain wall e la piazza-atrio, rifiutando la logica commerciale e ottimizzando l'uso dello spazio urbano.

Domande e risposte