Concetti Chiave
- Gustave Courbet realizzò due versioni de "Gli spaccapietre" nel 1849, la prima delle quali andò perduta nella Seconda Guerra Mondiale.
- La seconda versione ritrae uno spaccapietre esausto e privo di identità, simbolo dell'alienazione causata dal lavoro meccanico.
- La prima versione evidenziava lo sfruttamento dei bambini lavoratori, un tema controverso per il pubblico elitario dell'epoca.
- La rappresentazione della povertà era un atto di accusa implicito verso le classi ricche, rendendo l'opera scomoda per molti spettatori.
- La composizione dell'opera sfidava i canoni estetici tradizionali, mancando di simmetria e di un equilibrio compositivo preciso.
Indice
Courbet e le due versioni
De Gli spaccapietre, risalenti al 1849, Gustave Courbet, celebre pittore francese, ne realizzò due versioni: la prima fu esposta nel Padiglione del realismo e presentava un bambino e un adulto, andò però perduta nella Seconda Guerra Mondiale a Dresda. Nella seconda invece lo spaccapietre che sta lavorando sembra esausto, esegue senza entusiasmo il suo lavoro meccanico. È primo di identità perché un lavoro di questo tipo rende anonimi e rende lo strumento di arricchimento dei padroni.
La polemica sociale di Courbet
Con la prima versione Coubert pone l’attenzione sul fatto che anche i ragazzini venivano sfruttati e che non hanno via d’uscita, perché dietro di loro non vi è nulla. L’unico momento di interruzione dal lavoro coincide con il pranzo, suggerito dalla presenza del pane e della pentola.
Reazioni del pubblico e composizione
Questo contenuto di polemica sociale era ovviamente poco accettabile dal pubblico dell’arte, fatta soprattutto di persone ricche che, quindi, mal sopportavano la rappresentazione della povertà che era, implicitamente, un atto di accusa nei loro confronti. [I poveri sono tali per consentire ai ricchi di essere ricchi]
Per lo più oltre al soggetto polemico anche la composizione risulta inaccettabile per i canoni estetici del tempo. Manca un equilibrio compositivo preciso: non c’è neppure una simmetria tra le due figure.