Concetti Chiave
- I Macchiaioli, un gruppo artistico toscano, furono pionieri dell'arte del vero, opponendosi all'accademismo e rappresentando la realtà con macchie di colore.
- Il movimento nacque intorno al 1856 al Caffè Michelangelo di Firenze, influenzato dal Verismo francese e dalle opere di Courbet e Corot.
- La pittura dei Macchiaioli si concentrava su soggetti quotidiani e sociali, con forte attenzione al chiaroscuro e alla prospettiva per mantenere concretezza visiva.
- Pur essendo denominati con un termine dispregiativo, i Macchiaioli sono stati riconosciuti ufficialmente nel 1861 durante l'Esposizione nazionale di Firenze.
- Il movimento del Verismo includeva anche la Scapigliatura in Lombardia e il Verismo sociale in Campania, mostrando diversità ma una comune ricerca del reale.
Indice
Situazione politica e alleanze
Situazione politica e istituzionale dell'Italia pre-unitaria.
Contesto storico-sociale:
in Francia nasce il 2° impero con Napoleone III
in Italia nel 1859 alleanza franco-piemontese e 2° guerra d'indipendenza italiana
1860 Garibaldi conquista l'Italia, l'anno dopo è proclamato il regno d'Italia
Passaggio da un'economia agricola e artigianale a industriale
1864 Prima Internazionale socialista, si diffonde l'analisi sociale ed economica di Marx ed Engels
Leopoldo II e la sua gioventù
Leopoldo II: nacque a Vienna nel 1747, figlio dell'Imperatore Francesco I e di Maria Teresa d'Austria.
Da adolescente non sembrava promettere niente di buono. Alla vita di corte partecipava svogliatamente, mal sopportava l'etichetta, non si divertiva alle feste, odiava l'esercito e le uniformi; trascurato nell'abbigliamento, usava un linguaggio per nulla appropriato al suo rango; soffriva di malinconia e si sentiva a suo agio con la servitù.Caffè come centri culturali
In Toscana come in Francia tra 800 e 900 i Caffè furono importantissimi luoghi di ritrovo e fucine di rinnovamenti culturali per artisti ed intellettuali.
Diego martelli: anima intellettuale del gruppo, scrittore e critico d'arte, teorizzatore della macchia (1856).
Premesse culturali e la macchia
Premesse culturali:
Negazione accademia
Abbandono soggetti storici, Mitologico, Tradizionali
La macchia intesa come arma, bandiera
Senso del vero:
Non esiste né il disegno Né la linea di contorno
Il nostro occhio è colpito dai soli colori
I limti di un oggetto sono dati dal passaggio di un colore ad un altro
Arte del vero e verismo
La 'pittura del vero' si afferma in Italia più tardi che in Francia. Verso il 1856, alcuni artisti che frequentavano il Caffè Michelangelo a Firenze, cominciano a discutere sulla necessità di rinnovare la pittura italiana (rifacendosi alla Francia). L'arte italiana era ancora molto legata alla sensibilità romantica. Si doveva intervenire su temi e tecniche.
I pittori cominciarono a compiere viaggi di studio a Parigi, per vedere le opere di Courbet, Corot e della Scuola di Barbizon. L'arte prodotta in Italia negli anni 60, 70, 80 è detta Arte del vero, o Verismo, poiché si concentra sullo studio della realtà e sull'osservazione del vero, sceglie colori conformi alla natura e rappresenta soggetti riconoscibili, tratti dalla vita quotidiana.
Il Verismo non fu un movimento omogeneo, comprendeva:
Macchiaioli, in Toscana
Scapigliatura, in Lombardia
Verismo sociale, in Campania
Movimento dei Macchiaioli
Nel 1861, fu organizzata a Firenze un'Esposizione nazionale che segnò l'esordio ufficiale del movimento verista dei Macchiaioli. Il nome 'Macchiaioli' fu usato per la prima volta da un critico per definire con accezione negativa un gruppo di artisti che dipingevano 'a macchie'. Essi volevano ottenere gli effetti del vero con forte accentuazione del chiaroscuro pittorico, costruivano le immagini dei dipinti rimanendo fedeli all'impressione visiva, dipingendo con l'accostamento di masse di colore, le macchie. Nonostante i contrasti cromatici primari e i chiaroscuri mantenevano sempre un senso di concretezza, grazie all'uso della prospettiva.
I Macchiaioli furono uniti dalla tecnica antiaccademica e dalla ricerca di un contatto diretto con la natura e la realtà sociale. I soggetti privilegiati furono i momenti di vita quotidiana, le rappresentazioni del mondo contadino, gli episodi delle campagne militari.
I pittori macchiaioli continuarono ad incontrarsi in una saletta del Caffè Michelangelo per discutere della loro passione patriottica.
Domande da interrogazione
- Qual era il contesto storico-sociale dell'Italia pre-unitaria?
- Chi erano i Macchiaioli e quale era la loro filosofia artistica?
- Quali furono le premesse culturali che portarono alla nascita del movimento dei Macchiaioli?
- Quali furono i soggetti preferiti dai pittori macchiaioli?
- Quale fu il ruolo del Caffè Michelangelo nel movimento dei Macchiaioli?
L'Italia pre-unitaria era caratterizzata da un periodo di transizione politica e sociale, con eventi come l'alleanza franco-piemontese, la seconda guerra d'indipendenza italiana, e la proclamazione del Regno d'Italia nel 1861. Inoltre, vi era un passaggio da un'economia agricola e artigianale a una industriale.
I Macchiaioli erano un gruppo di artisti italiani che, a partire dal 1856, cercarono di rinnovare la pittura italiana ispirandosi alla Francia. Essi si concentravano sulla 'pittura del vero', utilizzando la tecnica delle 'macchie' per rappresentare la realtà con un forte chiaroscuro e un accostamento di masse di colore.
Le premesse culturali includevano la negazione dell'accademia tradizionale, l'abbandono di soggetti storici e mitologici, e l'adozione della 'macchia' come simbolo di rinnovamento artistico. I Macchiaioli cercavano un contatto diretto con la natura e la realtà sociale.
I pittori macchiaioli prediligevano rappresentare momenti di vita quotidiana, il mondo contadino e episodi delle campagne militari, mantenendo sempre un senso di concretezza e fedeltà all'impressione visiva.
Il Caffè Michelangelo a Firenze fu un importante luogo di ritrovo per i Macchiaioli, dove gli artisti si incontravano per discutere delle loro idee e della loro passione patriottica, contribuendo così al fermento culturale e artistico del movimento.