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Concetti Chiave

  • La mostra Art Treasures of the United Kingdom del 1857 a Manchester fu la prima grande esposizione basata sui prestiti, con l'obiettivo di attrarre un vasto pubblico.
  • Promossa da industriali e uomini d'affari, combinava prestiti di antichi maestri e grandi esposizioni universali per mostrare l'arte e l'industria in chiave progressista.
  • L'evento attirò 1.300.000 visitatori e presentò 16.000 opere, nonostante alcuni problemi organizzativi come l'assenza di una sala conferenze e di didascalie.
  • Per ottenere prestiti importanti, una delegazione ottenne il sostegno della corona britannica, con la regina che contribuì con oggetti della sua collezione.
  • L'esposizione, diretta da esperti qualificati, mostrò per la prima volta in pubblico opere come la “Natività mistica” di Botticelli e la “Madonna con il Bambino” di Michelangelo.

Indice

  1. La prima grande mostra di prestiti
  2. Obiettivi e organizzazione della mostra
  3. Sfide e soluzioni logistiche
  4. Sostegno reale e contributi
  5. Selezione e impatto delle opere

La prima grande mostra di prestiti

Per avere la prima vera grande mostra basata sui prestiti bisogna aspettare il 1857 quando a Manchester viene organizzata una mostra Art Treasures of the United Kingdom, mostra superiore alle precedenti per il numero di opere coinvolte e diversa per obiettivi: se prima erano pensate e rivolte da un pubblico di amatori di arte, adesso si propongono di essere mostre popolari quindi rivolta ad un grande pubblico.

Obiettivi e organizzazione della mostra

Infatti è promossa da un gruppo di industriali e uomini d’affari che, in questa iniziativa, danno vita a una commissione che unisce due modelli:

• Mostre di antichi maestri basate su prestiti, come alla British Institution

Grandi esposizioni universali, dedicate ad arte e industria in chiave progressista quindi si partecipava con una serie di espositori tra artigiani, artisti e proto-industrie per fare vetrina della propria produzione artistica-industriale

Sfide e soluzioni logistiche

È un progetto ambizioni, per ospitarla viene costruito un edificio ad hoc, servito da un’apposita stazione ferroviaria, nel corso della sua apertura, dal 5 maggio al 17 ottobre, vennero contati 1.300.000 visitatori e 16.000 opere divise per scuole nazionali anche se ci furono alcuni problemi: arrivarono opere in più, quindi ci fu una mancata predisposizione di una sala conferenze e una mancanza di didascalie. Ci furono degli incentivi per il pubblico popolare come ridurre il costo del biglietto, estendere gli orari di apertura, organizzare convenzioni per trasporti, realizzare opuscoli in dialetto e coinvolgere il pubblico anche infantile.

Sostegno reale e contributi

Il 2 luglio 1856 giunse una delegazione da Manchester a Londra per propugnare il sostegno della corona, senza la quale sarebbe stato impossibile ottenere i più importanti prestiti. Il principe Alberto ricevette i visitatori a Buckingham Palace e promise che la regina avrebbe contribuito con alcuni oggetti in suo possesso, poiché però nutriva precise convinzioni sull’allestimento delle opere, che avrebbero dovuto avere uno scopo educativo. Gli organizzatori dunque, incaricarono George Scharf di selezionare e classificare le opere di antichi maestri destinate all’esposizioni, lui era originario di Londra ma suo padre era un disegnatore bavarese ed era stato lui a incoraggiare il figlio a intraprendere la carriera artistica, e quindi lo lasciò viaggiare in Italia e in Asia Minore.

Selezione e impatto delle opere

Oltre ad essere ricordata come una delle esposizioni con i più spettacolari raggruppamenti di dipinti, la mostra di Manchester è anche la prima mostra di antichi maestri a essere stata diretta da esperti qualificati, l’impatto più ovvio si ebbe sulla scelta dei dipinti che assegnò all’arte italiana del Medioevo e del Rinascimento uno spazio senza precedenti. Fu infatti in questa occasione che il pubblico poté vedere per la prima volta quadri come “Natività mistica” di Botticelli, oppure “Madonna con il Bambino, san Giovannino e quattro angeli” di Michelangelo, anche se ovviamente l’esposizione comprendeva anche pezzi di seconda e terza categoria.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza della mostra Art Treasures of the United Kingdom del 1857 a Manchester?
  2. La mostra del 1857 a Manchester è stata la prima grande esposizione basata su prestiti, rivolta a un vasto pubblico e non solo ad amatori d'arte. Ha segnato un cambiamento verso mostre popolari, attirando 1.300.000 visitatori e presentando 16.000 opere.

  3. Quali furono le sfide organizzative affrontate durante la mostra di Manchester?
  4. La mostra ha affrontato problemi come l'arrivo di opere in eccesso, la mancanza di una sala conferenze e di didascalie. Tuttavia, furono adottati incentivi per il pubblico, come biglietti a prezzo ridotto e orari di apertura estesi.

  5. Come ha contribuito la famiglia reale britannica alla mostra di Manchester?
  6. La famiglia reale, attraverso il principe Alberto, ha sostenuto la mostra promettendo il contributo di oggetti in possesso della regina, a condizione che l'allestimento avesse uno scopo educativo.

  7. Qual è stato l'impatto della mostra di Manchester sulla percezione dell'arte italiana?
  8. La mostra ha avuto un impatto significativo sulla percezione dell'arte italiana, assegnando uno spazio senza precedenti all'arte del Medioevo e del Rinascimento, permettendo al pubblico di vedere opere come la "Natività mistica" di Botticelli e la "Madonna con il Bambino" di Michelangelo.

Domande e risposte