Concetti Chiave
- Pablo Picasso, nato in Spagna nel 1881, ha sviluppato il suo stile attraverso lo studio autodidatta e le influenze del post-impressionismo, cubismo e rinascimento.
- Il Periodo Blu (1901-1904) di Picasso è caratterizzato da tonalità fredde che esprimono malinconia, incentrate su soggetti emarginati.
- Nel Periodo Rosa (1905-1906), l'artista utilizza colori caldi per rappresentare la vita quotidiana dei saltimbanchi, mostrando una serenità maggiore rispetto al periodo precedente.
- Con il cubismo analitico, Picasso rompe con la tradizionale prospettiva unica, come dimostrato in "Les demoiselles d'Avignon", introducendo più punti di vista in un singolo soggetto.
- Guernica, una delle opere più celebri di Picasso, è un manifesto contro gli orrori della guerra, rappresentato attraverso simboli e un drammatico contrasto tra bianco e nero.
Indice
Infanzia e formazione di Picasso
Pablo Picasso nasce in Spagna nel 1881. Entra nell’accademia di Belle Arti ma preferisce lo studio da autodidatta attraverso le numerose opere esposte al Prado e in altri musei e le discussioni nei caffè letterari. Si trasferisce quindi a Parigi dove vive di espediente e, assieme a Braque, elabora un nuovo linguaggio artistico denominato cubismo. Picasso è un grande sperimentatore e questa sua peculiarità lo portano a reinventare spesso il proprio stile numerosissime volte:
Primi periodi artistici
1) Inizialmente apprezza e si avvicina notevolmente all’ambiente del post-impressionismo apprezzandone soprattutto la primarietà del ruolo delle emozioni nelle loro opere e proprio da artisti post-impressionisti come Cezanne trae l’utilizzo dei colori per accentuare le emozioni che contraddistingue il periodo pre-cubista, caratterizzato dall’attenzione al tema della precarietà, dalla centralità della figura della famiglia e da un generale atteggiamento pessimista nei confronti della realtà e del futuro. Poiché durante tale periodo il pittore sembra vedere il mondo attraverso il filtro del colore, tale fase a sua volta si distingue, a seconda delle tinte dominanti; in:
Periodo blu (1901-1904). Caratterizzato da tonalità azzurre e fredde che esprimono malinconia e tristezza e che diventano l’espressione concreta dell’emarginazione dei soggetti rappresentati.
Periodo rosa (1905-1906). Si tratta per Picasso di un periodo più sereno e le tinte predominanti diventano quindi quelle del rosa e degli ocra mentre i principali soggetti sono i saltimbanchi, mostrati nel quotidiano, e la famiglia.
Periodo africano o periodo nero. Caratterizzato da un forte desiderio di ritorno al primitivismo dovuto al fatto che l’arte africana non possiede un linguaggio realistico, come quello orientale, ma simbolico e che prevede quella stilizzazione e quella semplicità che l’occidente aveva perso.
2) Cubismo.
3) Periodo classico. A seguito di un viaggio in Italia, durante il quale rimane affascinato dalla cultura rinascimentale, Picasso recupera uno stile più solenne e monumentale reintroducendo nelle opere di questo periodo, come ad esempio la grande bagnante, l’utilizzo della tridimensionalità, del panneggio, del chiaroscuro e soprattutto del volume il quale acquisisce un tale valore da venir non solo recuperato ma addirittura accentuato.
4) Ritorno al cubismo.
Opere cubiste e sperimentazione
L’opera, che mostra una forte vena pauperistica, raffigura una famiglia in riva al mare i cui componenti, scalzi e vestiti di stracci, a causa dell’estrema povertà non hanno nemmeno di che coprirsi per ripararsi dal freddo e le tre figure, rassegnate e schiacciate dal peso delle difficoltà della vita, stanno quindi con il capo chino e la schiena curva. In quest’opera Picasso riflette su un’importante tema della società e del tempo in cui vive, ossia quello degli emarginati e degli ultimi.
L’opera raffigura sei figure appartenenti al mondo dei saltimbanchi ma che tuttavia si trovano all’aperto in un paesaggio desolato e molto distante da quelli tipici del mondo circense e quindi in un momento quotidiano, distante dalla vita del palco. Il disegno morbido, il colore steso in strati leggeri, il prevalere di tinte rosa e aranciate conferiscono alla tela una calda luminosità simbolo di una famiglia che, per quanto sperimenti l’emarginazione e la malinconia, vive comunque in una condizione più dignitosa.
Les demoiselles d'Avignon (cubismo analitico).
Les demoiselles d'Avignon
L’opera venne realizzata in onore della mostra retrospettiva organizzata in ricordo di Cezanne e, proprio per questo, nella scelta del soggetto Picasso si ispirò alle Bagnanti del pittore post-impressionista; questa tela, che costituisce la sintesi della sperimentazione stilistica compiuta dall’autore raffigura cinque donne in maniera assolutamente rivoluzionaria: le tre figure sono definite da contorni spigolosi e spezzati e sono costruite attraverso la sovrapposizione di diversi piani e punti di vista, sancendo così definitivamente il superamento dell’unicità del punto di vista fino ad allora mai messo in discussione, che oltre a mostrare simultaneamente più viste dell’oggetto si compenetra con lo sfondo, privato quasi completamente della sua funzione narrativa ad eccezione della tenda e della natura morta, annullando così, con l’aiuto di un colore ridotto solamente agli ocra, ai rosa e agli azzurri e non modulato dalla luce, qualunque differenza fra i due diversi piani.
Ritratto di Ambroise Vollard (cubismo analitico).
Ritratto di Ambroise Vollard
L’opera raffigura un mercante e collezionista ritratto all’interno del suo studio e intento a leggere un giornale; in questo caso la tela mostra gli effetti del cubismo analitico portato alle sue estreme conseguenze, giungendo quasi alla soglia dell’astrazione: le forme sono frastagliate, le tinte quasi monocromatiche, i piani -ruotati e sovrapposti- sembrano scivolare l’uno nell’altro e i punti di vista si moltiplicano rappresentando una dimensione non più solamente spaziale ma anche temporale ma che tuttavia frammenta a tal punto il soggetto da renderlo quasi irriconoscibile.
Primo collage di Picasso
L’opera costituisce il primo collage realizzato da Picasso e raffigura un insieme di oggetti che, assieme al formato della tela, rimanda al mondo dei caffè parigini. Anche in questo caso gli oggetti vengono ritratti mediante la frammentazione, l’uso di molteplici punti di vista, di alcuni colori predominanti quali l’ocra, il grigio e il bianco ed alcune parti lasciate volutamente incomplete ma il pittore vi aggiunge un oggetto reale, ossia la carta cerata che imita la paglia di Vienna di una sedia e le lettere “JOU”, che, essendo stato prelevato direttamente dal mondo concreto, funge da stimolo al riconoscimento dell’oggetto.
Tre musicisti e cambiamenti stilistici
L’opera ritrae tre figure delle quali due sono due maschere, Arlecchino e Pulcinella, e un monaco che rispettivamente suonano la chitarra, il clarinetto mentre l’ultimo canta (infatti ha in mano uno spartito e la bocca aperta). I tre uomini si trovano in uno spazio chiuso di cui si vedono solamente gli spigoli in basso delle due pareti grazie ai quali si deduce, osservando lo spigolo del soffitto, che hanno un diverso andamento prospettico, ossia che la prospettiva, pur essendoci, è il frutto della combinazione di più spazi. Lo stile di Picasso si mostra quindi profondamente mutato rispetto al cubismo praticato prima della guerra in quanto in quest’opera le figure si fanno ancor più stilizzate, i colori vengono recuperati, le figure anziché essere frammentate diventano piatte geometriche, e viene reintrodotta, anche se distorta, la prospettiva.
Guernica e denuncia della guerra
L’opera viene realizzata da Picasso a seguito della notizia del bombardamento della città di Guernica da parte dei tedeschi inviata in aiuto delle truppe del generale Franco e che lo spinsero a sospendere i lavori che stava realizzando per l’opera commissionatagli per il padiglione spagnolo dell’esposizione universale di Parigi. L’opera venne concepita dall’autore come un manifesto di denuncia degli orrori della guerra scegliendo così di realizzare una tela di grandi dimensioni, 351x782 cm, che potessero esprimere l’ancor più grande orrore della guerra. L’opera racconta infatti il bombardamento attraverso una serie di immagini ed elementi simbolici: il colore bianco e nero rappresentano l’intrecciarsi della vita e della morte e richiamano i bagliori delle esplosioni nella notte, i personaggi esprimono tutte le emozioni e le reazioni di quel terribile momento -una donna che grida di dolore mentre stringe fra le braccia il figlio morto, un uomo che non è riuscito a fuggire dalle macerie della propria casa e ora viene arso vivo, una donna che cerca di sfuggire schivando i proiettili-, la candela simboleggia l’eliminazione del progresso in quanto dove prima c’era la luce elettrica ora c’è solo un piccole lume e distruzione , il cavallo ferito a morte dalla lancia che gli trapassa il corpo simboleggia la razionalità umana e si oppone al il toro che invece simboleggia la forza bruta e la violenza cieca indifferente all’acuto grido di dolore del cavallo -enfatizzato dalla lingua appuntita-, lo spazio che è contemporaneamente interno ed esterno che simboleggia il potere distruttivo delle esplosioni e i corpi dilaniati dalle bombe che giacciono smembrati al centro del dipinto.
Domande da interrogazione
- Quali sono i principali periodi artistici di Picasso e come si caratterizzano?
- Cosa rappresenta l'opera "Poveri in riva al mare" e quale tema affronta?
- In che modo "Famiglia di saltimbanchi" differisce dalle opere del periodo blu?
- Qual è l'importanza di "Guernica" e quali simboli utilizza Picasso per esprimere il suo messaggio?
- Come si distingue il cubismo sintetico di Picasso, come visto in "Natura morta con sedia"?
I principali periodi artistici di Picasso includono il periodo blu, caratterizzato da tonalità fredde e malinconiche; il periodo rosa, con tinte più calde e soggetti come i saltimbanchi; il periodo africano, influenzato dal primitivismo; il cubismo, che rivoluziona la prospettiva e la rappresentazione; e il periodo classico, che reintroduce elementi rinascimentali.
"Poveri in riva al mare" rappresenta una famiglia in estrema povertà, riflettendo sul tema dell'emarginazione sociale e delle difficoltà della vita, tipico del periodo blu di Picasso.
"Famiglia di saltimbanchi" differisce per l'uso di tinte rosa e aranciate che conferiscono una calda luminosità, rappresentando una condizione più dignitosa nonostante l'emarginazione, tipica del periodo rosa di Picasso.
"Guernica" è un manifesto contro gli orrori della guerra, utilizzando simboli come il bianco e nero per rappresentare vita e morte, e figure che esprimono dolore e distruzione, come il cavallo ferito e il toro, per denunciare la violenza cieca.
Il cubismo sintetico di Picasso, come in "Natura morta con sedia", si distingue per l'uso di collage, frammentazione degli oggetti, molteplici punti di vista e l'inclusione di elementi reali, come la carta cerata, per stimolare il riconoscimento degli oggetti.