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Concetti Chiave

  • La danza di Matisse rappresenta un vorticoso girotondo di figure umane, caratterizzato da colori essenziali e una composizione che enfatizza la linea e il ritmo.
  • Matisse abbandonò l'aggressività fauve per una pittura equilibrata, ispirata da culture extraeuropee e influenze mediterranee, con una composizione bidimensionale simile al collage.
  • I Fauves, guidati da Matisse, segnarono il passaggio dal Post-impressionismo alle Avanguardie, utilizzando colori puri e tecniche derivate da artisti come Seurat e Van Gogh.
  • Maurice de Vlaminck fu un fauve impulsivo, noto per l'uso provocatorio di colori puri e vorticosi, influenzato dall'espressionismo emotivo di Van Gogh.
  • André Derain, con la sua pittura dai colori innaturali e soggettivi, trasformò scene tradizionali in visioni fantasiose, utilizzando pennellate larghe e massicce.

Indice

  1. La danza di Matisse
  2. L'evoluzione artistica di Matisse
  3. Il movimento dei Fauves
  4. L'impulsività di Maurice de Vlaminck
  5. L'arte di André Derain

La danza di Matisse

Ne La danza cinque figure nude, prendendosi per mano, ballano formando un vorticoso girotondo. Hanno corpi rosso-arancio e occupano tutto lo spazio della tela. Sono figure piatte, ma di grande forza decorativa. I colori essenziali della tela richiamano l’equilibrio universale: il blu del cielo, il verde della terra, il rosso dell’umanità.

Ogni spazio è riempito con fitte pennellate di colore puro. In primo piano due mani che si sfiorano senza toccarsi creano un’interruzione del movimento rotatorio. La linea è l’elemento fondamentale della composizione, infatti è la forza continua del segno a definire il contorno dei corpi e a determinare il ritmo fluido del loro danzare.

L'evoluzione artistica di Matisse

Commissionato a Henri Matisse (1869-1954) da un collezionista russo, La danza era un quadro ancora figurativo ma che già conteneva un forte processo di semplificazione. Matisse abbandonò l’aggressività del precedente periodo fauve rinunciando a un segno duro e a colori violenti e preferendo una pittura elegante ed equilibrata, pensata come un puro piacere per gli occhi. Egli concepì il dipinto come governato da precisi rapporti compositivi. La scelta di appiattire il volume, fino a sfiorare la bidimensionalità (come avviene nel collage, tecnica di cui Matisse fu maestro), risponde a una precisa scelta compositiva: per il pittore il quadro scaturiva dalla combinazione di superfici variamente colorate e, pertanto, il soggetto e lo sfondo esprimevano, nella composizione, lo stesso valore. Furono tanti gli influssi che determinarono la sensibilità pittorica di Matisse: dai suoi viaggi in Algeria affinò il gusto per l’ornamento e per l’arabesco; grazie alla frequentazione dei musei etnografici sviluppò l’interesse per le culture extraeuropee, mentre il mare della Costa Azzurra determinò i soggetti dei suoi ultimi lavori.

Il movimento dei Fauves

Il gruppo dei pittori fauves (di cui Matisse fu il caposcuola) si formò nel 1905, quando a Parigi si aprì la terza edizione annuale del «Salone d’autunno». Con le loro opere i Fauves segnarono il passaggio dal Post-impressionismo all’età delle Avanguardie. La loro azione fu breve (durò appena tre anni) ma intensa e costituì la prima manifestazione dell’Espressionismo. L’uso di colori puri derivò da Seurat, la pennellata costruttiva da Cézanne, le campiture piatte da Gauguin, le pennellate vigorose e sofferte da Van Gogh.

L'impulsività di Maurice de Vlaminck

Maurice de Vlaminck (1876-1958) fu il pittore più impulsivo dei Fauves. Detestava i musei, non sopportava le regole, la tradizione, l’autorità. Per lui la pittura fu provocazione e il colore era da usare come «dinamite da sparare in faccia al pubblico». Colori puri, distesi in modo vorticoso, schiacciati dal tubetto direttamente sulla tela furono le caratteristiche della sua pittura. Nel dipinto Restaurant La Machine a Bougival,un tradizionale scorcio cittadino è stravolto dall’uso del colore viola per delimitare i tetti e dall’impiego del rosso acceso per raffigurare la corteccia degli alberi: l’intensità con cui De Vlaminck esprimeva le proprie emozioni, rivela l’influenza di Van Gogh.

L'arte di André Derain

I soggetti preferiti da André Derain (1880-1954) sono simili a quelli degli impressionisti: scorci di paesaggio, scene di vita cittadina, ritratti. Ma il risultato della sua pittura è opposto: uso di colori innaturali (la strada verde, il fiume giallognolo), sommarietà della raffigurazione delle forme, visione soggettiva della città.In Ponte di Charing Cross egli usa colori arbitrari, di pura fantasia: i vari dettagli del dipinto appaiono semplificati dall’uso della pennellata larga, massiccia, come nel caso delle chiome degli alberi rosa o della massa azzurra degli edifici, in contrasto con il cielo giallo e rosa all’orizzonte

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico dei colori utilizzati ne "La danza" di Matisse?
  2. I colori essenziali della tela, blu del cielo, verde della terra e rosso dell'umanità, richiamano l'equilibrio universale e sono utilizzati per riempire lo spazio con pennellate di colore puro.

  3. Come si è evoluto lo stile pittorico di Matisse nel passaggio dal periodo fauve a "La danza"?
  4. Matisse ha abbandonato l'aggressività del periodo fauve, rinunciando a segni duri e colori violenti, preferendo una pittura elegante ed equilibrata, con un forte processo di semplificazione e appiattimento del volume.

  5. Quali influenze hanno contribuito alla sensibilità pittorica di Matisse?
  6. I viaggi in Algeria, l'interesse per le culture extraeuropee sviluppato nei musei etnografici e il mare della Costa Azzurra hanno influenzato la sensibilità pittorica di Matisse, affinando il suo gusto per l'ornamento e l'arabesco.

  7. Quali erano le caratteristiche distintive della pittura di Maurice de Vlaminck?
  8. De Vlaminck utilizzava colori puri, distesi in modo vorticoso e schiacciati direttamente sulla tela, come una provocazione, influenzato dall'intensità emotiva di Van Gogh.

  9. In che modo André Derain si differenziava dagli impressionisti nei suoi dipinti?
  10. Derain utilizzava colori innaturali e una raffigurazione sommaria delle forme, creando una visione soggettiva della città con colori arbitrari e dettagli semplificati, come nel dipinto "Ponte di Charing Cross".

Domande e risposte