Concetti Chiave
- Osvaldo Licini, originario delle Marche, esplorò il primordialismo attraverso l'astrazione e l'evoluzione figurativa, creando opere che sono narrazioni mitiche in forma poetica.
- La sua carriera artistica iniziò all'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove entrò in contatto col gruppo futurista, ma fu interrotta dalla guerra, durante la quale fu ferito.
- Negli anni '20, influenzato da artisti come Matisse e Cezanne, attraversò un "Periodo del realismo", partecipando alla prima mostra del gruppo Novecento a Milano.
- Il "Periodo dell'isolamento" iniziò dopo la prima Quadriennale di Roma, portandolo a creare opere astratte come "Archipittura", influenzato da Kandinskij e Klee.
- Negli anni '40, sviluppò un nuovo mondo poetico-figurativo, centrato sulla creazione di miti contemporanei, come la figura surreale dell'Ammalassunta, ispirata al surrealismo di Picasso.
Indice
Osvaldo Licini e il primordialismo
Osvaldo Licini fu uno degli artisti più vicini al primordialismo, sia in relazione all’astrazione che nell’evoluzione più di tipo figurativo, in questo contesto il termine mitopoiesi allude ad una pittura che è una narrazione mitica sotto forma di poesia. Le sue origini sono marchigiane, anche se iniziò a viaggiare sin dalla sua giovane età per stabilirsi poi per alcuni anni all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ebbe l’opportunità di frequentare corsi di scultura e qui entrò in contatto per la prima volta col gruppo futurista.
Le sue giovani speranze di sbarcare nel mondo dell’arte vennero però presto placate dalla guerra, in cui fu obbligato ad arruolarsi, qui venne ferito gravemente ad una gamba per poi essere ospedalizzato a Firenze dove incontra anche la sua futura moglie, e subito dopo la guerra partì per Parigi e nel 1917 e diventò anche amico di personaggi come Modigliani, Picasso, che si stava occupando delle scenografie e dei consumi dello spettacolo “Parade”, e anche gli ambienti letterati, come il circolo simbolista.Il periodo del realismo e l'isolamento
Descrisse la pittura di questi anni evidenziando l’influenza di Matisse, Cezanne e Van Gogh, il periodo dal 1920 al 1929 viene per questo definito “Periodo del realismo”, in cui si nota anche la vicinanza al gruppo Novecento, con cui partecipa alla loro prima mostra a Milano del 1920, anche se non aderirà mai completamente alla loro poetica: non presenta la pienezza di masse o il disegno che esalta il volume. Nel 1931 partecipò alla prima Quadriennale di Roma, che però gli recò principalmente delusione ed incertezza, questo lo porta ad intraprendere il cosiddetto “Periodo dell’isolamento” con un viaggio in Svezia, in cui vede le opere di artisti impressionisti a Stoccolma. Qui nascono le prime opere astratte, come “Archipittura” del 1932, probabilmente favorita dall’incontro di artisti come Kandinskij e Klee, i quali lo indicono ad un abbandono della dimensione espressionista verso una semplificazione assoluta.
L'invenzione di un nuovo mondo poetico
Verso la fine degli anni trenta si avvicina a Valori Primordiali, questo fu un periodo di invenzione di un nuovo mondo poetico-figurativo, ciò che lui definisce “scalata al cielo” e nel febbraio 1941 scrive a Ciliberti per rivendicare il bisogno di ricercare nell’arte una dimensione spirituale e originaria, che significa rifugiarsi nella creazione di nuovi miti. Dopo la serie dell’olandese volante, si sofferma sulla figura dell’Ammalassunta o grande amica, che unisce in sé delle forme vagamente surrealiste desunto dal Picasso delle metamorfosi, a metà tra corpo umano e un essere fantastico animale. Il numero allude a qualcosa di enigmatico, lei è “La Luna nostra bella” che allude alla vita ultraterrena ma anche all’eros, mito però contemporaneo: spesso rappresentata con sigaretta. Oltre al paesaggio collinare della sua città natale, troviamo la suggestione del mare nei suoi quadri.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del termine "mitopoiesi" nel contesto dell'arte di Osvaldo Licini?
- Quali influenze artistiche ha avuto Osvaldo Licini durante il suo "Periodo del realismo"?
- Come ha influenzato l'incontro con artisti come Kandinskij e Klee l'evoluzione artistica di Licini?
- Qual è il significato della figura dell'Ammalassunta nelle opere di Licini?
Nel contesto dell'arte di Osvaldo Licini, "mitopoiesi" si riferisce a una pittura che è una narrazione mitica sotto forma di poesia.
Durante il "Periodo del realismo", Licini fu influenzato da artisti come Matisse, Cezanne e Van Gogh, e mostrò una vicinanza al gruppo Novecento.
L'incontro con Kandinskij e Klee ha portato Licini ad abbandonare la dimensione espressionista verso una semplificazione assoluta, favorendo la nascita delle sue prime opere astratte.
La figura dell'Ammalassunta rappresenta un essere tra il corpo umano e un animale fantastico, alludendo a temi di vita ultraterrena ed eros, ed è spesso rappresentata con una sigaretta, simbolo di un mito contemporaneo.