Concetti Chiave
- L'opera "Il Grido" di Edvard Munch simboleggia l'angoscia esistenziale attraverso colori innaturali e linee ondeggianti, rappresentando l'urlo dell'umanità.
- Munch, influenzato da tragiche vicende familiari, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo dell'Espressionismo, ispirando artisti come Toulouse-Lautrec e Van Gogh.
- Il gruppo espressionista, formatosi a Dresda nel 1905, utilizzava colori violenti e linee spigolose per esprimere verità scomode e denunciare le ipocrisie sociali.
- L'arte primitiva influenzò l'Espressionismo, vista da alcuni intellettuali come un'espressione di autenticità incontaminata, in contrasto con la società tecnologica.
- Artisti come Ernst Ludwig Kirchner e Otto Dix utilizzavano immagini grottesche e caricaturali per mostrare una realtà deformata e le conseguenze delle guerre.
Indice
Il grido di Munch
Nella lettera scritta dal pittore norvegese Edvard Munch (1863-1944),egli raccontò lo stato d’animo con cui dipinse Il grido, certamente la sua opera più celebre, poi ripresa in diverse versioni.
Il dipinto rappresenta una figura umana urlante, che si tappa le orecchie con le mani. La travolgente forza espressiva dell’opera si fonda sui colori innaturali e le linee ondeggianti che trasmettono visivamente il panico e l’angoscia vissuti dal protagonista. L’instabilità dello spazio circostante è accentuata da un unico elemento rettilineo, un sentiero delimitato da una staccionata. L’uomo ha le mani strette sulle orecchie in modo da non sentire il proprio incontenibile urlo. La sua disperazione è così profonda da proiettarsi sul paesaggio circostante. Il suo viso stravolto incarna sia se stesso sia, simbolicamente, tutta la condizione umana.
Influenza di Munch sull'espressionismo
Munch esercitò un’influenza fondamentale sui pittori espressionisti. La sua vita, segnata da gravi tragedie familiari (la tubercolosi, la morte della madre e della sorella, la pazzia del fratello), lo portò a dipingere il senso tragico della vita: la malattia, la solitudine, l’angoscia esistenziale. Nel 1885 si recò a Parigi, dove rimase colpito dalle opere di Manet e degli impressionisti. Successivamente si avvicinò alle opere di Toulouse-Lautrec e Van Gogh.
Il gruppo espressionista si formò in Germania nella città di Dresda nel 1905, ad opera di alcuni giovani pittori; li accumunava il bisogno di urlare le proprie verità, proprio come aveva fatto Munch (considerato il loro maestro). Essi realizzarono un’arte dura, di denuncia e rifiutarono le ipocrisie sociali del loro tempo. Nel linguaggio pittorico impiegavano colori violenti e innaturali, intenzionalmente sgradevoli e creavano immagini contorte, deformate, costruite per mezzo di linee spezzate e spigolose. Adottavano una tecnica approssimativa, la sola capace di esprimere la sofferenza di cui furono interpreti.
Espressionismo e arte primitiva
Decisiva per l’affermazione dell’Espressionismo fu la diffusione in Europa dell’arte primitiva. In seguito al colonialismo, fu disponibile un’enorme quantità di oggetti arcaici o “primitivi” provenienti dall’Africa. Questo materiale era considerato come qualcosa di infantile, simbolo di società selvagge e prive di cultura, ma una parte degli intellettuali e degli artisti europei ne fu turbata, perché ci vide l’espressione di un mondo incontaminato e istintivo, non ancora corrotto dalla tecnologia. Furono soprattutto gli artisti delle Avanguardie a sentire più profondamente il richiamo di questo nuovo linguaggio espressivo.
Cinque donne per strada di Kirchner
In Cinque donne per strada Ernst Ludwig Kirchner (1880-1938) dipinse alcune prostitute che passeggiano di notte sotto la luce giallognola di un lampione. Le figure, dai vistosi cappellini, sono ridotte a grotteschi manichini: dai loro volti non traspaiono sentimenti. Il tratto spigoloso e i colori acidi, distesi con un energico tratteggio, sottolineano questo senso di estraneità alla vita.
Otto Dix e la guerra
Il pittore Otto Dix (1891-1969) partecipò alla tragica esperienza della Prima guerra mondiale. In Pragerstrasse , le figure caricaturali rappresentano la tragica conseguenza di quella carneficina. In una strada di Berlino alcuni mutilati di guerra chiedono l’elemosina tra lo squallore delle vetrine: sono trasformati in sgangherate marionette, mentre la folla frettolosa scivola loro accanto, ignorandoli.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'opera "Il grido" di Edvard Munch?
- Come ha influenzato Edvard Munch il movimento espressionista?
- Qual è stato il ruolo dell'arte primitiva nell'affermazione dell'Espressionismo?
- In che modo Ernst Ludwig Kirchner ha rappresentato la realtà deformata nelle sue opere?
- Qual è il messaggio trasmesso da Otto Dix in "Pragerstrasse"?
"Il grido" rappresenta l'angoscia esistenziale e il panico dell'umanità, incarnato da una figura umana urlante che si tappa le orecchie per non sentire il proprio urlo, simbolo della condizione umana.
Munch, considerato il padre dell'espressionismo, ha influenzato il movimento attraverso la sua rappresentazione del tragico senso della vita, ispirando i pittori espressionisti a esprimere la sofferenza e a rifiutare le ipocrisie sociali.
L'arte primitiva ha influenzato l'Espressionismo offrendo un linguaggio espressivo incontaminato e istintivo, che ha turbato e ispirato gli artisti delle Avanguardie, portandoli a esplorare nuove forme di espressione.
Kirchner ha dipinto figure grottesche e manichini senza sentimenti, utilizzando tratti spigolosi e colori acidi per sottolineare l'estraneità alla vita, come visto in "Cinque donne per strada".
Otto Dix rappresenta la tragica conseguenza della Prima guerra mondiale attraverso figure caricaturali di mutilati di guerra, trasformati in marionette ignorate dalla folla, evidenziando la spietata verità della sofferenza umana.