Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • La Maja desnuda di Goya, dipinta tra il 1797 e il 1800, è esposta al Museo Nacional del Prado di Madrid ed è considerata una delle opere più significative della pittura europea.
  • Il dipinto raffigura una giovane donna nuda sdraiata su un divano, presentando una sensualità e un realismo che sfidavano le convenzioni artistiche e religiose dell'epoca.
  • Si ritiene che la modella sia Maria Teresa Cayetana de Alba e che il committente fosse il ministro Godoy, che non temeva le possibili reazioni dell'Inquisizione spagnola.
  • Goya creò anche una Maja vestida per coprire la Maja desnuda, usando una doppia cornice per potenziare l'effetto di sorpresa e sfida allo spettatore.
  • L'opera è rivoluzionaria perché rappresenta una donna comune e non una figura mitologica, rompendo con la tradizione dell'arte spagnola che giustificava il nudo solo in contesti mitologici.

Indice

  1. Descrizione dell'opera
  2. Il committente e la modella
  3. La reazione dell'Inquisizione
  4. Dettagli del ritratto
  5. Realismo e sensualità
  6. Fonti di ispirazione

Descrizione dell'opera

La tela, un olio su tela, esposta al Museo Nacional del Prado di Madrid, fu realizzata da Goya dal 1797 al 1800. I critici la collocano tra le opere più significative dell’arte della pittura europea di tutti i tempi. Rappresenta una giovane donna, sdraiata su un divano che, quasi senza ritegno (almeno per l’epoca) offre alla vista degli spettatori il suo corpo nudo.

Il committente e la modella

Si pensa che il committente sia stato il ministro Godoy che, facendosi forte della posizione occupata, non avrebbe esitato a richiedere all’artista di dipingere un quadro così inconsueto, non temendo quindi la reazione dell’Inquisizione.

La modella è senz’altro Maria Teresa Cayetana de Alba, una donna dal temperamento e dagli atteggiamenti anticonvenzionali, molto chiacchierata e probabilmente amica del pittore. Per potenziare l’effetto di stupore nello spettatore, Goya pensò anche di realizzare una Maja vestida per coprire la Maja desnuda, entrambe montate su di una doppia cornice.

La reazione dell'Inquisizione

L’opera fu messa a bando dall’ Inquisizione spagnola e per questo motivo la tela rimase a lungo nascosta. Pertanto, è un quadro rivoluzionario, dato che per la prima volta la protagonista è una donna che non è, né dea, né un personaggio mitologico: soltanto in questo caso la nudità sarebbe stata accettata dalla Chiesa. Infatti, fino ad allora, il nudo artistico era giustificabile solo per quadri, aventi come soggetto Venere o altre donne del mondo dell’epica greca e romana. Infatti nell’arte spagnola, esistono altri dipinti con donne nude, però mai di una sensualità così spiccata nel mostrare il proprio corpo.

Dettagli del ritratto

La giovane donna è ritratta nuda ed ha lo sguardo rivolto verso l’osservatore, senza alcun segno di pudore o di ritegno. Per esporre meglio il corpo, ha le mani incrociate dietro la nuca. I suoi capelli, ricci e di colore scuro, incorniciano il viso mentre le guance sono arrossate. Il divano su cui è stesa, è ricoperto da un tessuto di velluto verde e la parte superiore del corpo poggia su due cuscini in tessuto chiaro, decorato con tulle. Invece, le gambe poggiano su di un telo bianco, anch’esso bordato di tulle che parzialmente ricopre il divano.

L’opera fu messa al bando per il realismo con cui il poeta aveva trattato il soggetto: non la bellezza femminile idealizzata come avviene nei nudi classici, ma la una rappresentazione particolareggiata degli aspetti più intimi della donna, di cui è sottolineato l’aspetto sensuale, quasi al limite dell’erotismo. Il realismo è evidente anche nella riproduzione del tessuto che ricopre il divano.

Realismo e sensualità

Il corpo della donna, molto chiaro e dal colore caldo, viene messo in risalto e valorizzato sia dal bianco del tessuto su cui esso poggia che, per contrasto, dallo sfondo scuro e dal verde del divano. La fonte di luce è esterna e proviene dal basso a sinistra: questa illuminazione mette ulteriormente in risalto il corpo della donna, facendo scivolare in secondo piano tutto ciò che la circonda. La composizione si sviluppa secondo una diagonale che parte dai piedi della ragazza per arrivare fino al capo.

Fonti di ispirazione

Come fonte di ispirazione, è evidente che Goya si sia ispirato alla Venere di Urbino di Tiziano, alla Venere allo specchio di Velásquez (inquadrata, però, di spalle) e all’ Olympia di Manet.

Domande da interrogazione

  1. Chi è il committente de "La Maja desnuda"?
  2. Si pensa che il committente sia stato il ministro Godoy, che avrebbe richiesto a Goya di dipingere un quadro così inconsueto senza temere la reazione dell'Inquisizione.

  3. Chi è la modella ritratta ne "La Maja desnuda"?
  4. La modella è probabilmente Maria Teresa Cayetana de Alba, una donna dal temperamento anticonvenzionale e amica del pittore.

  5. Perché "La Maja desnuda" è considerata un'opera rivoluzionaria?
  6. È considerata rivoluzionaria perché rappresenta una donna nuda che non è una dea o un personaggio mitologico, il che era inaccettabile per la Chiesa all'epoca.

  7. Qual è l'effetto della luce nell'opera "La Maja desnuda"?
  8. La luce proviene dal basso a sinistra, mettendo in risalto il corpo della donna e facendo scivolare in secondo piano tutto ciò che la circonda.

  9. A quali opere si è ispirato Goya per "La Maja desnuda"?
  10. Goya si è ispirato alla "Venere di Urbino" di Tiziano, alla "Venere allo specchio" di Velásquez e all'"Olympia" di Manet.

Domande e risposte