Fabrizio Del Dongo
Genius
4 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Giovanni Michelucci è un architetto italiano noto per il suo approccio funzionalista, evidenziato nella progettazione della stazione di Firenze Santa Maria Novella.
  • La stazione di Firenze Santa Maria Novella è innovativa per il suo design funzionale e l'inserimento ambientale, rompendo con lo stile monumentale e liberty delle stazioni precedenti.
  • Michelucci ha integrato la stazione con l'ambiente circostante, utilizzando la pietra forte fiorentina e rispettando l'orizzontalità del complesso di S. Maria Novella.
  • La stazione è un terminale con una planimetria che forma un fascio troncato, caratterizzata da una facciata con vetrata in thermolux per evitare la monotonia.
  • Il progetto della nuova stazione "Firenze Belfiore" mira a ridurre il traffico di Santa Maria Novella, integrando treni ad alta velocità e altri mezzi di trasporto, con collegamenti metropolitani di superficie.

Indice

  1. Giovanni Michelucci e il funzionalismo
  2. Funzionalità e inserimento ambientale
  3. Materiali e struttura della stazione
  4. Progetto per la nuova stazione

Giovanni Michelucci e il funzionalismo

Tra i pochi architetti italiani da collocare all’interno del funzionalismo, dobbiamo ricordare Giovanni Michelucci che ha dato la prima prova del suo genio, progettando la stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, costruita dal 1933 al 1935.
Si tratta di un’opera assolutamente innovativa per almeno due motivi:

1) La vecchia stazione, denominata Maria Antonia, che risaliva alla metà del XIX secolo, aveva un aspetto monumentale, soprattutto nella facciata, come del resto era frequente allora in ogni edificio di interesse pubblico

2) Gli architetti precedenti avevano sempre seguito un’ispirazione neogotica o liberty a seconda delle varie epoche come dimostra la Stazione centrale di Milano, risalente al periodo 1924-1931.

Funzionalità e inserimento ambientale

Invece, Michelucci dà un taglio al passato perché si preoccupa prima di tutto della funzione e dell’inserimento ambientale del nuovo edificio.

Per quanto riguarda la funzionalità, i vari servizi (biglietteria, sale di attesa, punti di ristoro, testate dei binari, negozi vari, sono tutti collocati in modo razionale. Fra l’altro le testate dei binari si trovano proprio di fronte al viaggiatore che entra attraversando la biglietteria (ma esistono anche due ingressi laterali), perciò esse possono essere individuati con estrema facilità.

Materiali e struttura della stazione

Il problema dell’inserimento ambientale era comune a tutte le città europee. In prossimità della stazione era preesistente il complesso monumentale di S. Maria Novella, cioè la chiesa, il campanile e il convento. L’architetto ha scelto di attenersi all’orizzontalità del convento piuttosto che all’andamento slanciato del campanile gotico, coerentemente con l’orizzontalità dei binari e dei treni e quindi con la funzione stessa dei treni. Il materiale usato per l’esterno è la pietra forte fiorentina, già utilizzata in epoca rinascimentale per i grandi palazzi storici, quali Palazzo Vecchio, Palazzo Medici, Palazzo Strozzi, Palazzo Pitti e dello stesso complesso conventuale adiacente. Essa è sempre stato un segno distintivo della città e non esiste migliore ambientazione quando si ricorre a pietre che provengono dalla campagna circostante.

La stazione non è di passaggio, ma di testa, cioè un terminale e per questo motivo i numerosi binari vanno a costituire un fascio troncato in posizione ortogonale in corrispondenza della facciata. Per questo motivo, la planimetria, di fatto, è composta da tre corpi principali: i due laterali che fiancheggiano i binari che si uniscono ad angolo retto con il corpo della facciata. La parte superiore della facciata non ha apertura, ma viene eliminato il rischio di monotonia perché sulla sinistra alla pietra forte è unita una vetrata in thermolux che sovrasta l’atrio che sporge in avanti e che è destinato alla discesa dalle automobili dei viaggiatori. All’epoca la costruzione provocò diverse polemiche, sia per la forma che per la collocazione all’interno della città.

Progetto per la nuova stazione

Oggi l’attuale stazione non è più sufficiente per rispondere alle moderne esigenze. Infatti è stato elaborato un progetto per una nuova stazione “Firenze Belfiore” il cui scopo è di alleggerire il traffico di Santa Maria Novella e intensificare i collegamenti rapidi con la città.

Essa ospiterà i treni a grande velocità che collegano Firenze con Roma e Milano e costituirà un hub integrato con treni, autobus di linea, autobus turistici, tram (già attivo) e auto. Il collegamento con la stazione di Santa Maria Novella sarà garantito da linee metropolitane di superfice (autobus e tramvia). Il progetto prevede una articolazione verticale: al piano terra ci saranno tutti i servizi e i marciapiedi dei treni regionali, agli piani sotterranei (25 metri), illuminati anche da luce naturale, si accederà tramite scale mobili e i treni saranno visibili fin dalla superfice.

Domande da interrogazione

  1. Chi è stato l'architetto che ha progettato la stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, e in quale periodo è stata costruita?
  2. L'architetto Giovanni Michelucci ha progettato la stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella, costruita dal 1933 al 1935.

  3. Quali sono stati i due principali motivi di innovazione della stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella?
  4. L'innovazione della stazione si basa su due motivi principali: la rottura con l'aspetto monumentale tipico delle stazioni dell'epoca e l'abbandono dell'ispirazione neogotica o liberty, a favore di un design funzionale e ben inserito nell'ambiente circostante.

  5. Come ha risolto Michelucci il problema dell'inserimento ambientale della stazione ferroviaria di Firenze?
  6. Michelucci ha risolto il problema dell'inserimento ambientale scegliendo di attenersi all'orizzontalità del convento di S. Maria Novella, utilizzando la pietra forte fiorentina per l'esterno, in armonia con i materiali storici della città.

  7. Quali sono le caratteristiche principali della planimetria della stazione ferroviaria di Firenze, Santa Maria Novella?
  8. La planimetria della stazione è composta da tre corpi principali che si uniscono ad angolo retto, con i binari che terminano in posizione ortogonale rispetto alla facciata, caratterizzata da una parte superiore senza aperture e una vetrata in thermolux sulla sinistra.

  9. Qual è lo scopo del progetto della nuova stazione "Firenze Belfiore" e quali servizi ospiterà?
  10. Lo scopo del progetto della nuova stazione "Firenze Belfiore" è di alleggerire il traffico di Santa Maria Novella e intensificare i collegamenti rapidi con la città, ospitando treni ad alta velocità, autobus di linea e turistici, tram e auto, con collegamenti garantiti con Santa Maria Novella tramite linee metropolitane di superficie.

Domande e risposte