Concetti Chiave
- La manutenzione programmata e la conservazione preventiva sono pratiche sistematiche per evitare il restauro, che è costoso e invasivo.
- Un dipinto generalmente necessita di restauro ogni 30 anni, salvo danni accidentali o condizioni ambientali sfavorevoli.
- La manutenzione programmata si concentra sull'osservazione e piccoli interventi sulle collezioni, mentre la conservazione preventiva riguarda il contesto delle opere.
- La conservazione preventiva prevede misure per proteggere le opere da forze fisiche, dissociazione, umidità, luce, inquinamento, animali, acqua, fuoco e atti vandalici.
- Il coinvolgimento di tutto il personale e del pubblico è essenziale, insieme all'attuazione di un Piano di Sicurezza Emergenza Musei per gestire situazioni di emergenza.
Indice
Importanza della prevenzione
Sono interventi e accorgimenti pianificati e sistematici, che sono finalizzati a prevenire la necessità del restauro, in quanto:
• Il restauro solitamente è costoso, e i musei non hanno mai abbastanza fondi per attuare tutti i restauri necessari
• Il restauro è comunque un’operazione invasiva e rischiosa, quindi sarebbe meglio evitarla
Manutenzione programmata
Mediamente un dipinto si restaura ogni 30 anni [la pittura si ossida e si ingiallisce] se non intervengono fattori che provochino un restauro precoce, come un danno che può essere accidentale oppure causato dalle condizioni ambientali in cui è conservato come l’eccessiva umidità. Questi interventi, diversamente dal restauro, sono rivolte alle collezioni nel loro insieme, la manutenzione programmata si fa periodicamente consiste nell’osservazione lo stato di conservazione dell’oggetto per rendersi conto di eventuali problemi, spolverarlo ma anche battere le zeppe dei telai, comunque piccoli interventi di manutenzione.
Rischi per le opere d'arte
La conservazione preventiva è l’insieme delle misure adottate per ridurre o prevenire i danni alle opere ad esempio nella movimentazione, le opere in deposito e il monitoraggio microclimatico, quindi a differenza della manutenzione non riguarda l’opera in sé ma l’opera nel suo contesto, questi rischi sono:
• Forze fisiche, come danni meccanici, urti, sfondamenti, che si verificano in fase di movimentazione ma anche di giacenza se posizionata in un luogo rischioso
• Dissociation, ovvero la dissociazione tra l’opera e le informazioni ad essa relativa, ad esempio con la perdita del numero di inventario
• Condizione incorretta di umidità relativa e di temperatura
• Luce e ultravioletti che provocano degrado
• Inquinamento
• Animali, dai roditori ai vari tipi di insetti come tarme ma anche “deiezioni di insetto” ovvero le feci delle mosche
• Acqua, non solo intesa a terra ma anche quella che scende magari per un tetto bucato
• Fuoco
• Atti criminali e vandalici, dai furti ai danni con intento vandalico
Coinvolgimento del personale
La conservazione preventiva funziona solo se tutto il personale è coinvolto e anche il pubblico è partecipe, questo significa che l’attenzione del guardasala deve essere pari alla signore delle pulizie o l’idraulico, chiunque entra in museo deve svolgere la propria parte di attenzione. Un’altra buona pratica rispetto alla quale pochi musei sono in regola, è l’elaborazione dello PSEM [Piano di Sicurezza Emergenza Musei e istituzioni culturali], questo piano riguarda quello che il museo dovrebbe esser pronto a fare nel caso ci fossero situazioni di emergenza come terremoti, si tratta di un piano non in capo solo al museo ma coinvolge forze terze come vigili del fuoco, protezione civile, forze dell’ordine.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale della manutenzione programmata e della conservazione preventiva?
- Ogni quanto tempo, in media, viene restaurato un dipinto e quali fattori possono anticipare questo intervento?
- Quali sono i rischi principali che la conservazione preventiva cerca di mitigare?
- Qual è l'importanza del coinvolgimento del personale e del pubblico nella conservazione preventiva?
L'obiettivo principale è prevenire la necessità del restauro, che è costoso e invasivo, attraverso interventi pianificati e sistematici.
Un dipinto viene restaurato mediamente ogni 30 anni, ma fattori come danni accidentali o condizioni ambientali sfavorevoli possono anticipare il restauro.
I rischi includono forze fisiche, dissociazione, condizioni incorrette di umidità e temperatura, luce e ultravioletti, inquinamento, animali, acqua, fuoco, e atti criminali e vandalici.
La conservazione preventiva funziona solo se tutto il personale e il pubblico sono coinvolti, poiché ognuno deve svolgere la propria parte di attenzione per prevenire danni alle opere.