Concetti Chiave
- La Crocifissione di Renato Guttuso, premiata nel 1942 al Premio Bergamo, è una provocatoria opera che suscitò la controversia della Chiesa Cattolica.
- L'opera sintetizza la drammaticità del periodo storico e introduce l'elemento ideologico che caratterizzerà il Realismo Sociale di Guttuso.
- Guttuso reinterpreta una scena sacra tradizionale con un linguaggio moderno e contenuti aggiornati, esprimendo il suo impegno civile.
- Lo stile cubista è evidente nella frammentazione delle forme e nei punti di vista multipli, intensificando la drammaticità dell'evento.
- I colori antinaturalistici e il richiamo all'Espressionismo enfatizzano la crudeltà e il dolore del mondo in tempo di guerra.
La provocazione di Guttuso
Premiata all'ultima edizione del Premio Bergamo, nel 1942, questa provocatoria Crocifissione di Renato Guttuso - che scatenò le ire della Chiesa Cattolica, soprattutto per l'immagine nuda della Maddalena - è particolarmente significativa nella produzione dell'artista poiché riassume in sé sia la drammaticità del momento storico, sia l'anticipazione della componente ideologica che caratterizzerà la sua pittura, e più in generale il Realismo Sociale, negli anni seguenti.
L'impegno civile nell'arte
L'impegno civile di Guttuso si manifesta qui nella rilettura di una scena sacra tradizionale, aggiornata nel linguaggio e nei contenuti. Nell'ambito di una riflessione sui canoni e sulla funzione della pittura narrativa l'artista allude infatti, senza mezzi termini, alla crudeltà e al dolore del mondo in tempo di guerra.
Stile e tecnica espressiva
Guttuso sfaccetta le forme con uno stile che ricorda quello cubista e moltiplica i punti di vista per accentuare la drammaticità dell'evento e proiettare lo sguardo dello spettatore direttamente al centro dell'azione. I colori, antinaturalistici e stridenti fra loro, ricordano invece la tipica tavolozza dell'Espressionismo, evocato anche dal gioco di linee incrociate e dai contorni spigolosi e duri delle figure.