blakman
Genius
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Concetti Chiave

  • Le opere di Millet si concentrano sulla figura umana e sugli aspetti drammatici del lavoro agricolo, mantenendo dignità e sacralità anche nei gesti più semplici.
  • In "Le spigolatrici", il contrasto tra la miseria delle donne che raccolgono le spighe e l'abbondanza sullo sfondo è evidente.
  • Il realismo di Millet è crudo, mostrando volti segnati, mani deformate e corpi affaticati, ma senza pietà superficiale.
  • La monumentalità dei corpi delle donne nella scena conferisce un senso epico, trasformando la miseria in un'immagine potente.
  • Alla sua esposizione nel 1857, l'opera fu vista come provocatoria e potenzialmente eversiva, sfidando la narrazione ufficiale del governo sulla povertà.

Le opere di Millet si distinguono per il predominante interesse rivolto alla figura umana e agli aspetti più drammatici del lavoro in campagna, che l'artista rappresentò con oggettività assoluta, senza peraltro togliere dignità e sacralità anche ai gesti più umili.

Indice

  1. La nobiltà nelle Spigolatrici
  2. Reazioni al Salon del 1857

La nobiltà nelle Spigolatrici

Tale senso di nobiltà si ritrova pienamente nelle Spigolatrici: il primo piano è occupato interamente dalle tre donne intente alla spigolatura, una disperata ricerca che contrasta con l'abbondanza dei covoni e dei carri colmi di frumento che appaiono alle loro spalle. Nonostante il lucido realismo di Millet non risparmi nulla allo spettatore - i volti che nello scorcio tradiscono l'abbrutimento, le mani arrossate e deformate dalla durezza del lavoro, gli abiti semplici, i corpi affaticati - non c'è spazio nel dipinto per una pietà fine a se stessa: il gesto immobilizzato delle donne e la monumentalità scultorea dei loro corpi conferiscono alla scena un respiro epico.

Reazioni al Salon del 1857

Quando la tela fu esposta al Salon del 1857 risultò intollerabile l'immagine di miseria descritta da Millet, proprio quando il governo francese si gloriava di averla cancellata. Fu considerata provocatoria la rozzezza delle donne, definite subito "le tre Grazie dei poveri", ma più di tutto si temeva il potenziale eversivo celato nel soggetto, che poteva incoraggiare lotte sociali.

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